Fruste, spade laser, pistole… un uomo al quale puoi mettere in mano di tutto (e non in senso volgare): Harrison Ford!
Fantastica la ragazza, eh? Non so se ucciderla o innamorarmi di lei!
Gran parte di voi questa citazione la ricorderà sicuramente: è tratta da quella che è certamente la saga per la quale noi appassionati del fantastico più ricordiamo l’attore protagonista del Focus on di oggi, il grande Harrison Ford. Parlo ovviamente di Star Wars, e di Han Solo, la canaglia della “vecchia trilogia”. Un ruolo a cui, fortunatamente, è riuscito a non rimanere legato, come invece è capitato ad altri suoi colleghi, che hanno avuto meno fortuna di lui nel mondo del cinema dopo l’avventura di Lucas.
Classe 1942 (il mese scorso ha compiuto 71 anni, auguri!), Harrison Ford debuttò sul grande schermo nel 1963, dove fece una comparsata nei panni di un giovane nazista ne La Grande Fuga di John Sturges. Negli anni successivi firmò dei contratti con la Columbia Pictures e la Universal Studios, le quali però affibbiarono al nostro povero amico solo ruoli minori. Così il nostro eroe, deluso, abbandonò il mondo del cinema, e decise che per mantenere moglie e figli avrebbe fatto il falegname professionista, imparando il mestiere da autodidatta. Fu proprio grazie a questo lavoro che divenne il contrabbandiere più famoso della galassia: Lucas lo chiamò perché aveva bisogno di alcuni lavori in casa, e ne approfittò per fargli recitare una parte del copione di Episodio IV. Quando Spielberg lo ascoltò, non ebbe dubbi, e la parte fu sua. Da quell’istante, la carriera fu tutta in salita: prima interpretò un altro personaggio amatissimo dal pubblico, Indiana Jones, nella trilogia diretta sempre da Spielberg, poi Jack Ryan in Giochi di Potere e Sotto il Segno del Pericolo, Rick Deckard nel fantastico Blade Runner, John Book in Witness – Il Testimone (l’unico lungometraggio che gli fruttò una nomination all’Oscar come miglior attore), Richard Kimble ne Il Fuggitivo, Linus Larrabee nel remake di Sabrina, e molti altri. Pare anche che abbia realizzato una scena in E.T. l’Extra Terrestre, interpretando il preside della scuola di Elliott, che poi dovrebbe essere stata tagliata in fase di montaggio, ma la cosa strana è che questo ruolo non viene citato in nessun documento, e neppure sull’IMDb. Mistero.
Ovviamente tanti film importanti significano tanti soldoni, e nel 2001 il Libro del Guinness dei Primati lo cataloga come attore più ricco al mondo: ad oggi, gli incassi totali di tutti i film che lo hanno visto come protagonista arrivano quasi a 14 miliardi di dollari. Ovviamente non sono mancati neppure riconoscimenti più prestigiosi di una menzione su un libro, come una stella nella Hollywood Walk of Fame, che ha lì dal giugno del 2003, e il Life Achievement Award dell’American Film Institute (nel 1999), premio che viene assegnato agli individui che, con la propria carriera nel cinema o nella televisione, hanno significativamente contribuito all’arricchimento della cultura statunitense.
Dall’inizio del nuovo millennio lo abbiamo visto in poche produzioni: lo ricordiamo per aver nuovamente indossato i polverosi panni di Indy ne Il Regno del Teschio di Cristallo, che non poteva non essere una cagata rispetto agli originali – ma si sa che oggi l’industria cinematografica punta semplicemente a superare, con gli incassi, il budget speso per la realizzazione di un film, quindi non ci stupiamo neanche più di tanto. Ah, ha affiancato, se ricordate, anche Daniel Craig nel fantawestern Cowboys & Aliens.
In passato, comunque, ha diverse volte rinunciato a ruoli importanti: gli è stata proposta la parte di Alan Grant in Jurassik Park (interpretato poi da Sam Neill), e anche quella di Andrew Johnson, vice presidente di Linconl nell’omonimo film di Spielberg dello scorso anno (personaggio poi eliminato proprio dalla sceneggiatura).
Ma il nostro caro Harrison non si è dedicato soltanto al cinema nella sua esistenza: oltre ad essersi sposato 3 volte (e il secondo divorzio, quello con la sceneggiatrice Melissa Mathison, è ricordato come il più costoso della storia di Hollywood), è anche un discreto pilota di velivoli, e una volta ha aiutato le autorità locali salvando un escursionista in difficoltà col suo elicottero. Ambientalista convinto, si è sempre schierato a favore dei diritti dei gay, specie per quanto riguarda il matrimonio omosessuale.
Infine, siccome la redazione di Illyon è grande appassionata del mondo del doppiaggio, non poteva mancare una menzione a chi presta la voce italiana all’attore nella maggior parte dei film, ovvero Michele Gammino, che nella sua carriera ha doppiato anche Steven Segal, il mitico Bill Murray, Jack Nicholson, Kevin Costner, e tanti altri.
Per quanto riguarda il futuro di Ford sul grande schermo, è piuttosto nebbioso: sappiamo soltanto che dovrebbe apparire in qualche modo nel primo film della nuova trilogia di Star Wars diretta da J.J. Abrams (Episodio VII), ma non abbiamo informazioni su altri suoi progetti. Però beccatevi questo simpatico siparietto che mi ha fatto sghignazzare:
E in conclusione, per la serie “le curiosità da raccontare al parrucchiere”: abbiamo finalmente la conferma che Sean Bean (ma come chi?! Boromir/Eddard Stark!) è uno che praticamente rischia la vita anche mentre recita, e non solo nei ruoli che interpreta. Durante le riprese di Giochi di Potere (1992), infatti, Harrison lo ha colpito per sbaglio sul sopracciglio sinistro durante una scena di lotta, procurandogli una bella cicatrice. Fratello, fatti benedire, e che cavolo!
–Mario Ferrentino–