Cinquantatré: tanti sono stati gli appassionati che hanno voluto cimentarsi nella quinta edizione del concorso “I Mondi del Fantasy”: tra le opere inviate ne sono state selezionate diciotto che hanno dato vita all’antologia “I Mondi del Fantasy V”, edita ancora una volta da Limana Umanìta. La casa editrice si pone una missione importante con questa raccolta: proporre all’Italia una schiera di possibili nuovi autori fantasy e farli conoscere agli appassionati del genere, fungendo da trampolino di lancio per chi desidera mostrare al mondo il suo talento.
Sfogliando questa breve antologia, composta da 147 pagine di storie in tutto, ci si trova in luoghi oscuri e lontani oppure vicini a noi. Ad esempio ne “Il Risveglio degli Oceanini”, di Alessio Del Debbio, seguiamo la fuga del suo protagonista tra le vie di Viareggio mentre sentiamo parlare di una misteriosa società presente in tutto il Bel Paese con toni che ricordano Supernatural e Men in Black, facendo sorgere spontanea la domanda “perché non si ambienta mai una storia fantasy in Italia?”.
Se invece si volesse andare lontano da casa, in deserti crudeli, o anche in città di cui non si conosce nulla, non c’è problema: tra i racconti racchiusi in queste pagine troverete pane per i vostri denti. Si passa da templi oscuri a metropoli abitate da umani e non-umani. Ci si può ritrovare in mezzo ad una battaglia avvolti da sangue e violenza o seduti ad ascoltare chi parla di politica e storia, addormentarsi in una baita di montagna o in un castello infestato per risvegliarsi in un mare in tempesta. In breve, in questi racconti, tutti diversi tra loro, c’è qualcosa di comune: la passione per un genere che tanto amiamo, ma con l’originalità e l’impronta di ogni autore. C’è chi, come Beatrice Corradini in “Berretto Rosso e Cuor di Diamante”, recupera antiche leggende portandole ai giorni nostri, chi ci parla di alieni – che più che fantasy potremmo considerare sci-fi –, chi si rifà ai grandi scrittori del passato riprendendo in mano Sherlock Holmes (Luigi Siverio) e chi invece ha creato razze e religioni dal nulla (Salvatore Pastore). E che dire del nostro bellissimo, miticissimo e tante-altre-cose-che-finiscono-con-issimo Stefano Marras, anch’egli tra gli scrittori selezionati, che si è cimentato nel creare un ponte tra due mondi, facendo di un gioco da tavolo e dei lanci di dadi il meccanismo della sua storia?
Passando tra questi racconti, alcuni autoconclusivi e altri che si aprono su mondi nuovi verso cui vorrebbero spingere noi lettori, non si può, però, fare a meno di notare alcuni problemi. Primo tra tutti l’inesperienza di alcuni degli scrittori, il desiderio di voler parlare di qualcosa che non si conosce a fondo, come capita praticamente con un po’ tutte le cose che si vanno a creare da zero. Non so se questa percezione sia stata data dalla difficoltà di distillare una sensazione di profonda conoscenza in poche pagine oppure da un’effettiva mancanza degli autori, ma questo non cambia il fatto che spesso, malgrado l’originalità dell’ambientazione o dell’idea di base, ci si imbatta in alcuni elementi che fanno storcere il naso ai lettori più navigati. Certo, il fantasy è un genere difficile, sotto alcuni punti di vista più difficile degli altri, perché richiede una grande capacità di autodisciplinarsi. Prendiamo come esempio la magia: essa non si inchina alle leggi della fisica, della natura o dell’uomo, ed è per questo che è complicato scriverne, visto che un autore sa di aver bisogno comunque di un codice, di una struttura che la renda verosimile. Questa è sicuramente una delle insidie che chi vuole scrivere di fantasy si ritrova ad affrontare, e nei racconti di questa antologia si vede come molti autori abbiano provato a creare il proprio “codice” magico, riuscendoci non in pieno, ma comunque al meglio delle loro possibilità di scrittori in erba. Di meno posso giustificare la presenza di alcuni errori grammaticali: non so se si sia deciso di lasciare, ad esempio, tempi verbali sbagliati e sviste simili per via della volontà di non alterare il lavoro di chi ha partecipato al concorso, ma senza dubbio in alcuni passaggi la scelta rende meno piacevole l’esperienza di chi legge.
Se siete interessati, potete acquistare “I Mondi del Fantasy V” direttamente dallo shop di Limana Umanìta, cliccando qui.
– Caterina Gastaldi –
Recensione dell’antologia “I Mondi del Fantasy V”
Caterina Gastaldi
- È evidente la passione degli autori per il fantasy e il desiderio di rendere le loro idee nel migliore dei modi;
- Il libro è strutturato bene per quel che riguarda l'ordine delle storie;
- Qualche errore di grammatica;