Preparatevi al film che cambierà per sempre la vostra concezione di “obbrobrio”… Preparatevi a “Troll 2”!
“Troll 2” è un film del 1990 diretto dal celebre Claudio Fragasso, tristemente famoso per essere il peggior regista italiano vivente. Il film in questione è diventato famoso come il peggior film della storia e in America viene ancora proiettato in moltissime sale dedicate agli amanti del trash. D’altronde cosa potevamo aspettarci da uno come Claudio Fragasso?
La trama è qualcosa di quanto più contorto e insensato possa esistere sulla Terra, quindi cercherò di illustrarvela nel modo più chiaro possibile. Ma non vi prometto nulla.
La storia inizia con la famiglia Waits che decide di trascorrere una vacanza nella città di Nilbog (che letta al contrario è Goblin, davvero un colpo di genio, signor Fragasso!). E qui i protagonisti scopriranno che (tenetevi forte) il luogo è infestato da strani esseri che riescono a prendere sembianze umane, e hanno il simpatico hobby di mangiare le persone. Tutto normale per un film horror fantasy, sembrerebbe. Dico sembrerebbe perché la particolarità di questi goblin è che sono vegetariani (avete capito bene) e divorano tutti coloro che amano mangiare carne. E come fa un goblin che non mangia carne a mangiare le persone? Che domande, trasformandole in piante con una pozione magica creata da una strega cattiva! Più ovvio di così!
Il più piccolo della famiglia Waits è il primo a scoprire tali eventi assurdi con l’aiuto del fantasma di suo nonno, che appare durante la prima parte del film in momenti a caso, per motivazioni ancora più a caso. E se fin qui siete riusciti a tenere il filo, preparatevi, perché da qui in poi si susseguiranno decine di scene diverse senza un minimo di logica. Ve ne elenco un paio tra le più notevoli:
La strega trasformatasi in un goblin (o meglio in un orrendo e irrealistico pupazzo di cartone a forma di goblin) attacca il bambino spaccando uno specchio. Il bambino viene salvato dal nonno, miracolosamente resuscitato senza motivo, che taglia una mano al goblin/strega, il quale ritorna nello specchio. Poi si teletrasporta nel suo covo, dove si fa ricrescere la mano attraverso una fessura piena di fumo in un muro.
A quel punto il nonno ordina al nipote di gettare una molotov in una casa piena di gente (per motivi discutibili), ma uno dei goblin ruba la molotov dalle mani del bambino e getta una maledizione contro il fantasma del nonno. Il nonno scompare ma, prima di svanire, schiocca le dita e fa esplodere il goblin con un fulmine a ciel sereno (??!!).
La strega, poi, si trasforma in una bellissima donna e va nella roulotte di uno degli innumerevoli personaggi, per sedurlo e ingannarlo. “E come lo fa?” vi chiederete. Con una pannocchia. La strega si getta addosso al ragazzo e sistema la pannocchia tra le labbra del giovane e le sue, in puro stile “Il tempo delle mele”. I due amoreggiano gustandosi la pannocchia e ad un tratto, dal nulla più totale, cominciano a volare popcorn per tutta la stanza. Dei cazzo di popcorn. Ovunque.
E questi sono solo esempi, ma tutto il film è pieno zeppo di scene che sembrano partorite dalla mente malata di Jack Torrance di “Shining”. Nella parte finale, l’ennesimo personaggio a caso del film trova una ragazza svenuta in un bosco (non si sa come, non si sa perché, ma era lì) e i due vengono attaccati da un gruppo di goblin armati di lance, che sembrano più dei nani con un mantello di lana e una maschera di cartapesta del carnevale di Poggibonsi. La logica vorrebbe che in questi casi si debba scappare, urlare o almeno cercare di difendersi. E invece il ragazzo, da imbecille quale è, va a parlare ai goblin per farli ragionare e finisce con una lancia conficcata nella spalla. C’è ancora giustizia in questo mondo.
I due scappano e si rifugiano in una casa di legno in mezzo al bosco nella quale trovano niente di meno che la strega in persona, che li aspetta con due brocche fumanti di liquido verde. Che, ovviamente, accettano e bevono, come farebbe chiunque in una situazione del genere. E mentre la ragazza, trasformata in pianta, viene divorata, il ragazzo ci offre la più celebre e oscena prova di recitazione mai vista sulla Terra.
Se siete arrivati fino a questo punto del film con ancora qualche neurone funzionante, preparatevi, perché vi aspetta il finale più folle che abbiate mai visto. Roba da far venire la pelle d’oca ai fratelli Cohen.
Tutto il film è un gigantesco ammasso di scene senza senso e recitazione disgustosa. La trama è follia allo stato puro, le reazioni umane sono inconcepibili e i costumi improponibili. Il film si è aggiudicato più volte negli anni l’appellativo di “Best Worst Movie” (Miglior Peggior Film), e come poteva essere altrimenti?
Il regista ha provato a mixare fantasy e vita reale per creare un horror alternativo. Tuttavia, i risultati sono quelli che sono.. .L’intera pellicola è impregnata del trash più puro e devastante che possiate immaginare, è un vero proprio cult per gli amanti del genere. Se volete mettere alla prova le vostre sinapsi, questo è il film per voi!
Kristhus, il Demolitore