Negli ultimi giorni molte persone si sono lamentate per il trattamento riservato agli animali utilizzati durante le riprese de Lo Hobbit, alcuni dei quali ci avrebbero anche rimesso la vita: davvero la situazione è così grave, o semplicemente si tenta di alimentare immotivatamente il focolaio dello scandalo?
Ecco il fattaccio: la testata britannica Daily Mail ha riportato negli scorsi giorni le proteste di allevatori e mandriani, che accusavano Peter Jackson e la produzione de Lo Hobbit di non rispettare tutte le misure di sicurezza per gli animali che loro avevano messo a disposizione per le riprese della trilogia, tanto che si parla di ben 27 vittime tra cavalli, capre, pecore e polli. Secondo quanto riferito, la morte sarebbe stata causata nella maggior parte dei casi dalla conformazione irregolare del terreno dove erano ospitati gli animali, che scorrazzando liberamente sono finiti in buche o caduti su rocce acuminate. Pare che gli allevatori abbiano più volte protestato riguardo questa situazione, e dopo tanto silenzio l’unica risposta ricevuta è stata quella del portavoce di Peter Jackson, Matt Dravitzky, che avrebbe spiegato che in buona parte dei casi si sarebbe trattato di morti naturali, ma che comunque la produzione avrebbe fatto il possibile per evitare altre vittime accidentali, non rispettando poi questa promessa.
Adesso capire chi davvero ha ragione probabilmente è impossibile. Bisogna comunque considerare che quando si lavora con degli animali, incidenti del genere possono accadere spesso. Con ciò non voglio assolutamente giustificare il comportamento sbagliato dei responsabili della sicurezza, che avevano il dovere di garantire un “soggiorno” dignitoso anche agli attori a quattro zampe, ma qui non stiamo parlando di un film indipendente girato con due soldi: Lo Hobbit è un progetto milionario sul quale è catalizzata tutta l’attenzione dei media, un prodotto che non può certo rischiare scandali così grandi. Per come la penso io, il fatto è stato gonfiato più di quanto in realtà non lo sia, e proprio perché si tratta di un progetto che è impossibile far passare inosservato, probabilmente qualcuno ha pensato bene (?) di approfittarne per richiedere un po’ di bei soldi sotto forma di risarcimento, che in tempo di crisi fanno sempre comodo, soprattutto se elargiti da una società come la Warner Bros., che non dovrebbe certo avere grossi problemi finanziari. Ah, e ovviamente assisteremo col passare dei giorni alla nascita dei soliti finti animalisti che si professano difensori della flora e della fauna, e che si lanceranno nell’organizzazione di milioni di petizioni e richieste di boicottaggio, probabilmente senza neanche sapere di cosa si sta parlando…
Ma non è giusto che per una questione del genere esprima soltanto il mio parere. Visto che Kal è qui che scalpita per poter dire la sua, gli cedo la parola prima che mi faccia innervosire ulteriormente.
Le tue parole, caro Radda, sarebbero proprio da cancellare, altro che contraddittorio. 27 animali sono morti a causa della cattiva gestione e cura degli spazi loro dedicati. «Due cavalli si sono rotti il collo scivolando in un burrone: uno è stato eutanasizzato, l’altro è stato trovato morto con il muso nell’acqua. A un terzo cavallo è stata cambiata improvvisamente la dieta ed è morto di coliche. Un altro, di nome Shanghai, è stato lasciato a terra con le gambe legate per oltre tre ore perché era stato giudicato troppo attivo. Pecore e capre sono morte per infestazione da vermi o cadendo in doline, mentre decine di polli sono stati uccisi dai cani». Questo è quanto ha dichiarato il PETA, organizzazione no profit che sostiene i diritti degli animali. Adesso dobbiamo iniziare a farci qualche domanda, su quanto il capitalismo passi su tutto e tutti, ignorando morti e malattie a bestie innocenti pur di realizzare il kolossal dell’anno. Prima la trilogia, ora la morte degli animali: Jackson sta scendendo a patti con troppi compromessi. Spero che la cosa non finisca qui e che venga fatta luce su quanto sta accadendo su quel set. Noi siamo appassionati di fantasy, non di morte gratuita.
Gente, queste sono le nostre due posizioni, voi invece che ne pensate?
Radda, smanettone dell’isola
–Mario Ferrentino–
Kal, Viandante dell’Ovest
–Luca Scelza–