Stirpi di guerrieri e lame millenarie a portata di dita nell’hack’n’slash fantasy sviluppato in collaborazione coi creatori di Gears of War.
Avete a disposizione 5,49€ da spendere sull’App Store? Io credo di sì, se avete comprato un telefono che ne costa 700. Allora direi che vi conviene dare un’occhiata a Infinity Blade II, il gioco del quale parleremo oggi nell’irraggiungibile e invidiatissima rubrica App-Tales.
Il titolo è un hack’n’slash (per chi non mastica bene i termini, si tratta di quel tipo di gioco in cui fondamentalmente si danno tante mazzate agli avversari che si incontrano) in pieno stile fantasy, seguito dell’omonimo gioco uscito nel 2010 che aveva stupito praticamente soltanto per la grafica, vista la vergognosa pochezza di contenuti. In questo secondo episodio a colpire è sicuramente ancora una volta l’aspetto tecnico (guardando video e immagini vi renderete conto di essere probabilmente venuti nei pantaloni, in quanto difficilmente avrete visto qualcosa di visivamente così bello su uno schermo da 3,5”), ma possiamo dire che gli sviluppatori hanno parzialmente imparato dai loro errori.
La storia racconta degli eventi immediatamente successivi a quelli del primo Infinity Blade: dopo aver perso tutto il nostro equipaggiamento, nonché la nostra superspada, verremo a conoscenza della presenza di un gruppo di immortali da sconfiggere. Per farlo, ci servirà l’aiuto dell’Artigiano dei Segreti, un’entità superiore che ci potrà dare una mano a patto di essere liberata.
La struttura di gioco è rimasta invariata rispetto al precedente episodio: dovremo esplorare un gigantesco castello affrontando numerosi nemici, fino a raggiungere uno scontro finale. Questa volta, però, i luoghi da percorrere sono decisamente più grandi che in passato, e ci troveremo spesso di fronte a numerosi bivi che non ci permetteranno di visitare le aree nella loro completezza con un singolo viaggio (favorendo, quindi, la rigiocabilità). Non mancheranno neanche stavolta le pozioni da raccogliere e i forzieri da aprire (alcuni sigillati con chiavi particolari da recuperare), ed è stato sensibilmente ampliato anche il numero di armi disponibili, ora divise in 3 categorie (arma e scudo, arma a due mani e doppia arma), che modificheranno diversi fattori in combattimento, come il danno inflitto o l’efficacia della parata.
Come in passato, il combattimento sarà basato sul tocco e sulla nostra prontezza di riflessi. Per colpire il nemico dovremo quindi scorrere le dita sullo schermo diverse volte concatenando delle combo, cercando di capire anche lo stile di lotta del nemico, in maniera da intuire quando e in che direzione tenterà di randellarci: così facendo, riusciremo a parare o schivare il colpo nella giusta direzione. Ritornano anche le magie, da eseguire disegnandone i simboli sullo schermo.
Un’app da comprare a occhi chiusi, dunque? Non proprio: il gioco ha qualche bug che non è stato ancora risolto, e spesso potrebbe capitarvi di dover riavviare il telefono a seguito di un crash. In più, se avete già giocato il primo Infinity Blade, questo non vi stupirà più di tanto, visto che, anche se più grande del precedente, il succo è sempre lo stesso. In ogni caso, vista la scarsità di bei giochi, io vi consiglio di attendere un probabile calo di prezzo, e poi comprarlo (il primo capitolo, per esempio, ora si trova a 0,79€).
Ah: il titolo è disponibile solo su App Store, almeno per ora, ed è compatibile con iPhone 3GS, 4, 4S, Touch (3° e 4° generazione) e iPad.
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Radda, smanettone dell’isola
–Mario Ferrentino–