Oggi intervisteremo in esclusiva per voi Francesca Pace autrice del romanzo “Emma” e parleremo anche del suo rapporto con la scrittura.
Benvenuti a tutti voi, fan di Isola Illyon e soprattutto benvenuta alla nostra nuova ospite. Oggi sotto i nostri riflettori di bambù abbiamo Francesca Pace, autrice del romanzo Emma. Benvenuta Francesca: rompiamo un po’ il ghiaccio con i nostri lettori, ti va? Presentati e dicci qualcosa di te.
Innanzi tutto vi ringrazio per questo spazio e per la possibilità che mi state dando di farmi conoscere un pochino meglio dai lettori di “Emma“… io sono sempre curiosa di sapere qualcosa in più su chi scrive i libri che leggo. Comunque, qualcosa su di me… oh mamma… non è affatto semplice, non mi riesce bene parlare di me. Diciamo che sono nata 35 anni fa a Roma, città che amo e dalla quale manco da cinque anni, da quando, per seguire il cuore, mi sono trasferita a Zurigo dove il mio compagno lavorava. Mi sono laureata in fisioterapia – decisamente poco attinente alla scrittura –, ma da qualche anno ho abbandonato il lavoro per fare la mamma a tempo pieno. Ho due bimbi ancora piccini che adoro sopra ogni cosa. Emma, che ha quasi quattro anni, e Gabriele, che ne ha compiuto uno due mesi fa. È per loro che ho riscoperto il piacere della scrittura che, a causa dei tanti, troppi impegni, avevo messo un poco da parte. Da quando sono nati racconto loro storie e invento filastrocche e allora mi sono detta, ad un certo punto, nel timore di dimenticarle, che era il caso di metterle per iscritto… in realtà, appena presa la tastiera in mano mi sono tuffata in questo romanzo e le filastrocche, alla fine, le ho registrate. Nel poco tempo libero che ho amo leggere e scribacchiare…
Adesso alcune domande classiche che ti avranno già fatto in molti. Iniziamo con il tuo rapporto con la scrittura. Come e quando è nato? Come ti sei avvicinata al mondo del fantasy?
Il mio primo ricordo con la penna in mano è di quando avevo circa undici anni. Ho iniziato a tenere un diario, in realtà lo faccio anche ora…scrivevo e scrivo di tutto, non solo quanto mi accade ma anche e soprattutto pensieri, riflessioni, idee, viaggi di fantasia. Uso scrivere molto a chi amo perché non sono mai riuscita ad aprirmi a parole, non riesco a dire… mentre, nascondendomi dietro la penna… beh mi sono sempre sentita e mi sento tutt’ora più libera di esprimermi e mettermi a nudo. Comunque più mi appassionavo alla scrittura più sentivo il desiderio di leggere per scoprire quanto gli altri scrivevano e così in questo circolo che si autoalimenta da sempre ho iniziato a scrivere le prime poesie ed anche un primo romanzo, alle superiori. Il fantasy è arrivato molto dopo, sono passata per mille altri generi, dalla saggistica ai grandi autori del passato, ho una predilezione per Gabriele D’Annunzio ed i poeti maledetti, ma, quando ho sentito la necessità di allontanarmi dalla realtà, di vagabondare in mondi magici nei quali la mia fantasia potesse esplodere, beh… eccomi arrivata al fantasy… comprai una vagonata di libri della Hamilton e li divorai… letteralmente. Sono poi passata alla Mayers… mi piace la saga della confraternita del pugnale nero della Ward e molti altri che non sto qui ad elencarti.
Parliamo di Emma. Come ti è venuta l’idea di questo romanzo o cosa ti ha ispirato?
Ora sembrerò melensa, ma la verità è che mi ha ispirato la mia bimba che, quando ho iniziato a scrivere “Emma“, aveva due anni. Volevo raccontarle una storia avventurosa, la storia di una giovane donna coraggiosa. A questo si è aggiunta la mia passione per i vampiri e la magia Wicca ed ecco scritto il primo capitolo. In realtà quando ho iniziato avevo in mente solo una bozza, la storia é poi venuta fuori da sola, ha preso vita parola dopo parola. Io mi sedevo davanti l’iPad, con nelle orecchie la mia cantante preferita, Taria Turunen e la suggestione della sua voce e le note calde ed appassionate delle sue canzoni mi traghettavano in un mondo fantastico e mistico, ed ecco che dopo una quindicina di minuti immagini nitide e limpide mi venivano alla mente. Io non ho fatto altro che raccontarle descrivendo quanto “vedevo” nella mia testa. Tra l’altro, a dirla tutta, “Emma” non nasce per la pubblicazione, è una storia nata per essere raccontata alla mia bimba e basta. L’idea iniziale era di averne una copia nella mia libreria e poterla sfogliare insieme a lei tra qualche anno. Poi Andrea, il mio compagno, ed alcuni amici, tra l’altro appassionati del genere, mi hanno spronata a tentare la via della pubblicazione e, sorpresa delle sorprese, il libro ha iniziato a vendere bene, i lettori hanno iniziato a contattarmi su Facebook per parlarne con me e raccontarmi le loro impressioni, le recensioni su Amazon si sono moltiplicate e i blog hanno cominciato ad interessarsi al romanzo. Insomma quella che era nata come un avventura familiare, per così dire, è diventato qualcosa di più grande e mi ha regalato soddisfazioni bellissime.
Bene ci siamo riscaldati abbastanza. Entriamo nel vivo del racconto. Emma. Giovane ragazza spensierata e sognatrice che un giorno scopre che tutto quello che aveva sempre immaginato, in realtà esiste davvero. Parlaci del tuo rapporto con questo personaggio. Quanto c’è di te in Emma, se c’è qualcosa ovviamente e quanto è frutto della tua immaginazione?
Beh… descrivendo il personaggio di Emma ho delineato le caratteristiche caratteriali che credo apparteranno alla mia Emma…la mia bimba…quando sarà adulta, ecco perché prima dicevo che è lei che mi ha ispirata. Il personaggio del romanzo è un mix di quanto vedo nella mia bimba in potenza e di quanto vorrei che diventasse…forte, determinata, che si basta da sola e sempre circondata dall’affetto di chi tiene a lei. Chi ha letto il romanzo, comunque, e mi conosce bene dice che c’è molto di me nel personaggio; banalmente, il rito del mattino che tanto ama la protagonista…si, in effetti quella sono proprio io. “Il rito del mattino la metteva di buon umore. Doccia, coda per i capelli e caffè. Tutto prendeva il suo posto eseguendo questi semplici gesti.” Credo sia naturale influenzare le caratteristiche della propria eroina, certo é che la Emma del romanzo è impulsiva, orgogliosa e testarda come lo sono io. È una giovane donna che affronta le avversità della vita ed i suoi repentini cambiamenti sbattendoci contro il muso, di petto, con coraggio senza abbattersi o comunque senza lasciare che le sue debolezze la rendano incapace di passare oltre, proprio come è successo a me, quando ero più giovane e mi sono trovata a capovolgere la mia vita a causa di un evento inaspettato. Quindi si, anche in questo mi somiglia molto. Su questa base l’immaginazione ha fatto il resto, esasperando a volte i suoi lati negatevi ed esaltando quanto di buono ci sia in lei.
“I raggi più belli e forti il sole li produce nel momento della resa. Quando cede il passo alla luna che pallida ed eterea tingerà tutto di una fredda sfumatura di grigio lucente… Pensateci un attimo. Non credete sia in questo momento, quando giorno e notte si incontrano, quando luce e buio si sfiorano, che sia proprio in quella manciata di minuti la più grande espressione di forza e vita?… Due mondi opposti si scambiano tra loro di ruolo regalando, il primo, gli ultimi sospiri dopo un giorno intenso e vivo ormai morente e la seconda il primo alito di vita di una notte calma ed avvolgente.” Mi è piaciuta molto questa riflessione e il tuo tentativo di riproporre spesso questo tema molto contraddittorio. Lo stesso rapporto tra Emma e Gabriel, senza fare spoiler, è un esempio. E’ stato difficile trattare un tema così impegnativo?
Ora rischierò di sembrare presuntuosa, ma in realtà, come dicevo poco fa, tutto l’intreccio è venuto fuori in modo tanto naturale che io stessa, rileggendo alcuni passaggi, mi sono stupita di quanto fossero limpidi e di quanto li avessi scritti senza difficoltà. Questo dualismo mi appartiene abbastanza, è nel mio carattere essere sempre in continuo tumulto tra quello che dovrei e quello che è…credo mi appartenga nell’intimo e quindi no…non è stato particolarmente complicato perché è una realtà con la quale vivo più o meno da sempre. Durante l’adolescenza ho passato un periodo un po’ turbolento e le persone che mi hanno aiutato e sostenuta tendevano a dirmi che in me convivevano due realtà…la bella bambolina sempre brava che soddisfaceva le aspettative ed un lato più articolato e complesso, spesso malinconico che, in talune circostanze, esagerava i miei comportamenti. Più o meno quanto accade alla giovane protagonista, bene e male…luce e tenebre…maschera o realtà.
La stessa esistenza di Emma, nella sua dualità interiore, è l’incarnazione di questa “contraddizione esistenziale”. Come ti è venuto in mente di creare un personaggio così complesso, ma affascinante? Quanto è stato difficile gestire un personaggio con questa “sindrome bipolare”?
L’idea dell’ibrido… e non diciamo altro… è nata in modo spontaneo. Mi è piaciuta comunque subito perché credo rappresenti al meglio le due nature di Emma ed incarni in modo esemplare il conflitto di cui mi chiedevi sopra. Questo dualismo che caratteristica la protagonista e che l’accompagna per tutto il romanzo, il suo essere in conflitto con sé stessa a causa delle due nature che vivono in lei la rende, secondo me, molto umana. Immagina una comune ragazza che nella fase di passaggio dall’adolescenza all’essere donna si trova di fronte a tutta una serie di cambiamenti caratteriali e non solo. Emma segue un percorso simile, di crescita e maturazione che avviene però attraverso il mondo della magia e del sovrannaturale. È stata mia particolare cura cercare di non banalizzare questo conflitto rendendolo ridicolo. Ho voluto, e spero di esserci riuscita, parlando della sua transizione, descrivere un cambiamento intimo ed una crescita avvenuta attraverso la sofferenza legata all’inadeguatezza che a volte si prova in determinati periodi di mutamento e crescita in cui l’evoluzione fisica va di pari passo con il cambiamento caratteriale. La protagonista li affronta entrambi con coraggio in un momento che avrebbe potuto schiacciarla.
Tra tutti i personaggi presenti, esclusa Emma ti avviso, a quale sei più affezionata e perché?
Non ho dubbi… Serena. Sono legata a questo personaggio in modo particolare, le voglio bene… la Serena del romanzo esiste nella mia vita ed è una persona per me imprescindibile. Nel romanzo, Serena è, per certi versi, l’alter ego di Emma. Diversissima da lei, la completa. Serena è l’amica che, credo, tutti vorremmo avere. L’amica che ti protegge dalle brutture del mondo e non smette di amarti neanche quando tu rischi di diventare la più terribile di queste brutture. Serena, nei colori e nella fisicità manifesta una leggerezza ed una solarità che tanto e forte si contrappone a Emma… opposta a lei anche nell’aspetto. Due donne opposte che si tengono per mano accettandosi per quello che sono senza volersi cambiare. Ce ne fossero di “Serene“.
Work in Progress? Dai dacci delle anticipazioni!
In verità si. Alla fine mi sono fatta prendere la mano e le idee si sono moltiplicate. Ne ho mille ogni giorno e a volte faccio fatica stare dietro alle tante cose che vorrei scrivere. “Emma” è diventato, quindi, il primo di una saga di quattro. Ora sto lavorando al secondo libro. Non vorrei svelare troppo, anche se ne sono entusiasta e non vedo l’ora di parlarne in giro; però ora dico solo che sarà un lungo e bel viaggio nel passato nel quale scopriremo delle verità sull’affascinante Gabriel ed anche alcune delle sue più intime sensazioni.
Bene, grazie Francesca. Prima di lasciarci fai un saluto ai nostri lettori di Isola Illyon?
Ma certo che si. Un saluto ed un invito a leggere tanto e soprattutto a non smettere mai di vagabondare…tra le righe. Vi vorrei lasciare con un regalino, il booktrailer di “Emma“. Certamente vi saprà spiegare meglio di me il mio romanzo. Spero di non essere stata troppo prolissa e comunque, nel caso qualcuno volesse condividere con me idee, critiche o semplicemente parlare di “Emma” questa è la mia mail Emma.pace.francesca@gmail.com A presto, grazie mille…
Sei stata perfetta Francesca non ti preoccupare. Ti ringrazio ancora per la sua gentilezza e per il tuo regalino e ti invito a tornare presto sulla nostra isola. Saluta per noi anche le tue fonti di ispirazione, Emma e Gabriele. Nel frattempo vi ricordo che se volete acquistare Emma, potrete farlo andando su questo link, mentre se volete visitare la sua pagina Facebook, questo è il link. Vi lascio con il booktrailer ufficiale di Emma, gentilmente donatoci dall’autrice. un saluto a tutti e alla prossima intervista.
–Vincenzo Mirra–