Dopo il successo del primo Hunger Games… avete ancora fame o siete troppo pieni?
Hunger Games: una trilogia letteraria che in pochissimo tempo ha fatto appassionare migliaia di lettori in tutto il mondo ed ha saputo offrire e rappresentare una valida alternativa a Twilight, per quanto riguarda il microcosmo dei lettori di giovane età (ma nemmeno troppo). Suzanne Collins, l’autrice dei tre romanzi, racconta un’idea di storia molto originale ed intrigante.
A Panem, un impero post-apocalittico dai tratti distopici, il territorio è diviso in regioni: al centro c’è la grande capitale Capitol City (fantasia, eh?), divisa sia fisicamente che astrattamente in altri 12 (in precedenza 13) “distretti”, a loro volta divisi tra loro. A causa di una guerra avvenuta molti anni prima tra i queste zone e la capitale governativa, i distretti (i perdenti) sono stati piegati da legislazioni e controlli e, cosa più importante, puniti ulteriormente con gli Hunger Games. Ogni anno, due adolescenti (un maschio e una femmina) vengono scelti a caso da ogni distretto e costretti a confrontarsi un una sfida mortale di sopravvivenza. E solo uno può sopravvivere. Last one standing, motherfucker!
In questo scenario, Katniss Everdeen, la giovane protagonista, si ritrova per forza di cose catapultata nell’arena e dovrà affrontare diversi pericoli e trappole per sopravvivere. Alla fine dei giochi, lei e il ragazzo del suo distretto riusciranno a “beffare” il regolamento e a cavarsela entrambi. Una trama molto innovativa, ricca di spunti interessanti, come l’idea di spacciare quello che in realtà è un ingiusto massacro per un reality show di ultima generazione. Il continuo confronto tra la realtà cruda della morte vissuta dagli abitanti dei distretti e, invece, la goliardia con cui viene affrontata dagli abitanti della città, è un contrasto più che moderno e decisamente intrigante. Inoltre, i giochi in sé non sono costituiti dal solo massacro senza pietà: fondamentale è la strategia e l’intelligenza, oltre all’abilità da scout di procacciarsi cibo, riparo e acqua. Peccato che il libro in sé, a mio parere, sia scritto in modo non troppo coinvolgente e non privo di momenti di superficialità narrativa.
Dopo il successo cartaceo arriva immancabile il film, che lo riprende abbastanza fedelmente. Risulta però essere abbastanza noioso e scontato in alcune parti, e le forzature sono ancora più marcate a causa di lacune nella trama cinematografica. Inoltre, le parti di combattimenti più crudi e violenti sono stati resi in maniera decisamente “soft” quando un pizzico di sana violenza avrebbe reso il tutto più realistico. Tuttavia, rispetto ad altri esempi di opere cinematografiche riprese da libri cult per i giovanissimi e non solo, non è sicuramente tra le peggiori pellicole. Da notare che nel cast brilla la protagonista, Jennifer Lawrence, e un ottimo Stanley Tucci. Massimo rispetto. Ed è con questi presupposti che il 21 novembre approderà in Italia il secondo capitolo su grande schermo della saga dei giochi della fame.
Per chi ha letto il secondo libro, non ci saranno probabilmente molte sorprese, ma solo una crescente attesa. Senza volervi spoilerare nulla di quanto non sia già mostrato nel trailer (non sono così malvagio), in questo capitolo vedremo i due acclamati vincitori dei malefici giochi alle prese con le conseguenze delle loro azioni. Mentre il popolo li osanna e vede in loro una luce di speranza per risollevarsi dall’oppressione in cui vivono, il governo li considera sempre più delle minacce da estirpare, promotori di odio e di false speranze, dato che hanno osato sfidare le leggi stesse. Ed in questo clima molto teso, Katniss dovrà trovare un modo per resistere ai tranelli orditi dal grande capo, il presidente Snow, interpretato anche stavolta da Donald Sutherland.
Il secondo libro, personalmente, non mi ha affatto entusiasmato, e ha perso gran parte di quell’originalità che rendeva il precedente volume una storia da leggere volentieri a tempo perso. Le forzature diventano più marcate e la trama sempre più scontata. Il nuovo film, che si intitolerà (come il libro) “Hunger Games – La ragazza di fuoco”, si ripresenta con lo stesso cast, ma speriamo non con gli stessi errori del precedente. Vedremo cosa ci regalerà questa pellicola, nel frattempo, sparatevi il trailer!
-Giovanni Vietri-