Come forse ricorderete dall’articolo di presentazione curato dal nostro Vincenzo Mirra, nelle giornate di sabato 16 e domenica 17 maggio, a Cagliari, si è tenuto l’evento GioCoMix 2015 (trovate qui il sito ufficiale e la relativa pagina Facebook): noi di Isola Illyon, orgogliosamente media partner dell’iniziativa, eravamo lì per assistere, documentare, fotografare, registrare… insomma, indossata la nostra maglietta cremisi da Lannister ci siamo precipitati a Cagliari e oggi siamo qui a raccontarvi quello che abbiamo visto.
Prima dell’evento avevamo pregato per due giornate non eccessivamente roventi dal punto di vista climatico, ma gli dèi hanno dimostrato, una volta di più, un grande senso dell’umorismo (il che, manco a dirlo, è fantasy!): sia sabato che domenica hanno lasciato alternare repentini acquazzoni e venti umidi a ore ed ore di spietato solleone. Tutto questo, ovviamente, non è stato sufficiente a fermare le centinaia e centinaia di partecipanti che hanno raggiunto la location scelta dagli organizzatori: si trattava del vecchio Lazzaretto cittadino, un’ampia struttura squadrata risalente al Diciassettesimo Secolo, nei cui padiglioni hanno trovato ospitalità stand, workshop e tornei; il cortile centrale, invece, adibito ad area palco, fungeva da calamita per cosplayer di ogni estrazione. L’area era raggiungibile piuttosto agevolmente sia con i mezzi pubblici che con mezzi propri, anche se negli orari di punta (sostanzialmente coincidenti con il pomeriggio) il parcheggio del Lazzaretto è risultato essere sottodimensionato per l’afflusso degli appassionati. Suggestiva la cornice: tutt’intorno alla sede dell’evento si stendeva un ampio piazzale, punteggiato di giardini e palme, mentre a sud-ovest, al di là di un parapetto e di una barriera frangiflutti, si aprivano le acque irrequiete del Golfo di Cagliari.
Appena entrati, superata una discreta fila che tuttavia scemava con costante regolarità, sembrava di essere catapultati in un altro mondo: nella luminosità soffusa degli antichi corridoi del Lazzaretto quasi inciampavamo sul simpatico Luca e sul tavolo aperto alle sessioni di prova di Ultima Forsan (ambientazione tutta italiana creata da Mario Longo e Giuseppe Rotondo per il gioco di ruolo Savage Worlds che, all’ultimo Lucca Comics, ha conquistato il premio come gioco dell’anno); procedendo oltre abbiamo trovato spazi dedicati ai giochi di carte ispirati alle strisce di ‘Drizzit’ di Bigio e a ‘Jenus’ di Don Alemanno (entrambi gli autori erano presenti e gettonatissimi in fiera!) e al puzzle game ispirato a ‘Il piccolo principe’ di Antoine de Saint-Exupéry, edito da Asterion Press. Verso il fondo dell’ampio corridoio si incontravano gli stand della Condaghes, casa editrice che pubblica le avventura di ‘Iskida e la Terra dei Nurak’ di Andrea Atzori, quello dei ragazzi di Feudalesimo e Libertà e tanti espositori (fumetterie e artigiani, locali e non), che sui loro banchi mettevano in mostra di tutto: collezionabili legati al fantasy, all’horror e alla fantascienza, ma anche tanti gadget provenienti dal mondo dei supereroi e da anime e manga. E ovviamente una ridda di fumetti, action figures, T-shirt utili per proclamare fedeltà alla vostra casata preferita di ‘Game of Thrones’, bracciali da assassino, maschere fedelmente riprodotte da ‘Skyrim’, tuniche delle diverse case di Hogwarts e chi più ne ha più ne metta.
All’estremità opposta all’ingresso, una lunga tavolata si preparava ad accogliere i partecipanti al torneo di ‘Magic’, mentre a poca distanza andava in scena l’interessante esperimento de ‘Le avventure di Gianragno’, un gioco d’avventura elaborato a partire dagli scenari tridimensionali (bellissimi) costruiti per ‘Dungeons & Dragons’, con un sistema autonomo di regole che spinge i giocatori sia a collaborare che a competere per raggiungere l’obiettivo finale della singola mappa, che può essere la conquista di una fortezza o l’uccisione del drago che domina l’intero scenario. In un cantuccio David Lloyd, autore delle illustrazioni di ‘V per Vendetta’, sceneggiato da Alan Moore e portato su schermo dai fratelli Wachowski, firmava autografi e disegnava schizzi per i numerosi fan, riconoscibili (soprattutto nel primo pomeriggio di sabato) dalle inconfondibili maschere con le fattezze sornione di Guy Fawkes.
Dalla parte opposta del cortile, poi, si trovavano due mostre: una dedicata alle illustrazioni di ‘Iskida’, tutte a dir poco spettacolari, e l’altra a tema apertamente supereroistico. Ai piani superiori della struttura, poi, una lunga fila di tavoli era destinata ad ospitare un torneo di Risiko!, allineata come un’armata di carriarmati(ni) verdi accanto a una lunga bacheca, nella quale facevano bella mostra di sé le diverse edizioni del leggendario gioco da tavolo. Ancora tavoli per l’area dedicata ai giochi curata da La tana dei Goblin, fino ad arrivare alla saletta in cui si sono tenuti i workshop (da segnalare quello dedicato all’anatomia di un gioco di ruolo curato da Matteo “Curte” Curtini e quello sul design dei PG tenuto da Jean Claudio Vinci e Andrea Pau). Ancora oltre, in un oscuro antro – come si conviene – aveva sede l’area dedicata ai giochi di ruolo, seguita dai ragazzi dell’Associazione D7, che tra le altre cose hanno dato vita ad una intrigante sessione di ‘Sine Requie’, con una certa sfumatura investigativa.
Ma al GioCoMix non c’era solo la tradizione dei giochi da tavolo: una postazione curata dai Ragazzi della BatCaverna, sotto assedio dall’inizio alla fine dell’evento, consentiva agli utenti di sperimentare il sistema di realtà virtuale Oculus Rift e di vedere all’opera una stampante 3D! Procedendo oltre ci si imbatteva in una saletta pressoché foderata di Pandora Machine, esponenti di punta delle Steam Machine made in Italy, mentre nel locale accanto ci si scannava in un torneo dedicato a ‘Call of Duty’ giocato su PS4, con sostanziosi premi in palio, e ci si cimentava nel picchiaduro di recente uscita ‘Mortal Kombat X’.
Al di là, però, degli incontri con gli autori (da segnalare anche quello con lo sceneggiatore bonelliano e paniniano-disneyano Bruno Enna), dei workshop e della sezione dedicata ai giochi e videogiochi, il fulcro della manifestazione era la gara di cosplay, che ha impegnato entrambi i pomeriggi a partire dalle 16. E di cosplayer, credetemi, ce n’erano una marea! L’intero cortile interno del Lazzaretto era invaso! Tanti i partecipanti alla gara, ma anche tanti i ragazzi e le ragazze semplicemente desiderosi di impersonare per un giorno il loro personaggio preferito tratto da videogiochi, anime, serie televisive, film e libri, solo per il divertimento proprio e dei numerosi fan che si avvicinavano per farsi scattare una foto o esibirsi nell’immancabile selfie. In un turbinio di casacche rosse e mantelli neri, di spade, di pistole ad avancarica e di bacchette magiche, abbiamo individuato un fenomenale Comandante Shepard in armatura, una meravigliosa Edea di ‘Final Fantasy VIII’, un Draco Malfoy di sette anni che inveiva ripetutamente contro la madre (la cosa ci ha fatto ridere più del dovuto!), le tre deliziose cosplayer che vedete qui accanto nei costumi un po’ sontuosi e un po’ onirici di ‘Alice: Madness Returns’… Solo per citarne alcuni, perché ne abbiamo visto e immortalato davvero tantissimi (trovate tutti gli scatti all’interno del nostro album su Facebook!).
Nel complesso, l’evento organizzato dall’Associazione Mondi Sospesi ci è sembrato riuscito e sostanzialmente privo di pecche evidenti, oltre che enormemente partecipato – non a caso è il più grande evento a tema in tutta la Sardegna; l’organizzazione ha fornito un’offerta variegata e adatta a tutti i palati, il resto lo ha fatto la voglia di partecipare dei tanti appassionati che, per due giorni, hanno animato la sede della fiera. E voi, Isolani, avete partecipato al GioCoMix di quest’anno? Se ve lo siete perso, fateci un pensierino per l’anno prossimo: noi ci saremo!
– Stefano Marras –