Bentornati amici di Isola Illyon. Oggi diamo il benvenuto a Francesca Pace e alla sua opera: Emma. Vampiri, streghe e magia… cosa volete di più?
“Vampiri, streghe, magia. Tutto quello che aveva animato la sua fantasia diventò inesorabilmente la sua realtà“. Ancora prima di poter sfogliare le pagine di questo racconto, ecco che l’autrice, Francesca Pace, ci accoglie sintetizzando in poco più di una quindicina di parole il suo lavoro. Una sintesi che non rende giustizia al lavoro attento e particolareggiato in cui mi sono imbattuto in questa lettura.
Andiamo con ordine, quindi iniziamo dalla trama. Ci troviamo a Zurigo, in compagnia di una giovane quanto affascinante ragazza di nome Emma, da cui è tratto anche il titolo del racconto. Emma è una ragazza un po’ stralunata, che vive in un mondo tutto suo fatto di creature magiche, libri e fantasia. In questa sua avventura universitaria a Zurigo, non è sola. Insieme a lei, infatti, troviamo la sua fedele compagna Serena, amica di una vita con cui condivide un legame indissolubile, e alcuni amici conosciuti proprio a Zurigo, il russo Dimitri e la scozzese Martha. Le giornate passano come sempre, se non fosse per alcune strane sensazioni che negli ultimi giorni stanno lentamente facendosi largo nel modo di percepire la realtà di Emma. Sogni che mano a mano diventano sempre più reali e tangibili, la sensazione di poter sentire le conversazioni di tutti i presenti in una sala, quei momenti di distacco dalla realtà che diventano sempre più prolungati e intensi, e poi quella sensazione di essere sempre osservata da qualcuno. Qualcosa decisamente non va. La cosa diventa leggermente più evidente quando un gruppo di vampiri attacca la comitiva, rivelando non solo l’esistenza di queste terribili creature, ma anche la vera identità degli amici di Emma, che combattono usando i loro poteri contro le oscure forze del male, aiutati anche da un altro potente vampiro loro amico, Gabriel. Ora non è più possibile nasconderlo. Direte voi, Emma è una strega… beh, non proprio. Vi lascio con questo alone di mistero, in modo che possiate godervi appieno tutte le emozioni che questo romanzo può regalarvi.
Sì, perché anche se Emma presenta una serie di personaggi strautilizzati, come i vampiri e le streghe, riesce a trovare il suo punto di forza nella loro caratterizzazione. Non ci sono discrepanze o distonie tra il comportamento dei personaggi e la loro storia, la loro vita e il loro essere vampiri e/o streghe. I personaggi mantengono una loro consistenza e una loro coerenza in tutto il racconto. L’esempio di questa coerenza con il proprio essere è proprio Emma, fusione di due mondi che sono difficili da rappresentare e omogeneizzare insieme in un unico personaggio, poiché così distanti ed eterogenei tra di loro. Francesca Pace ci riesce bene, e devo dire ho molto apprezzato questa sua abilità stilistica. Altro punto a favore di questo romanzo è la parte descrittiva, molto ben strutturata, lenta ma attenta e mai banale. L’autrice si sofferma non solo a descrivere le sensazioni del personaggio, raccontandoci la sua storia e quindi dando maggiore profondità e concretezza allo stesso, ma molto spesso descrive in maniera precisa e dettagliata gli ambienti in cui essi si trovano, cercando di immergerci nella vita e nelle sensazioni degli stessi.
Devo dire che ero partito abbastanza prevenuto, pensando di trovarmi di fronte al solito romanzo che parla di una ragazza che scopre di essere una strega, con le classiche conseguenze che ne derivano, invece la presenza dei vampiri e lo stile dell’autrice mi hanno piacevolmente sorpreso e la lettura è risultata molto fluida ed interessante. Se devo trovare dei difetti, a parte la presenza di qualche errore di battitura del tutto trascurabile, l’unica cosa che non mi ha molto convinto è stato l’utilizzo della terza persona in alcuni punti, come ad esempio la fase di transizione della ragazza e il vero compito di Serena e Martha. In realtà, come ho già avuto modo di dire in alcune recensioni precedenti, mi sarebbe piaciuto scoprire questi aspetti molto importanti della protagonista in maniera un po’ meno lineare, più casuale o con qualche stratagemma letterario, ma ripeto: come ho già specificato, è solo un mio gusto molto personale.
Ringrazio ancora una volta Francesca Pace per averci inviato Emma. Se vi ho incuriosito o semplicemente volete sapere di più sul mondo di Emma e su come potete acquistarlo, vi rimando al link della pagina facebook ufficiale del romanzo, che troverete qui, e alla pagina Amazon, che troverete qui.
Per oggi è tutto, ma non perdete la nostra intervista all’autrice. A presto sulle nostre sponde.
–Vincenzo Mirra–