Diablo III – Reaper of Souls è una realtà molto attesa da migliaia o meglio, milioni di appassionati dell’universo fantasy videoludico in tutto il globo. Riuscirà a non deludere?
Diablo III – Reaper of Souls, è il nome della nuova creatura di Blizzard che vedrà la luce il 25 marzo 2014.
Innanzitutto, prima di esplorare i contenuti questa nuova attesissima espansione bisogna per forza di cose spendere due parole sul suo predecessore, Diablo III, rilasciato il 15 maggio 2012, dopo più di dieci anni di buio dal suo famosissimo antenato Diablo II.
Il videogioco, che a dispetto delle critiche ha venduto una cifra a dir poco enorme di copie – parliamo di 3,5 milioni di copie vendute entro 24 ore dalla sua uscita e più di 14 totali –, è stato giudicato abbastanza negativamente da molti siti e riviste che si occupano del settore; dirò solo brevemente che avendolo provato per circa 3 mesi il mio parere è che pur rimanendo un gran bel gioco (ed anzi, eccellente sotto molti aspetti come ad esempio gameplay e motore grafico), non è stato degno delle aspettative, a causa di una trama poco profonda e a tratti leggermente banale (intendiamoci, non è stata scritta da scimmie, ma da Blizzard ci si aspetta molto di più) e scontata, ma soprattutto per la quasi totale assenza – tranne che nell’atto 1, molto meglio caratterizzato e costruito rispetto ai tre seguenti forzati capitoli – di quelle atmosfere lugubri, malsane e oscure, quasi soffocanti che hanno reso celebre la saga del potente Signore del Terrore e dei suoi fratelli Primi Maligni.
C’è da dire che gli sviluppatori sono stati oggetto di pesanti critiche da molti player per la svolta grafica così distaccata rispetto ai precedenti titoli, ma la casa produttrice pensò bene di rispondergli stampando le cosiddette “Diablo 3 Rainbow t-shirt” ovvero magliette con tanto di pony, arcobaleni e nuvole colorate e sorridenti, in deciso contrasto con i toni scuri soliti della saga (una risposta con stile, senza dubbio), scatenando ondate di polemiche. Ed è proprio questa la principale “correzione” che verrà riportata in Reaper of Souls: il ritorno a quelle atmosfere tetre, dark e gotiche che hanno catturato il favore e la stima di migliaia di fans in passato!
Può sembrare cosa da poco, ma chi ha avuto modo di conoscere i titoli precedenti apprezzerà molto questa novità: oltre al level cap che verrà innalzato a 70 più livelli bonus praticamente infiniti, sarà disponibile la nuova promettente classe “Crociato“, un guerriero sacro e super corazzato (molto simile all’ormai troppo riciclato Paladino) che sembra essere il personaggio ideale per addentrarsi nella nuova tenebrosa regione di Westmarch e nel pericolo della Fortezza Pandemonio, presenti nel nuovissimo V atto, dove il nostro eroe-nephilim dovrà vedersela niente di meno che con Malthael, l’antico Angelo della Saggezza scomparso e ritornato come Angelo della Morte, deciso più che mai a mettere a soqquadro il mai tranquillo mondo di Sanctuarium.
Oltre a queste ci saranno tante aggiunte nel gameplay ed in altri settori, tra cui la comparsa della nuova artigiana Mistica, l’eliminazione della casa d’aste a soldi reali (un esperimento non riuscito), nuove abilità, incantesimi, vagonate di armi, scudi, equipaggiamento e chi più ne ha più ne metta. La promessa e al contempo la sfida di questa espansione è riuscire a colmare e migliorare i vuoti lasciati dal titolo originale, generando tra i fan un sentimento comune del tipo: “Reaper of Souls è Diablo 3 come avrebbe dovuto essere!”: staremo a vedere. Qualcosa è ancora in fase di sperimentazione dato che il videogioco è ancora in closed beta, ma sappiamo che è quasi del tutto pronto. Insomma, questo nuovo capitolo della casa californiana sembra promettere davvero bene e riuscire ad allettare e incuriosire appassionati vecchi e nuovi, che con il titolo precedente sono rimasti parzialmente delusi, esaudendo i loro più reconditi desideri. Come già detto, Reaper of Souls uscirà il 25 marzo, il countdown ha inizio.
– Edoardo Bevilacqua –