Approda sull’Isola Illyon Diego Romeo, creatore e ideatore del romanzo fantasy-medievale “Racconti delle lande percorse“.
Il romanzo ha inizio nella biblioteca di un palazzo del cuore della Capitale dell’Impero del Sommo Drago, contenente molti codici antichi che narrano le gesta gloriose di cavalieri che hanno portato al massimo l’ Impero. Ma ovunque c’è luce c’è anche l’ombra e come ogni romanzo che si rispetti, l’oscurità è sempre pronta, in agguato a distruggere l’equilibrio delle due parti. L’antagonista principale di questo romanzo è il regno rivale, l’ Impero del Drago del Profondo. In un mondo popolato da draghi, cavalieri, si fa strada il protagonista di questa vicenda Hurik Van Gotten, divenuto Cavaliere del Drago attraverso un duro allenamento e attraverso nefasti eventi che lo portano ad intraprendere la via della guerra per la pace.
Con uno stile molto ricercato, Diego Romeo utilizza per la stesura di questo libro vocaboli arcaici, antichi che portano ad un’attenta lettura della pagina , facendo diventare a tratti il prodotto che abbiamo di fronte poco scorrevole . Note positive del romanzo sono le accurate descrizioni dei personaggi, degli oggetti magici, delle ambientazioni, che l’autore ci fornisce, rimarcandole addirittura pur di aiutare il proprio lettore ad approfondire lo studio di questo mondo fantasy, in più è gradevole anche la caratterizzazione dei personaggi che mano a mano non possono non far breccia nel nostro cuore, facendoli diventare una realtà alla cui ci si affeziona facilmente. La trama si sviluppa tramite dei flashback, in cui il lettore segue passo passo tutto ciò che il protagonista Hurik è costretto ad affrontare per arrivare al suo scopo, vendicarsi della morte di suo padre avvenuta per mano di un Cavaliere Nero. Oltre all’attenzione nella presentazione dei molti personaggi figli del “bene” (Elfi, Nani, draghi, cavalieri, ecc…), Diego Romeo da anche una sua particolare attenzione a descrivere la fazione cattiva, rivelando anche dei riferimenti biblici, come i quattro cavalieri dell’apocalisse senza tralasciare nulla sia dal punto di vista descrittivo vero e proprio sia caratteriale. Particolarità assoluta dei “Racconti delle lande percorse” è l’utilizzo di diversi font di scrittura; infatti possiamo notare come Romeo utilizzi lo stile di scrittura gotico per le preghiere, il corsivo , un carattere normale per la trama che si svolge nel presente, altri più elaborati per narrare le antiche cronache. C’è da dire che la trama principale che ci viene posta dinanzi è la vigilia dell’imminente battaglia, spezzettata poi, dai flashback che creano degli intermezzi a tratti piacevoli da leggere, poiché alleggeriscono l’aria pesante che si respira nell’accampamento militare della trama principale. Tra questi flashback, noi viviamo insieme ad Hurik il momento in cui “cattura” il suo drago, viviamo insieme al protagonista la sua formazione presso diversi maestri, tra cui Karl è colui che ho apprezzato di più! Nonostante compaia più volte l’antagonista ha scarso risalto nella prima parte ma avrà sicuramente un ruolo preponderante nei successivi volumi della trilogia. Quindi non ci resta che aspettare di avere tra le mani il secondo e il terzo volume di quest’opera dalle mille sfaccettature e dai mille riferimenti, aspettando con ansia l’esito di questa guerra.
Se siete di Roma vi invito a partecipare alla presentazione del libro di Diego Romeo, qui tutte le info sull’evento.