Oggi con noi c’è Roberto Recchimurzo, l’autore della fortunatissima serie Le Cronache di Aldimondo, di cui abbiamo parlato solo qualche giorno fa a proposito del secondo capitolo, Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte.
Benvenuto Roberto sulla nostra Isola: vuoi parlare un po’ di te ai lettori di Illyon?
Sono nato a Bari 38 anni fa in una mattina di settembre. Ho iniziato a scrivere da quando frequentavo l’accademia di arti drammatiche “Mario Riva” a Roma. Da quel momento non ho mai smesso. Solo nel 2007 ho aperto finalmente il cassetto con gli scritti ed ho cominciato a pubblicarli. Con il secondo episodio di Zak Elliot sono alla mia quinta pubblicazione (e in cantiere ce ne sono altre). La passione per il cinema e per la letteratura poi hanno fatto tutto il resto.
Perché Zak Elliot? Come nasce l’Aldimondo?
Tutto è cominciato da una mappa. Ho iniziato a disegnarla nel lontano 2001, poi via via, una bozza di racconto che ho dovuto modificare nel tempo per via dei troppi successi letterari pubblicati. Il nome, le creature e le ambientazioni sono frutto di una passione per il genere e di una ricerca accurata. Certo, tutto si somiglia nel mondo del fantasy ma a volte basta veramente poco a rendere una idea originale. Zak Elliot è un esempio.
Quali sono state le tue fonti di ispirazione?
Vecchi film, vecchi libri letti da ragazzo e un po’ il mondo che mi circonda. Tutto qua.
Perché questa scelta di scrivere un fantasy per un pubblico così giovane?
Perché i ragazzi hanno una immaginazione fervida e in continua evoluzione. Un ragazzo è un sognatore, mentre un adulto ha già smesso di sognare da tempo. E con questo colgo l’occasione di invitare i genitori a leggere Zak Elliot. Sarà per loro un tuffo nel passato e un ritornare bambini. Garantito!
Roberto Recchimurzo nell’Aldimondo che tipo di personaggio sarebbe?
Direi che sarebbe proprio Zak Elliot. Ho messo molto di me nel personaggio. La mia infanzia, le mie fobie e la mia voglia di essere coraggioso, di affrontare draghi e di diventare un eroe. Zak, infatti, è il ragazzino che ero e l’eroe che sarei voluto diventare.
In linea di massima ci sono persone a cui sono ispirati i tuoi personaggi?
Persone no, ma solo personaggi che mi hanno colpito quando ero ragazzo. Zak Elliot è un omaggio a tutti i grandi del cinema e della letteratura.
Zak Elliot e la pedagogia. Come vivono, secondo te, le nuove generazioni il rapporto con il libro?
Con l’avvento dei tablet e degli smartphone credo che i libri siano passati in secondo piano. A partire proprio dal supporto digitale. Zak Elliot mira proprio a far tornare il piacere della lettura nei ragazzi. Il libro amico che concilia l’avventura con la cultura. Leggere ci insegna a parlare, stimola la nostra fantasia e creatività. Un uomo che legge sarà sempre più forte di un uomo che non legge affatto. La cultura può essere più affilata di una spada e può ferire chi non la possiede. Il mio personale consiglio è quello di leggere ogni tipo di cosa. Libri, giornali, etichette, ogni cosa insomma. Se qualcuno ha scritto qualcosa, qualcun altro deve leggerla, no? Non a caso, grazie al Premio Letterario Zak Elliot, sono riuscito a portare alla lettura del libro un migliaio di ragazzi, tutti entusiasti di aver partecipato e di aver contribuito alla stesura delle Cronache di Aldimondo. E lo stiamo riproponendo nelle (e fuori dalle) scuole della mia città e d’Italia con la nuova edizione 2013/2014.
L’idea del concorso come è nata? Quale è stato il riscontro da parte del pubblico nella prima edizione?
L’idea è nata dalla volontà e dall’esigenza di portare i ragazzi alla lettura e alla scrittura. Il riscontro della prima edizione è andata oltre le nostre previsioni. Sei scuole partecipanti, oltre 150 disegni e 200 racconti sono arrivati in casa editrice. Un successo insomma! Tutto è documentato sul mio blog www.robertorecchimurzo.it.
Puoi ricordarci a chi è rivolto e come è possibile partecipare?
Chiunque abbia una copia di Zak Elliot può partecipare. Ogni copia del nuovo Zak Elliot ha il cedolino di iscrizione, successivamente si inviano i lavori in casa editrice, facile no?
A chi dedichi questi libri?
Il primo volume ho voluto dedicarlo ad un mio grandissimo amico giornalista che adesso ci legge da lassù, Antonio Rossano. Mentre il secondo l’ho dedicato ad un altro grande giornalista, Gustavo Delgado, che è anche una persona giusta ed un punto di riferimento culturale. Entrambi sono state due persone importantissime nel mio percorso letterario.
Ringraziamo Roberto per la gentile partecipazione e il tempo che ci ha concesso. Grazie per essere stato con noi.
Vi aspetto numerosi su www.robertorecchimurzo.it, il blog di Zak Elliot (con recensioni, booktrailer, articoli, gallery, sketch e tant’altro!).
Ringraziamo anche tutti voi che ci avete seguito e che continuate a farlo e salutiamo Roberto con la speranza che torni presto a essere nostro ospite qui sull’Isola. Da Illyon è tutto! Passo e chiudo.
-Eleonora Carrano-