Altra corsa, altro giro! Abbiamo iniziato dal Nero/Rosso, siamo passati per il Verde/Blu e ora non ci rimane che analizzare l’accoppiata Bianco/Incolore per finire l’analisi delle carte monocolore di Dragon’s Maze.
Infine siamo giunti, nevvero, all’ultimo tipo di mana rimasto, il Bianco. Abbiamo già visto come effettivamente l’accoppiata Blu/Verde abbia fornito degli ottimi spunti soprattutto per il limited, dove l’aggressività delle creature Gruul e Simic e le rimozioni fornite dagli Azorius e dai Dimir, ci hanno regalato qualche barlume di speranza, visto il mezzo flop dell’accoppiata Rosso/Nero precedentemente analizzata. Riuscirà il mana bianco a tenere testa a questi colori rivali? Scopriamolo:
Dragon’s Maze (Bianco):
Mastino Boros: Un 2/2 con due mana, che se sei fortunato puoi pompare dandogli legame vitale. Potrebbe trovare spazio nei deck più aggressive. In limited dipende molto dal tipo di carte che si possiedono. Il vero problema è legato al fatto che bene o male si tratta di una carta nella norma se non si riesce ad attaccare con più di due creature. Questo pone uno svantaggio perché se l’avversario è furbo farà in modo che questa condizione non si verifichi mai.
Squadra Laccio di Haazda: Poca forza per poter essere presa in considerazione. In limited potrebbe essere utile per la possibilità di TAPpare una creatura, ma per il resto rimane comunque un pick abbastanza scarso.
Decreto Lyev: Carta da limited, se non avete più rimozioni questa potrebbe essere una buona alternativa. Oltre però non va.
Sentinella del Labirinto: Creaturona del labirinto bianca che offre Cautela a tutte le altre creature multicolore. Sta sotto rispetto agli altri elementali, diciamolo. I suoi colleghi sono molto più equilibrati e presentano anche abilità più incisive. Peccato, mi aspettavo di più.
Rinunciare alle Gilde: NO MAI! IO NON CI RINUNCERO’ MAI! Scusate mi sono lasciato prendere dal momento. Per quanto riguarda la carta, la vedo utile solo in ottica di un eventuale utilizzo (anche se molto sporadico a mio avviso) in side. Purtroppo si tratta di un’arma a doppio taglio e tra l’altro non possiamo nemmeno decidere quale delle creature sacrificare. In limited pick medio-basso, si tratta pur sempre di una rimozione.
Controllo delle Sommosse: Ok è un istantaneo, ma l’effetto è troppo situazionale, a meno che non stiate giocando con un selesnya super popoloso, sta carta fa guadagnare poco.
Rampollo di Vitu-Ghazi: Carta estremamente interessante. Con cinque mana scendi un 4/4 (che non è assolutamente male) e compensi quel 1/1 nel body inserendo un’altra creatura di tipo volante ed in più popoli, quindi a conti fatti ci si ritrova sul campo di battaglia con un 4/4 + due 1/1 evasivi (quindi è come se giocassi un teorico 6/6 al costo di 5 mana). In limited pick obbligato a mio avviso vista sia la forza della creatura in sé, sia la possibilità di passare in vantaggio numerico o a seconda dei casi sopperire alla mancanza di creature in campo. In costruito la situazione è più incerta. In effetti si tratta di un’ottima carta, ma dove sfruttare popolare se per adesso deck “popolosi” non hanno ancora dimostrato il loro valore nell’ambito torneistico? Sicuramente si tratta di una carta da tenere sott’occhio.
Roc della Guglia: Volare e attacco improvviso, avrei detto tutto se non costasse 5 mana per un 3/1. Soprattutto quel 1 rende la carta praticamente vulnerabile anche al respiro affannoso del bimbominkia grassottello che sta giocando alla vostra sinistra o al sudore scrosciante del player alla vostra destra. Insomma poca roba.
Guardacancelli di Guglia Solare: Stesso discorso fatto per tutte le altre creature Guardacancelli. Una carta troppo situazionale per un deck che non ha, a mio avviso, nulla da offrire. Scartatela.
Svegliare i Riflessi: Finiamo in “bellezza” (sì, tranquilli ero sarcastico). Popolare in costruito non ha visto, almeno fino a questo momento, gioco. In limited non sarebbe male, ma attenzione al condizionale. Infatti di solito si tratta di carte decisamente proiettate verso un tipo di deck molto specifico, in questo caso pedine, cosa che è difficile ottenere in limited, visto l’impossibilità di sapere a priori che tipo di carte costituiranno il mio deck. Bocciata.
Dragon’s Maze (Incolore):
Pietreindice (Boros, Simic, Golgari, Izzet, Selesnya, Dimir, Gruul, Orzhov, Rakdos, Azorius): Ho scelto di inserire solo due immagini visto che si tratta sempre dello stesso effetto, con il mana che varia a seconda della gilda. Comunque non c’è molto da dire, 3 mana per scegliere tra due diversi colori non è il massimo, visto che esistono già altre tipologie di carte che pagando meno o non pagando affatto, ti risolvono il problema. Non credo troveranno alcuno spazio.
Fine del Labirinto: Fuffa.. ma proprio Fuffa!!!
Con questo si conclude l’analisi delle carte di Dragon’s Maze, almeno di quelle monocolore. Il grosso dell’espansione, sia qualitativamente che quantitativamente parlando, è costituito da carte multicolore che ho deciso volutamente di lasciare alla fine (sono malvagio lo so!). Non perdete, quindi, l’ultima analisi di Dragon’s Maze. Stay tuned.
“La gente di Ravnica ha bisogno di ordine. Penseremo noi ad assicurarglielo.” Isperia
– Vincenzo Mirra –