Chi ha detto che bisogna essere alti e muscolosi per diventare eroi? Riscopriamo insieme i piccoletti che han fatto la storia dell’immaginario fantasy!
Prima di cominciare la nostra analisi, è meglio precisare fin da subito che non si parlerà né di Hobbit né tanto meno di Tyrion Lannister! Questo perché di loro si è già parlato tanto negli ultimi tempi e, sebbene rimangano i nostri eroini piccini preferitini, è meglio (almeno per una volta) lasciarli riposare ed evitare che anche oggi gli fischino le orecchie (qualcuno l’ha capita questa?). Basta ciance e si parte!
Per prima cosa teniamo i veri piccoletti per ultimo e parliamo di quei piccoli “giovanissimi” eroi che hanno saputo conquistarci. Chi mi viene in mente? I primi sono senza dubbio Atreiu (o Atreyu) e Bastian de “La Storia Infinita“: due protagonisti essenziali per l’intero mondo fantasy. In un racconto in cui bene e male son ben scanditi ma nel quale argute trovate tra location, personaggi e magie di ogni tipo, non rendono mai la storia banale e non vi si può mai annoiare. Se ricordate bene, infatti, il nostro genere preferito ha subito un’impennata incredibile e notevoli rivoluzioni dopo la pubblicazione del racconto (ma soprattutto del film). I giovani eroi del tripudio alla fantasia sono diventati icone, idoli e senza dilungarci troppo diciamo che si meritano proprio quattro “punti vino” su cinque! • • • • ·
Altra “piccola botte” di cui è d’obbligo citare le gesta è Ofelia de “Il Labirinto del Fauno”: una ragazzina pura e visionaria che conoscerà da vicino il limite cosi sottile tra fantasia e realtà, costretta a superare prove sempre più tremende. Eppure fino alla fine manterrà un animo puro, un “sangue” innocente (avete visto il film vero?) che nemmeno la morte potrà intaccare.
A questa botte, per la drammaticità e complessità del personaggio, diamo 4/5 di vino! • • • • ·
Giovincelli che abbiamo visto approdare nelle nostre vite ultimamente son stati anche i cosiddetti “Narniani“: Susan, Lucy, Peter ed Edmund. Inesperti del mondo esterno in qualche modo riescono a prendere le redini delle loro vite solo una volta che si trovano faccia a faccia con una “nuova realtà”, quella di Narnia. In questo mondo tutto è bello, magico e parlante, almeno a prima vista. In realtà anche lì si cela il male e i nostri quattro protagonisti si dimostreranno abbastanza maturi e pronti per riuscire a respingere coloro che minacciano Cair Paravel. Il film forse non è piaciuto a tutti, dimostrandosi un po’ troppo “fiabesco/infantile”, ma il libro rende ancor di più quindi diamo a queste quattro botti un bel 3/5 di vinaccia! • • • · ·
Concludiamo la parte dei “giovincelli” con un’ultima protagonista, forse non al livello di quelli citati in precedenza ma comunque meritevole di rispetto: diamo il benvenuto a “Lyra/Pantalaimon” (hanno la stessa anima, quindi vanno insieme) de “La bussola d’oro“. Forse alcuni non avranno apprezzato il film né tanto meno il libro (comunque superiore rispetto alla trasposizione cinematografica) a causa delle varie “critiche cristiane e/o religiose”. Ma a noi poco interessa: la nostra eroina veramente giovane (11 anni circa) dimostra notevole forza di spirito pronta a incamminarsi in un viaggio lunghissimo pur di salvare i suoi coetanei, un viaggio lungo una trilogia. Sebbene sia un racconto di successo, non ci siamo sentiti particolarmente ubriachi a causa di questa storia, ma diamo comunque un 2/5 di vino di ottima qualità alla giovanissima Lyra. • • · · ·
Parliamo ora di “grandi piccini”. Forse andava messo per primo perché come lui non c’è nessuno (e in questo scusatemi, ma sono di parte). Stiamo parlando del signor Willow! Un uomo affetto da nanismo (Warvick Davis l’attore che lo interpreta) proprio come Tyrion (in qualche modo torna sempre). Nel film omonimo del 1988 (Willow, appunto) il nostro protagonista è un contadino, improvvisato stregone che un giorno scopre una pargoletta abbandonata sulle rive del fiume. Pargoletta che poi si dimostrerà portatrice di una profezia! Quel ritrovamento sarà l’evento chiave della vita di Willow, il quale lo porterà a compiere un viaggio incredibile e pericoloso tra streghe crudeli e misteriose, tra incantesimi andati a male e combattimenti spericolati, il tutto sempre in compagnia di un giovanissimo (quindi anche lui una botte piccola) Val Kilmer nei panni di un ladro (alias Madmartigan) e di due folletti comici e impacciati ma anche aiutanti provvidenziali.
Non avete mai visto Willow? Male, malissimo, perché lo reputo il trionfo assoluto del bene sul male: il bene rappresentato da un uomo cosi minuto e il male da una strega cosi malvagia e potente. Uno scontro impari si potrebbe dire, eppure la forza del nostro eroe è più grande di qualsiasi Troll di caverna o Kraken che si possa immaginare. La sua vittoria è destino. La botte piccola per eccellenza. 5/5: • • • • •
Con questo concludiamo, per adesso, la nostra avvinazzata, ma presto torneremo con altri interessanti piccoletti (che più piccoli sono e più son difficili da scovare). Non ubriacatevi troppo e fatemi sapere se avete gradito con me il nostro brindare! Alla prossima! *Burp*
– Giulio Marciello –