Oggi ci occupiamo di un romanzo, il primo di una trilogia scritta da Francesca Costantino, ed intitolata I Figli di Baal: La Guida Rossa. Un titolo di certo enigmatico quanto affascinante.
Chi è Francesca Costantino? Curiosando un po’ in rete, scopriamo che ella, alla sua prima esperienza nella pubblicazione di un romanzo (che viene pubblicato da Armando Curcio Editore), è però impegnata nell’ambiente già da diverso tempo: nata come giornalista, sviluppatasi come pubblicista ed, infine, assunta come editor presso lo stesso Curcio Editore; già questo basta a qualificare l’autrice. In più, era ed è appassionata di videogame di chiara ispirazione fantasy, tra cui Diablo e la saga di Baldur’s Gate, per non dimenticare i giochi di ruolo e i cartoni (o , per gli addetti, gli anime, tra i quali I Cavalieri dello Zodiaco – Saint Seiya) e per terminare, se così si vuol dire, è una grande estimatrice di saghe fantasy con la “s” maiuscola, da quelle del Prof. J.R.R. Tolkien (Il Signore degli Anelli, Lo Hobbit, ed Il Silmarillion) a quelle di T. Brooks con La Spada di Shannara: ed adesso, ha coronato il sogno di tanti appassionati del genere, di veder pubblicato un romanzo tutto suo. Quindi, abbiamo evidenziato un background di tutto rispetto che da solo vale il sogno proibito di qualunque nerd: con queste premesse, serve dunque recensire o meglio, commentare, il suo primo romanzo? Andiamolo a scoprire.
Presentazione & Copertina
Il libro si presenta in modo accattivante: la sua copertina è ben disegnata ed in effetti incuriosisce dato che sembra richiamare alla mente altri celebri racconti fantasy di scrittori emergenti: ed il fatto vi sia una giovane figura avvolta dalle fiamme, quasi a costituire ideale punto di congiunzione tra terra, mare e cielo, è cosa che potrà venir apprezzata maggiormente con il prosieguo della lettura che garantirà una spiegazione o almeno una interpretazione di essa.
Trama
E’ da premettersi che la trama verrà presentata per sommi capi, e solo in maniera marginale, così da non ledere il gusto della scoperta: il punto forte del romanzo, difatti, è proprio la storia narrata, che si sviluppa lungo due segmenti principali ed uno minore, per così dire. Uno di essi verte su di una giovane donna, Victoria, la cui vita si svolge in un mondo di stampo prettamente fantastico e di ampio respiro fantasy: apprendiamo già qualcosa sul di lei carattere forte, a tratti ribelle, che spaventa o infastidisce l’augusto padre che vede in lei i germi di una netta frattura con le tradizioni, sia per il suo modo di comportarsi ed agire, tipico degli uomini- visto che ella adora mettersi alla prova ed andare a caccia – sia perché ha atteso fin troppo per convolare a nozze – non essendo innamorata del suo promesso, né desiderando una vita simile a quella delle altre donne, lungi da riconoscimenti e gloria, destinata solo ad accudire la prole.
Una sorta di Eowyn, Dama di Rohan, più forte e meno disciplinata, che però serba nell’animo, dentro sé stessa, la consapevolezza latente di qualcosa di speciale, che a tratti si manifesta e riesce, persino a spaventarla. E’ quindi un segreto, quello di cui lei è latrice e che l’anziana Maya, nonna ma anche guardiana del Tempio, teme possa avere ripercussioni su tutto il clan. Sarà proprio questo segreto ad alimentare l’ego ribelle di Victoria o saranno gli eventi , il destino, a mettere in moto gli accadimenti futuri? È il mondo di Aurigard, quello nel quale il lettore si muoverà assieme a lei per cercare di scoprirlo.
Il secondo segmento, con un ribaltamento che sorprende e spiazza non poco il lettore, verte su Sean, un poliziotto della New York tra gli anni ’80 e ’90: dal carattere deciso ed a tratti indomito, ribelle quanto basta da accostarlo abbastanza facilmente alla protagonista già presentata, egli però è anche caratterizzato da una sensibilità latente che riesce a trasmettere attraverso il suo talento, e la sua passione, la musica (in segreto aspirando a diventare una rock-star), ma anche nel suo lavoro, potendo godere di capacità intuitive quasi sovrannaturali, che spesso gli consentono di arrivare sul luogo del misfatto prima di altri o di cogliere indizi che apparirebbero impossibili da scorgere per chiunque altro: a tratti, persino vedere immagini vivide, quasi reali, di quanto è accaduto, come se possa leggere, pur senza volerlo, la “memoria akashica” del luogo.
Il lettore apprenderà molto anche del carattere di Sean, della sua mentalità e del suo stile di vita, ricalcato sul “duro poliziotto di quartiere”, che sa unire una certa incapacità di adeguarsi agli ordini, una virtù “guerriera” quasi fuori luogo in un contesto moderno e la possibilità di curare quella capacità di coltivare i propri sogni senza mai lasciarli davvero allontanare troppo, complice anche una sensibilità musicale in grado di trascinare ed a tratti esaltare l’occasionale pubblico delle sue saltuarie esibizioni amatoriali. E così, mentre il lettore inizia a chiedersi cosa c’entri questo nuovo plot narrativo con la storia di respiro fantasy di Victoria, scoprirà anche che Sean è alle prese con un caso spinoso che da diverso tempo sta impegnando le sue forze, dato che i poliziotti “normali” non sembrano essere all’altezza di risolverlo.
Il terzo segmento , quasi come trama minore, è dato da una serie di pensieri, descrizioni e dialoghi che riguardano ora persone, ora entità la cui identità diverrà via via più chiara solo con il prosieguo della storia, sulla falsariga degli espedienti narrativi di R.A. Salvatore, apparsi non solo nella saga di Drizzt do’Urden, quanto anche ne La Saga del Demone.
Va da sé che l’intenzione del recensore/commentatore è di svelare il meno possibile sulla storia, lasciando che l’effetto sorpresa venga conservato il più a lungo possibile.
Stile & Scorrevolezza
Lo stile sembra risentire molto della passione videoludica e gdristica della autrice: la psicologia è ben delineata, le situazione dinamiche sono ben strutturate e l’aspetto descrittivo di una battaglia, uno scontro, una lotta, appaiono abbastanza precisi e realistici. Le vicende interpersonali vengono spesso “caricate”, ponendo un forte accento su ciò che il personaggio pensa , dice oppure fa, quasi a esaltarne la capacità e enfatizzandone il ruolo di primo piano rispetto a coloro che in quel momento circondano il personaggio stesso. Se lo stile è scorrevole e veloce, cosa che in effetti è veritiero dato che le pagine si susseguono alle pagine celermente, è però anche vero che alcune volte lo stile sia troppo veloce o, meglio, le scene descritte manchino di un maggior approfondimento e spazio. Non volendo fare delle anticipazioni, è arduo fare esempi concreti: un caso, però, riguarda senza dubbio lo scontro che si svolge sul mare contro una creatura mostruosa che avrebbe meritato un approfondimento ed una serie di descrizioni maggiori dato poteva essere un momento di pathos assai maggiore.
Anche qualche vicenda interpersonale o sentimentale viene “affrettata” ed è un peccato, dato con una trilogia davanti certe emozioni è sempre consigliabile centellinarle onde dare la lettore modo di affezionarsi ai personaggi, ai loro dilemmi, alle loro scelte, alle loro emozioni ed alle sofferenze che ne derivano. Nonostante ciò, che peraltro potrebbe essere una semplice questione di gusto personale, il libro scorre via abbastanza celermente e si arriva, a seconda dei ritmi di lettura, in capo ad una settimana – dieci giorni, a terminarlo. Di sicuro, merita poi una rilettura per essere certi di avere un quadro completo e di aver compreso tutto ciò che l’autrice ha voluto trasmetterci in questo primo libro dato che, si può esserne certi, i rimandi a questa prima importante vicenda non mancheranno nei successivi racconti.
Disponibilità & Pubblicazione
Il libro è stato reso disponibile dal 7 novembre 2012 ed è stato pubblicato da Armando Curcio Editore.
Giudizio Complessivo
E’ un’opera complessivamente che merita d’essere acquistata: punto di forza è la trama, che vive di una certa originalità e, soprattutto, di un background notevole, attingendo a numerose fonti e contaminazioni (filosofiche, musicali, fantastiche e numerose altre) che hanno senza dubbio formato l’autrice. Il fatto che sia scorrevole e celere è comunque un punto di forza e si può senza alcun dubbio apprezzare quello che è il primo romanzo di una scrittrice che riesce ad attestare l’opera su un complessivo buon livello.
L’acquisto è consigliato, visto che di trame originali e con un simile bagaglio alle spalle non ce ne sono certo tanti.
Per tutte le altre informazioni visitate il sito web dell’autrice www.raccontifantasy.com o la sua Pagina Facebook ufficiale. Buona Lettura.
-Leo D’Amato-