Dopo aver letto e recensito il primo libro della trilogia de “Il Cristallo di Necros”, non potevamo non ospitare l’autore Paolo Parente. Mettetevi comodi e “gustatevi” ogni parola!
Non perdiamo mai occasione di dare spazio a giovani autori e ai loro promettenti libri: dopo avervi svelato i significati e la scrittura di Paolo Parente nel suo ” Il cristallo di Necros”, oggi l’abbiamo rapito e portato qui sull’Isola per intervistarlo. Scoprite cosa ci ha raccontato!
Paolo, iniziamo dalle origini. Il Cristallo di Necros appartiene ad una trilogia del genere fantasy, come ti sei avvicinato a questo genere?
Il Fantasy è sempre stato nel mio sangue, basti pensare che il primo libro che ho letto seriamente è stato La spada di Shannara, un simbolo per antonomasia del genere fantasy. Fu mio cugino che mi avvicinò al genere, e da allora non seppi più farne a meno. Lessi molti libri della serie di Shannara, per poi passare ai libri di Dragonlance, e infine a quelli di Forgotten Realms, dove R.A. Salvatore divenne il mio autore preferito del genere.
Ti sei ispirato a qualcosa o qualcuno per la storia?
Proprio la dinamicità dei libri di R.A. Salvatore è stata la fonte d’ispirazione per ‘Il Cristallo di Necros’, in cui ho cercato di rendere al meglio l’avventura e gli scontri originali e mai scontati. Chi leggerà il mio libro, farà caso al fatto che non c’è una vera figura guerriera nel gruppo dei protagonisti, quindi le battaglie che affronteranno non saranno mai uguali alle precedenti, poiché sono pregne di magia, originalità e colpi di scena.
Scrivi direttamente al computer oppure a penna?
La domanda mi diverte, poiché il mio lavoro principale, quello del programmatore di software, mi porta a usare il computer talmente spesso che ormai penso di aver perso l’uso della scrittura a mano. Ma a parte gli scherzi, scrivo al computer nel weekend, quando la mia mente si è riempita di idee che ho elaborato durante il resto della settimana. Scrivo all’incirca una decina di pagine alla settimana. Per alcuni potrebbero sembrare poche, ma ho imparato a fissare un limite di pagine ben prestabilito, in questo modo so di dover raggiungere un obiettivo, ma evito comunque di eccedere, così riesco a mantenere sempre il livello di concentrazione al massimo.
Parlaci un po’ del perché ti sei affidato ai cristalli catalizzatori e non alla “normale” magia che solitamente si legge nei libri o si vede al cinema.
Grazie a questo argomento ho la possibilità di parlarvi del mondo di Clivecraft, la terra dove sono ambientate le avventure de ‘Il Cristallo di Necros’. Questo libro è solo una finestra su un’ambientazione molto più ampia e dettagliata di quanto il libro riesca a descrivere.
Si tratta di un progetto che porto avanti parallelamente alla trilogia che sto scrivendo, ed è dettagliato nel mio blog, accessibile all’omonimo link del seguente sito vetrina: http://derailchronicle.altervista.com. DerailChronicle è il nome del progetto di cui fa parte sia il libro, che il mondo di Clivecraft.
Il nome Derail deriva da un nickname che usavo su vecchi forum da me frequentati, e le Chronicles sono l’insieme dei romanzi, dei racconti e delle notizie che riguardano Clivecraft e i suoi segreti. Il blog contiene informazioni su questo mondo, sulle Ere che l’hanno contraddistinto, sulle razze che lo abitano, e su molto altro che riguarda i cristalli catalizzatori e l’origine della magia.
Tutte queste informazioni sono già accennate nel romanzo, ma nel blog sono approfondite, rivelando curiosità, segreti e molto altro che può rendere l’esperienza del lettore ancora più completa e avvincente. Ad ogni modo, per rispondere alla domanda, posso dire che Clivecraft è nato da una principale idea che funge da colonna portante: l’idea di creare un fantasy dalle regole originali, mai viste e che possano incuriosire chiunque, dall’esperto del genere fino a chi si avvicina per la prima volta al mondo degli elfi, dei nani, e di tutte le altre razze che abitano queste ambientazioni. Spesso sento dire che il fantasy è ormai saturo, che pecca di originalità, e che tutto è ormai già stato visto o affrontato. Con il mio libro spero di smentire anche queste dicerie, portando nella libreria di ogni lettore un nuovo punto fermo del genere.
Senza rivelare nulla che possa rovinare la curiosità del lettore, perché hai scelto l’unica figura femminile come personaggio chiave? Perché non il mezzelfo misterioso ed avventuriero o il druido antico?
Sarebbe stato facile creare il classico protagonista tenebroso e ammaliante che si vede in ogni romanzo fantasy che si rispetti, ma nel mio libro ho voluto allargare la luce dei riflettori non su uno, ma su diversi protagonisti originali e non scontati. Come dicevo, non si troverà il belloccio equipaggiato con armatura dorate e spada scintillante, non si vedrà il signore dei draghi, il fanciullo predestinato a diventare un grande mago, o l’avventuriero senza macchia né paura. Ma semplici esseri umani, con le loro debolezze, i loro pregi, cinici, ma anche con un passato misterioso che porterà i lettori a chiedersi come reagiranno alle scelte che il fato metterà dinnanzi a loro. In questo libro non esiste il bianco o il nero, tutti sono corruttibili, e nessuno può sfuggire a tragici eventi (e chi ha letto il libro, capirà queste parole meglio di chiunque altro).
Ad ogni modo, c’è anche un altro motivo per cui ho scelto un personaggio femminile a fungere da motore della storia, e si può riassumere in una sola parola: equilibrio. Per amor della storia, infatti, tutti i personaggi che orbitano intorno alla trama sono di sesso maschile per coerenza, poiché ho pensato che il loro background mal si adattava a figure femminili. Col senno di poi mi sono reso conto che Syndara è l’unica donna dotata di spessore in tutto il romanzo, e quindi sono contento della mia scelta iniziale di renderla il fulcro dell’attenzione. Nello scrivere il secondo libro ho fatto maggiore attenzione a questo particolare, ed emergeranno altre figure femminili importanti nello sviluppo della storia.
Quali sono i tuoi progetti dopo l’uscita di questo primo libro? A meno che tu non lo abbia già fatto, hai già iniziato la stesura del secondo capitolo della Trilogia, oppure è un disegno ancora da sviluppare?
L’intera trilogia è già completamente delineata, e il secondo libro è in dirittura d’arrivo. Salvo ritardi, credo che sarà in vendita in tempo per portarsi la lettura in spiaggia.
Ma non finisce qui. Il progetto DerailChronicle di cui parlavo prima può vantare la notizia che saranno in programma almeno altri due cicli di romanzi, e parlo di cicli, poiché non è sicuro che siano semplici trilogie.
Continueremo a seguire l’originalità e le avventure dei personaggi di Paolo Parente, intanto vi ricordo il link del suo libro e del suo lavoro : http://derailchronicle.altervista.org/. Buona Lettura!
Charlotte la Strega
–Maria Carotenuto–