Non è di certo un mistero il fatto che il genere stia dilagando ultimamente, soprattutto per via del successo riscontrato da Rick Grimes e compagni in The Walking Dead, ma avere la possibilità di giocare un survival horror tutto italiano a suon di dadi è effettivamente una bella soddisfazione. Diamo uno sguardo d’insieme al manuale di gioco di Nameless Land.
Impaginazione ed illustrazioni
L’idea di Simone Morini e Francesco Falaschi è stata realizzata sicuramente in modo egregio, pubblicata autonomamente dal loro gruppo Eleven Aces. Copertina semirigida per quasi trecento pagine di manuale: credetemi se vi dico che dopo averlo sfogliato e letto in lungo e in largo, il manuale sembra ancora fresco di stampa. Aspetto da non sottovalutare sicuramente, e già di per sé da un valore aggiuntivo al prodotto. Le illustrazioni di Biagio D’Alessandro, Fabio Porfidia e Federico Musetti, pagina dopo pagina, pur mantenendo una certa coerenza grafica, danno una visione piuttosto ampia, con caratteri e stili diversi che danno un tocco di freschezza importantissimo anche per dare un’idea di come è ridotto il mondo dopo il Grande Disastro, secondo i nostri “profeti”. Considerando il fatto che si sta parlando di una realtà totalmente nuova (per quanto sia il nostro mondo, abomini a parte, vi somiglia ben poco!), c’è bisogno di un supporto visivo non indifferente: si devono dare ai giocatori e al narratore delle precise coordinate sulle quali poter costruire le proprie avventure. Dalla mappa del nuovo mondo, ad illustrazioni di paesaggi e armi da guerra esistenti e non, tutti coloro che intendono avvicinarsi al gioco di ruolo e al genere avranno sicuramente vita facile. Il lavoro di editing e di impaginazione è stato svolto in maniera precisa e funzionale: dalla suddivisione in capitoli al lavoro sui testi, il manuale risulta leggibile e piacevole nello sfogliarlo; di sicuro coloro che hanno già avuto modo di averlo fra le mani avranno apprezzato come me questi dettagli, importantissimi se si desidera lanciare un gioco di ruolo in un mercato che cresce giorno dopo giorno con una miriade di prodotti e di nuove proposte. Molti si aspetterebbero una scheda del giocatore piena di fronzoli e magari distribuita su quattro pagine: sbagliato! Un comodo fronte-retro facilmente gestibile dal player, che può familiarizzare subito con il sistema di gioco. Un plauso ai “segnalini” utilizzabili per indicare zone di città abbandonate, zone contaminate ed altri vantaggi/svantaggi sulla mappa, particolarmente utili per personalizzarla.
Impianto narrativo
Quando sfoglio un manuale, uno dei primi caratteri che vengono alla mia attenzione è quello della narrazione e delle descrizioni. Sorprendenti le trascrizioni delle registrazioni rinvenute, uno dei pochi legami con il passato ancora tangibili, che pur creando una linea guida narrativa intelligente lasciano tutto molto nebbioso. Non mi stancherò mai di ripetere quanto questo aspetto sia importante: il gioco di ruolo è narrazione e fantasia prima di ogni altra cosa; del buon regolamento e della struttura tecnica ce ne faremmo ben poco se non avessimo un contesto raccontato nel quale inserire il tutto. Ed ecco che in questo manuale ho trovato un ottimo apporto d’inventiva nelle descrizioni e nel testo introduttivo: il primo capitolo è interamente dedicato alla descrizione del nuovo mondo. Quello che si ricorda del passato (il nostro presente!) e ciò che si prospetta per il futuro. I nostri continenti, quelli che ricordavate insomma, sono diventati quattro, contesi fra otto dominatori, con terre libere devastate dalla catastrofe nucleare e sconvolgimenti climatici tipici di uno scenario post apocalittico. I mostri? Siamo pieni di mostri, ovviamente, che potrete trovare nel bestiario, in chiusura del manuale di base. Anche questa una scelta ben ponderata e decisamente critica in termini di fruibilità del manuale: si può giocare da subito e senza bisogno di grossi sforzi e supplementi.
Multimedialità e sviluppo
Creare un manuale che, anche da solo, possa essere considerato comunque un buon pezzo, non basta: bisogna intrecciare il lavoro cartaceo con un costante aggiornamento, rispondendo al feedback dell’utenza e alle esigenze dei giocatori più pignoli. Tutto questo è stato decisamente rispettato dagli ideatori di Nameless Land. Oltre alla pagina Facebook (che potete trovare cliccando qui), Nameless Land ha un blog costantemente aggiornato (ecco il link!), ricco di contenuti utili come materiale di gioco, FAQ ed errata corrige, impreziosito dell’uscita del “Sandy News”, il giornale con cadenza mensile che riporta tutti gli aggiornamenti del Nuovo Mondo, per arricchire le vostre campagne di gioco, ed una serie di simpatiche vignette che portano il nome di “Nameless Land: L’igiene può aspettare”, una simpatica parodia sulle condizioni precarie e l’assenza di carta igienica del nuovo mondo!
Un prodotto che si presenta bene, avvalorato sicuramente dalla passione di questo gruppo di ragazzi che lo rende giocabile e in qualche modo riesce a trasmettere la passione del progetto e la voglia di giocare anche a chi approccia da novizio.
Nel prossimo articolo, parleremo dei dati tecnici del progetto, analizzandone le componenti e sviscerandone le dinamiche, quindi vi consiglio di non perdervelo, sempre che riusciate ad uscirne vivi!
Fear the dead, Fight the living!