Eccoci di nuovo nel nostro spazio interviste. Oggi abbiamo con noi Daniele Bello, autore di Hoenir il Druido.
Ciao Daniele e benvenuto sull’Isola Illyon, presentati ai nostri lettori.
Mi chiamo Daniele Bello e ho 42 anni; sposato con due figli: Beatrice (una bambina biologica di 8 anni) e Quoc Viet (un bambino adottivo di 7 anni, di origine vietnamita); nella vita di tutti i giorni faccio l’Avvocato, ma coltivo da sempre la passione per la lettura e per la scrittura.
Sul breve stralcio della tua biografia c’è scritto che sei Legal Manager di una multinazionale giapponese. Come si passa da questo a voler fare lo scrittore?
Molto semplicemente, la scrittura – come anche la cura degli affari legali di una società – sono parte integrante del mio carattere; io non credo alle personalità monolitiche: ritengo invece che ciascuno di noi sia composto da tante sfaccettature che hanno bisogno di essere tirate fuori.
Come è nato Hoenir?
Hoenir nasce dal mio grande amore per la letteratura fantastica e dalla mia lunga esperienza nei giochi di ruolo; come padre, poi, sono stato speso chiamato a raccontare favole ai miei figli, per cui è diventato naturale ad un certo punto mettere per iscritto le fantasie dell’adolescenza a beneficio dei giovani di oggi.
Alla base del tuo racconto c’è la mitologia nordica. Perché l’hai preferita ad altre?
La mitologia nordica si presta molto ad essere “contaminata” con il fantasy; ma mi sono ispirato anche a miti sumerici ed ellenici, nel corso della narrazione, ed altri miti saranno a supporto della storia in seguito. Posso tranquillamente dire che il fantasy e la mitologia siano i due pilastri maggiori del mio immaginario. Ho infatti già pubblicato in e-book il primo volume di un manuale di Mitologia ellenica, di cui sono appassionato.
Parliamo del dark side: i cattivi. Non credi che lo spazio a loro dedicato sia un po’ esiguo?
Il primo libro della saga di Hoenir è dedicato principalmente al viaggio interiore dei protagonisti, alla scoperta del significato vero della loro missione, delle loro peculiarità e (per alcuni) delle loro straordinarie facoltà. È vero che i “cattivi” hanno un ruolo marginale in questo scorcio, ma nubi più oscure all’orizzonte stanno minacciando i nostri eroi.
Il finale lascia prevedere un eventuale seguito molto interessante…
Assolutamente sì. Il secondo volume è già stato consegnato nelle mani dell’editore, mentre il terzo e (credo) ultimo episodio sta per uscire dalla mente dell’autore per essere messo per iscritto.
Il rapporto con la tua casa editrice. Cosa ti ha convinto a preferirla ad altre?
La casa editrice “Edizioni per sempre” ha deciso di investire con entusiasmo sul talento di alcuni autori ancora sconosciuti al pubblico; diciamo che l’amore che Fabio Larcher mette nel suo lavoro mi ha contagiato, per cui si è creato un notevole feeling a livello personale e professionale.
Vuoi lasciarci un messaggio per i nostri lettori?
Leggete, leggete, leggete; leggete di tutto, leggete con passione; sino a quando, nell’umanità, ci sarà spazio per la capacità di sognare e raccontare, ci sarà ancora una speranza.
Ti ringraziamo per averci concesso questa intervista, e rimandiamo tutti coloro che si sono interessati a questo libro alla sito web della casa editrice di “Hoenir il Druido”.
-Eleonora Carrano-