Eccoci di nuovo per il nostro angolo degli ospiti, oggi abbiamo con noi Andrea Tranchina, l’autore del Sigillo di Moira.
Benvenuto sull’Isola Illyon Andrea, vuoi presentarti ai nostri lettori?
Ciao a tutti, sono Andrea Tranchina, ho 32 anni, sono nato a Partinico in provincia di Palermo, un paese piuttosto grande dal quale sono dovuto andare via per trovare un lavoro che mi soddisfacesse.
Da 5 anni vivo e lavoro a Roma, dove faccio l’editor di video presso una società di post-produzione televisiva e cinematografica, la BlumaLab. Di me posso dirvi: sono una persona molto tranquilla ed equilibrata, adoro tutto quello che riguarda la tecnologia, sono un nerd dentro. Ho scoperto il piacere della lettura abbastanza tardi, quasi 10 anni fa, per caso. I miei generi preferiti all’inizio sono stati azione e thriller, successivamente ho scoperto i fantasy dal quale non sono più riuscito a staccarmi.
Abbiamo trattato del Sigillo di Moira. È la tua prima pubblicazione?
Sì! Il Sigillo di Moira è la mia prima pubblicazione.
Come è nato questo romanzo?
L’idea è nata quasi 4 anni fa, durante uno dei viaggi giornalieri che faccio in treno per recarmi a lavoro. Da quel giorno ogni sera mi sono messo a scrivere qualche pagina, da lì ho abbozzato la storia e i personaggi. Sin da subito ho deciso di dividere Il Sigillo di Moira in due volumi, andando un po’ controcorrente rispetto alla moda. Non vi nascondo che ho passato anche 6 mesi senza scrivere: infatti, per completare tutta la prima parte ho impiegato 3 anni.
Parlaci allora dei libri della saga. Da quanti altri, oltre a questi due, prevedi si comporrà?
La saga è composta da due libri principali, “Il Sigillo di Moira – Il libro nero” e “Il Sigillo di Moira – Il potere dell’Eletta”.
Inoltre vi è anche uno spin off, “L’ultimo guardiano, il viaggio di Lerion”, che introduce la storia raccontata ne “Il Libro nero” ed è incentrato su Lerion, un personaggio che all’interno de “Il Sigillo di Moira” non ha avuto molto spazio nella sua forma da elfo. Non escludo la possibilità che tra qualche tempo possa decidere di scrivere altre storie riguardanti i personaggi che non ho approfondito molto all’interno de “Il Sigillo”.
Quando hai cominciato a scrivere?
A scrivere ho cominciato 15 anni fa, ma lo facevo per passare il tempo, la maggior parte delle storie che scrivevo venivano lasciate dopo poco pagine, non avevo stimoli reali, forse sarà stata l’età, non lo so. L’ispirazione, se così si può definire, mi è venuta con la storia del narrata all’interno de “Il Sigillo di Moira”, quello che all’inizio doveva essere soltanto un passatempo mi ha permesso di imparare moltissime cose. Le recensioni sia positive che negative che ho ricevuto mi hanno spronato a perfezionarmi, eliminando quelle cose che con il tempo ho compreso essere sbagliate.
Quali sono e quali sono state le tue fonti di ispirazione?
Sarei un ipocrita se non dicessi che Tolkien con “Il Signore degli Anelli “ prima, e “Lo Hobbit “ dopo, mi ha immerso in un mondo fantastico dal quale mi è sempre più difficile scappare.
Quando scrivo cerco sempre di distaccarmi dai canoni classici del fantasy, ma alla fine alcune volte ci casco, come chiunque voglia scrivere fantasy, anche un solo pensiero, una sola azione o qualunque altra cosa, alla fine diventa un omaggio a qualche storia già pubblicata.
Oltre al fantasy ci sono altri generi che ti piacerebbe trattare?
Sì! Mi piacerebbe scrivere un romanzo di avventura molto action e un thriller. In questo momento ho cominciato due nuovi racconti, un fantasy che avevo già iniziato a scrivere qualche tempo fa, e quindi devo terminare, e un action.
I tuoi personaggi: quale ha riscosso maggiore successo e quale invece credi non sia stato sufficientemente apprezzato? Ti sei ispirato a persone che conosci?
No, non mi sono ispirato a nessuno che conosca. Su i miei personaggi potrei stare a scrivere per tanto ma tanto tempo, ma non è il caso. Il personaggio che mi dispiace sia stato un po’ maltrattato è quello di Pouline, in primis: è stato criticato l’uso eccessivo degli aggettivi per descriverla, che alla fine l’hanno resa un poco antipatica. Forse nel modo in cui sono scritti e narrati non è stato compreso appieno, faceva parte delle personalità dei chiforma esprimere tutti quei complimenti. Passando al personaggio che ha avuto maggior successo, in verità sono più di uno, i chiforma, Kiplin e Rafav, che ho adorato raccontarli.
Il tuo libro preferito?
Indubbiamente Il Signore degli Anelli.
Ringraziamenti?
Ringrazio tutti coloro che hanno acquistato i miei libri, chi ha apprezzato, ma anche chi non ha gradito, con le critiche si cresce molto.
Inoltre, la mia amata Daniela, i miei genitori e tutti coloro che mi sono stati vicino durante questo lungo viaggio.
Ultima domanda per salutare i nostri lettori: perché leggere Il Sigillo di Moira? Sponsorizzati.
Leggere “Il Sigillo di Moira” permette di intraprendere un’avventura che catapulta nel magico mondo di Ikan, dove non mancano mai i combattimenti, i colpi di scena e sopratutto i valori sulla quale si dovrebbe fondare realmente la nostra vita, il rispetto, l’amore e l’amicizia. Ciao a tutti, spero di essere vostro ospite un’altra volta.
Salutiamo Andrea e lo ringraziamo della pazienza dimostrataci nel farci compagnia, e speriamo di riaverlo presto qui con noi.
-Eleonora Carrano-