Han Solo un rettile? E chi cavolo è Annikin Starkiller? Dark Horse Comics sta per pubblicare in America una storia di Star Wars che sicuramente non conoscete!
Come è plausibile che sia, le sceneggiature, prima di diventare definitive, sono soggette a centinaia, se non migliaia di modifiche. Immaginatevi quindi quante può averne subite un film come Star Wars, prima di diventare ciò che conosciamo e amiamo oggi. Non ci riuscite? Vabbe’, tanto non dovete farlo, perché ci pensa la Dark Horse Comics: dal prossimo mese, infatti, sarà disponibile nelle edicole americane il primo (di otto) volume di The Star Wars, un vero e proprio adattamento a fumetti dell’originale script di Episodio IV.
A prendere in mano la sceneggiatura e renderla “pubblicabile” è stato Jonathan W. Rinzler, autore ed editore della sezione libri della Lucasfilm, mentre i disegni sono stati realizzati da Mike Mayhew (che ha già mostrato il proprio talento lavorando su She Hulk e sulla serie dedicata a Mistica degli X-Men). Pare proprio che quel ciccione di Lucas avesse già per le mani un ottimo script: quando lo lesse Francis Ford Coppola (il regista de Il Padrino e di Apocalypse Now, mica un fesso qualunque), non seppe spiegarsi perché poi George decise di cambiarlo. Probabilmente perché c’erano fin troppe ambientazioni diverse al suo interno, e nessun produttore esecutivo avrebbe avuto un budget tale di permettere riprese in decine di location differenti.
Ma il tempo ci ha premiati, e in un modo o nell’altro riusciremo a scoprire cosa fu Star Wars in origine: come vi ho già anticipato, il primo Han Solo era un rettiloide, che di mestiere faceva la spia. Di Obi-Wan non c’è proprio traccia, sostituito direttamente da un Luke Skywalker molto più vecchio, nonché veterano di guerra col compito di addestrare Annikin Starkiller, un giovane contadino. C’è la principessa Leila, c’è Darth Vader (anche se senza il suo tipico costume), e c’è pure l’Imperatore (anche se qui è solo un politico un po’ cattivello): date un’occhiata ad alcune tavole, qua sotto.
L’uscita del fumetto è prevista attualmente solo per il mercato americano, ma non disperate, non è impensabile che prima o poi arrivi anche da noi. Qual’è la vostra opinione? Se dovesse essere pubblicato anche in Italia, lo comprereste?
– Mario Ferrentino –