Piccolo approfondimento per gli amici dello sci-fi sui più famigerati sistemi di trasporto immaginario, il tutto più improbabile che impossibile in un prossimo futuro.
Continuiamo i nostri approfondimenti a tema fantascientifico: siamo partiti da alcune ipotesi di fisica teorica per spiegare i concetti alla base di nuovi film in uscita questa primavera e, passando per le armi futuristiche in dotazione ai grandi del cinema sci-fi, approdiamo oggi alla scoperta dei mezzi di trasporto che cambieranno il futuro ma che hanno già cambiato il nostro modo di immaginarlo.
Gli ultimi capolavori cinematografici ci hanno abituati a vedere i più interessanti mezzi di trasporto, alieni o futuristici. Ma non solo i mezzi di trasporto come li intendiamo oggi: le tecnologie del futuro consentono di fantasticare su spostamenti oltre la velocità della luce, sia con che senza navi o mezzi veri e propri. Rievochiamo insieme le idee e le teorie più affascinanti, da quelle meno a quelle più attuabili nel prossimo futuro.
Ascensore spaziale
Non vi aspettavate questa idea per cominciare, dite la verità! L’ascensore spaziale come strumento di spostamento futuristico è tra quelli meno pubblicizzati, forse perché oggettivamente meno entusiasmanti rispetto a quanti altri di cui scriveremo più in basso. Nonostante ciò, si caratterizza per essere un’idea che abbiamo visto comporsi in centinaia di progetti realmente effettuati e tutt’ora in fase di elaborazione. L’ascensore spaziale consentirebbe il trasporto di persone o merci dalla Terra alla Luna, oppure verso stazioni orbitanti, o ancora verso altri pianeti. L’importanza dell’idea è facilmente desumibile anche da tutti gli studi che, come dicevamo, sono stati effettuati già dalla fine dell’800. L’ascensore spaziale compare all’interno di innumerevoli romanzi sci-fi nonostante stia vivendo un periodo di disinteresse da parte del pubblico: sul piccolo schermo lo si è visto in una puntata della serie tv Star Trek: Voyager (L’ascesa), in cui i protagonisti atterrano su un pianeta e riescono a tornare sulla loro nave spaziale solo attraverso un ascensore definito “guinzaglio orbitante“.
Ponte di Einstein-Rosen
Forse il “mezzo” di trasporto più in auge nell’ultimo periodo, basato sulle teorie di Albert Einstein e Nathan Rosen: è essenzialmente una galleria nell’universo capace di collegare due punti molto lontani. All’interno di questa galleria (wormhole, termine dell’effetto in inglese) dovrebbe essere possibile viaggiare a velocità multiple di C (lettera che distingue la velocità della luce) e ridurre così in modo drastico i viaggi interstellari. Carl Sagan, immaginando questo strumento, constatò con l’aiuto del fisico Kip Thorne la possibilità di attuare tale viaggio secondo le teorie e leggi della fisica all’epoca sotto esame. Secondo le equazioni di Einstein, che confermarono la possibilità di viaggi nello spazio a tali velocità, Sagan si dedicò a scrivere un romanzo basato su tali concetti, Contact, che, reso sul grande schermo, è ancora oggi a mio giudizio uno dei film fantascientifici più belli di sempre. Per citare ancora grandi opere cinematografiche, come dimenticare Stargate, che ha segnato la nostra infanzia, riuscendo ad aprire un wormhole per trasportare un gruppo di persone nell’immaginaria Galassia di Kalian. Nel film Thor (della Marvel) gli dei di Asgard usano il Ponte Bifröst per spostarsi tra i vari regni su cui dominano e sulla Terra, la scienziata Jane Foster ipotizza che questo mezzo di trasporto sia un possibile Ponte di Einstein-Rosen, confermando il successo che ha questa teoria anche da un punto di vista puramente commerciale e nei confronti del grande pubblico.
Astronavi
Il principale mezzo usato dalla fantascienza per far raggiungere ai suoi protagonisti i posti più lontani. Per ogni sognatore, amante dello sci-fi, la concretizzazione del detto “l’importante non è la destinazione, ma il viaggio”. Sarebbe più facile provare spiegare come se ne costruisce una rudimentale prima di riuscire a fare un elenco di quante di queste meraviglie hanno solcato l’energia oscura dell’universo sci-fi: sono le astronavi. Da Star Trek a Star Wars, da Avatar ad Alien, fino a Battlestar Galactica o al prossimo Capitan Harlock, le astronavi sono le vere protagoniste dei film di fantascienza. Le navi spaziali sono interpretate come semplici mezzi di trasporto, oppure come veri e propri habitat intergalattici, al cui interno si fanno fiorire vegetazioni sconfinate, con tanto di “valli e mari interni sostenuti unicamente dalla forza centrifuga dovuta alla rotazione dell’enorme massa cilindrica.” Forza centrifuga, come sicuramente saprete, tra i mezzi più efficaci per riprodurre la gravità e di conseguenza l’ecosistema della Terra.
Mostriamo le due più famose starships di sempre:
E nel fantasy?
Nel fantasy il teletrasporto è fondamentalmente un potere attribuito ad alcuni personaggi dei giochi di ruolo, da tavola o per console, utilizzato per i fini più vari. Warlock, Maghi o Chierici hanno la possibilità di abilitare forme di teletrasporto diverse durante le quest, o altre classi meno comuni come quella dell’Archivista (attraverso incantesimi di dominio), ma lascio il campo e l’argomento ai Dungeon Master o a chi è più esperto di me a riguardo per tutti i dettagli del caso. L’utilizzo di tale strumento nei videogames e negli MMORPG è diventato talmente un luogo comune da essere quasi inutile accennare alla sua esistenza, se non per ricordare come sia fortemente limitato a causa dei fortissimi vantaggi che concede in qualsiasi gioco: spostarsi da un punto ad un altro di mappe sconfinate con facilità, fuggire all’attacco di mobs molto più forti del proprio livello, e via dicendo.
Per chiudere il discorso una breve considerazione: la fantascienza ci mostra sempre quella sfera di possibilità che come genere umano abbiamo, dall’esplorazione dello spazio con questi affascinanti strumenti, allo sviluppo di tecnologie per migliorare la qualità della nostra vita, senza snaturare il nostro modo di essere. A noi la scelta di mettere in pratica ciò che l’immaginazione ci consente di mettere nero su bianco.
– Alessio Giaquinto –