I, Frankenstein: il primo boicottaggio cinematografico di Isola Illyon!
Cari fanZ di Isola Illyon, ben ritrovati! In questa prima domenica dell’anno ci dedicheremo a trattare di uno dei film più interessanti che sta per affacciarsi sul mercato cinematografico: sto parlando di “Interstellar“. Molti di voi già ne avranno sentito parlare e le notizie sul web di certo non mancano. Quello che, però, più ci preme capire è se veramente questa pellicola potrà annoverarsi tra i capolavori dello sci-fi moderno. Ma andiamo con ordine che di carne a cuocere ce ne è veramente tanta. Analizzeremo il film per capitoli, cosi da rendere la discussione più lineare e per facilitarvi la ricerca di news e curiosità.
Fase di Produzione e Trama
Interstellarè un film, come si evince anche dal titolo dell’articolo, diretto e prodotto da Christopher Nolan. In realtà è giusto fare presente che in questa pellicola i Nolan saranno 2! Ebbene sì, i fratelli Nolan (Christopher e Jonathan) saranno entrambi alla regia. Il tutto nasce da scelte di marketing ombrose e non chiare a causa di alcuni rinvii nella produzione. All’inizio, infatti, la pellicola (parliamo del 2006/07) era stata pensata per (e da) Spielberg, basandosi sulle teorie del fisico Kip Thorne – e di queste ne parleremo poco più avanti – ma poi la sceneggiatura passò in mano a Jonathan Nolan. Altre fasi di stallo ci portarono fino al 2013, quando la Warner Bros. decise di rilanciare il tutto aggiungendoci un altro Nolan (con il famoso motto: Two Nolan is megl che One!). La sceneggiatura fu scritta a quattro mani, e le riprese finalmente partirono intorno a fine estate 2013, scegliendo come location Canada, California e Islanda.
Quei due pischelli dei Nolan.
Tuttavia non si sa molto sulla trama: il succo dovrebbe essere che il nostro amatissimo pianeta è ANCORA una volta con un piede nella fossa e non riesce più a far fruttare l’agricoltura (causa clima impazzito) e quindi le basi del sostentamento umano vengono meno. L’unica soluzione è guardare verso altri mondi e verso possibili viaggi nello spazio. Ma l’universo è grande, si sa, e c’è solo un modo per ovviare alle sconfinate distanze del cosmo. I Wormhole.
Le Figate
I registi, sotto la voce “Figate”, meriterebbero un vero e proprio 10 per le scelte adoperate, e adesso vi spiego perché: la prima di tutte è, come abbiamo appena detto, il Wormhole. È il metodo scelto in questo film per affrontare le sconfinate distese galattiche, ed ecco che qui entrano in gioco le teorie del signor Kip Thorne. Non ci dilungheremo molto a parlarne perché, visto che siete nostri assidui lettori, di certo non vi sarete persi questo interessante articolo sui Viaggi Spaziali (più precisamente alla voce “Ponte di Einstein-Rosen“) in cui è tutto dettagliatamente analizzato. Per i più annoiati, però, farò un breve raffronto per far capire a cosa possano somigliare: avete visto Donnie Darko?La porta di Confine che Frank il coniglio apre nel cinema? È proprio quello, solo che immaginiamo che in questo film sia di una scala di grandezza diversa, dovendo affrontare il viaggio con una navicella spaziale. I dubbi, però, sono ancora molti e potremmo ricevere delle risposte più esaustive solo all’uscita di un nuovo trailer.
Nel muso della fusoliera potete notare la cinepresa Imax.
Un’altra vera chicca, che merita di essere resa nota, è la scelta della ripresa “mista” con pellicole classiche da 35mm e le più “futuristiche” IMAX. Christopher Nolan ci ha già abbondantemente viziato nei suoi film con le riprese IMAX (vedere un po’ tutti i Batman) ma questa volta ha voluto veramente superarsi e farci capire che non si è badato a spese: per una ripresa aerea, una cinepresa IMAX, già di per sé costosa, è stata montata su un Bombardier LearJet, anch’esso non noleggiabile di certo con due soldi! Il motivo resta un mistero, ma noi del buon vecchio Chris ci fidiamo.
Ultima, ma non meno importante, è la scelta del compositore della colonna sonora. Forse andava messa come prima tra le figate più figose, ma era giusto per non svelare gli altarini sin da subito. Il nostro vincitore per Interstellar Soundtrack è Hans Zimmer! Non c’è bisogno di presentazioni, né di prove della sua straordinaria capacità quindi ci sentiamo di dire semplicemente che è una garanzia di successo.
La Faida
Veniamo al nocciolo della questione. Finalmente dopo aver buttato fiumi di parole è giusto che anche l’occhio abbia la sua parte e prima di proseguire con la nostra analisi, qui vi lascio il teaser trailer tanto anelato, così da poterne discutere meglio insieme.
L’avete visualizzato? Si? Bene. No? Fatelo! Dunque come avete potuto vedere del film super fantascientifico che si prospetta si è visto praticamente poco e nulla. Tutte scene che rimandano a glorie passate e che lasciano un alone di mistero sull’intero senso della vicenda. Ma è proprio questa, forse, la chiave del successo: il non detto. Il mistero che ci lascia questo piccolo video è finemente voluto e ricercato. Non sono quattro immagini messe lì a caso, e non c’è nessun fotogramma che sia offuscato o che rappresenti una fuggitiva ripresa di una scena chiave. È calma e bellezza, con un discorso con voce fuori campo da far venire i brividi. Le note di Hans Zimmer aiutano molto nell’immedesimazione ed è chiaro come il sole che questo trailer rappresenti anche una sorta di nota “malinconica” e “nostalgica” nei confronti del programma spaziale e della NASA in generale che, purtroppo, in questi anni, sono più abbandonati che mai.
Ma forse le cose stanno cambiando e Nolan magari ha deciso di dare una bella scossa alla situazione con un film che abbia una chiave di pura bellezza cinematografica, ma anche una chiave critica e sociologica(critica alla ricerca spaziale impantanata, ma anche all’abuso del clima e delle risorse terrestri?). Ma sarà proprio tutto rose e fiori? Alcuni non sono rimasti particolarmente colpiti da un teaser trailer così poco chiaro e altri hanno azzardato addirittura una “incertezza di idee nella regia”. Per noi sono acclamazioni troppo ardite e del tutto fuori luogo, ma c’è anche chi ha espresso il timore nell’incombere in un nuovo “Elysium” (che purtroppo si è dimostrato un fantascientifico di scarso successo, ma non di scarso valore) o magari di una svolta troppo banale nella trama come la scoperta di una civiltà aliena crudele e malvagia e cose del genere. Gli scongiuri anti Prometheussono stati eseguiti. Non ci resta che ricordarvi che sono solo ipotesi: solo questo possiamo azzardarci di fare con quel poco che sappiamo. L’augurio mio e di tutta l’Isola è che questo film si dimostri un capolavoro e che lo sci-fi moderno finalmente abbia un nuovo capolavoro da annoverare tra le proprie file; le basi ci sono, non buttate tutto al vento!
Non ci resta che aspettare un nuovo trailer, magari più esaustivo, oppure direttamente l’uscita del film nelle nostre sale il 6 novembre 2014.
Vi aspetto nei commenti per le vostre impressioni e riflessioni. A presto!
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