Che si tratti del personaggio di un libro, film o gioco, nella vita di ogni avventuriero arriva il giorno in cui andare a piedi smette di essere un’opzione e ci si ritrova a dover scegliere una cavalcatura. Ogni universo ha le sue, e si passa da cavalli a teste di mechagnomi, con tutto quello che c’è prima, dopo e nel mezzo, dando così un’infinità di opzioni. Certamente, nelle realtà fantasy, il termine “cavalcatura” ha un significato più ampio rispetto a quello della lingua italiana, quindi prima di cominciare proviamo a fare un po’ d’ordine: qui è inteso come “una creatura senziente e vivente (niente Nuvola Speedy, bye!), assoggettata al volere del proprietario (e qui escludiamo anche le Aquile della Terra di Mezzo), che porti da un punto A ad uno B, o un qualsiasi altro punto, ovviamente, senza richiedere un compenso. Ah, e niente draghi, loro sono a parte. Possiamo cominciare!
5. Cavallo
Ma non è fantasy! Sì che lo è. È anche fantasy, non solo, ma anche. E poi, avete mai visto un cavallo comportarsi come quelli di Skyrim? Ecco, neanche io. In ogni caso, esistono ovunque: facili da trovare, fedeli e sicuri, sono la cavalcatura ideale per gli amanti di ogni classico di genere. Hanno portato re, elfi, hobbit, maghi e strighi, ma non si faranno problemi ad aiutare anche il vostro personaggio di lv. 1, a patto che li trattiate con il dovuto rispetto. Alcuni universi hanno poi le loro razze speciali, su Roshar, nelle “Cronache di Folgoluce”, ci sono i Ryshadium, più grossi, forti ed intelligenti dei cavalli normali, scelgono loro il cavaliere, mentre nelle Terra di Mezzo troviamo i Mearas. Non saranno loro però a difendere l’onore dei cavalli in questa classifica, ma Sleipnir, otto zampe, figlio di Loki e Svaðilfari, destriero di Odino.
4. Chocobo
“Una razza di pennuti incapaci di volare, caratterizzati da piumaggio giallo, odore forte e dall’indimenticabile cinguettio “kweh!”
Nei Final Fantasy prendono il posto dei cavalli, ma a voler essere precisi hanno qualcosa in più degli equini. Quelli gialli sono i più diffusi e addestrati, ma in realtà ne esistono di molti altri colori, un arcobaleno di pennuti, e di solito ad ogni colore corrisponde una particolarità. Alcuni sono in grado di lanciare magie, altri sono più feroci negli attacchi, qualcuno sa nuotare e pochi, molti pochi, sono anche in grado di volare. Se già un Chocobo normale permette di arrivare in luoghi altrimenti irraggiungibili, oltre evitare la seccatura degli incontri casuali, quelli capaci di volare possono portarvi praticamente ovunque. E quale sarà il colore di questo Chocobo perfetto? Oro ovviamente, e sarà lui ad appollaiarsi al quarto posto.
3. Felino
Piccoli, teneri batuffoli di pelo che hanno preso il controllo di internet, per voi in versione “feroce tigre provvista di sella”. Sono agili, con un balzo possono raggiungere qualsiasi pollo, sono silenziosi, perfetti per gli agguati, sono eleganti e fanno le fusa! Tornando seri, sono predatori e non prede, infatti è sconsigliabile lasciarli soli con le cavalcature erbivore dei vostri compagni di viaggio. Presenti in molti giochi, da Metin2 a Warcraft, dove accompagnano gli elfi della notte, e sembra siano virtualmente immortali: per esempio, su Azeroth, il gatto di Tyrande, Ash’alah, ha svariate migliaia di anni. Non è però lei il più fulgido esempio di felino, ma Kirara, demone gatto che possiamo trovare in Inuyasha, che, oltre a tutti i lati positivi dei suoi simili è anche in grado di volare, trasportare anche più di tre persone e trasformarsi in versione “domestica”, così da non spaventare nessuno, attirare sospetti o incastrarsi nei cunicoli più stretti. Per questo a lei va il terzo posto.
2. Ippogrifo
Fino a non così tanto tempo fa si pensava che fossero esistiti anche dalle nostre parti, e si fossero estinti: li nominò per la prima volta Virgilio e comparvero dopo ne L’Orlando Furioso, dove venivano usati dai maghi ed erano in grado di viaggiare tra Terra e Luna. Classicamente sono simbolo d’amore, figli di grifoni e cavalli, animali divisi da un antico odio perché…beh, perché i grifoni mangiano i cavalli. Ha senso. Li possiamo trovare un po’ ovunque: in Pathfinder è la Sable Company che Korvosa li usa per controllare cieli e acque della città, mentre in Warcraft lavorano con gli elfi della notte, superando il classico 2 di Int e arrivando a conoscere anche tre lingue, così, oltre a saper volare, cacciare, avere artigli e becco e un carattere non dei più semplici, possono anche insegnare…che vita ingiusta. Saranno loro sul secondo gradino del podio: è vero, non sono famosi come Fierobecco di Harry Potter, ma certamente sono più furbi.
1. Viverna
Avevi detto niente draghi! Avevo forse detto niente draghi viola? In ogni caso le viverne hanno ben poco a vedere con i draghi. Due zampe, due ali, bocca piena di denti, occhi in grado di vedere di notte, artigli e pungiglione velenoso, a volte anche in grado di sputare fuoco o altro, sono di solito meno intelligenti dei loro cugini draghi. Non sempre, per esempio in WoW parlano due lingue e lavorano con l’Orda. Brave. Compaiono anche in altri giochi e in Pathfinder e D&D potreste insistere con il GM per lasciarvela usare come cavalcatura. Io lo farò…
Sembra abbiamo una buona affinità con la magia, e per questo avessero la simpatia dei maghi durante il Medioevo, prima che si scoprisse che (sigh) non esistono. Classicamente, sono simbolo di casate in ascesa, preferibilmente non in modo pacifico, di conquista e, pare, anche della peste. Sono, ovviamente, carnivore, ma, altrettanto ovviamente, sanno cacciare da sole, potrebbero cenare con i vostri vicini, il che non è per forza una cosa negativa.
Maestose, intelligenti, in grado di mangiarsi tutti gli altri animali della classifica, perfette per dare un tocco di malvagità e potere, meritano il primo posto.
Una curiosità: nel 1993 in Germania degli scienziati dissero di aver trovato il corpo di una viverna, purtroppo avevano mentito. Peccato…
Extra: Castello errante di Howl
Va bene, non è una cavalcatura, ma rientra nella definizione iniziale. Essendo controllato da Calcifer, è senziente, è costretto ad ubbidire e permette di andare più o meno ovunque. E poi è perfetto! Si dice che la vita cominci fuori di casa, ma qui possiamo portarci dietro tutti i comfort e vivere grandi avventure. Si può dormire nel proprio letto, senza rischiare agguati, perché la casa si sposta da sola, abbiamo una porta che si apre su quattro luoghi diversi, abbiamo protezione dai maghi, possiamo portarci dietro ciò che vogliamo… e suppongo che non sia difficile fare in modo di avere internet. Cosa si può volere di più dalla vita? Ok, non può volare, ma nulla ci impedisce di tenere un nido di grifoni da qualche parte. Vi siete mai chiesti cosa succeda alla casa dei vostri personaggi mentre sono via? Andrà in rovina, verranno derubati, i loro oggetti perduti, tesori depredati e così via. Con un palazzo da viaggio il problema è risolto.
Siamo così giunti alla fine! Ci sarebbero ancora molte, moltissime cavalcature da controllare, per non parlare dei mezzi di trasporto alternativi e teletrasporti vari, ma non basterebbe una vita per elencarli. Quindi ora chiedo a voi, isolani, con quale creatura vorreste viaggiare?
– Caterina Gastaldi –