Martin con in mano una macchina da scrivere.
La quinta stagione di Game of Thrones è ormai realtà. Restano parecchi dubbi sulla sesta e sulle successive, però, anche solo considerando che l’ormai noto autore George R.R. Martin è bel lungi dal terminare la saga de Le Cronache del ghiaccio e del fuoco al quale la serie televisiva si ispira. Lo scrittore è caratterizzato da templi biblici (un libro ogni 4 anni circa) al punto che i fan, forse resi ipersensibili da ciò che è avvenuto con Robert Jordan e “La ruota del tempo”, sono seriamente preoccupati che egli possa perire prima di porre un epilogo alla sua magnum opus… certo non aiuta il fatto che il soggetto in questione non sia in grado di scrivere in contesti diversi dal suo studio domestico, ma che trascorra ugualmente buona parte del suo tempo a promuovere il suo lavoro a ogni convention possibile. Con il fiato dei fan sul collo, a Martin non resta che darsi da fare per riuscire a pubblicare l’ennesimo romanzo in tempo perché la HBO, produttrice dello show televisivo, possa usare il testo per orientarsi sulle riprese da fare; in effetti, il generatore degli scritti ha lungimirantemente già accennato agli studios la trama di base, creando la paradossale situazione per la quale la televisione potrebbe vedere la conclusione della saga ben prima dell’uscita dell’ultimo tomo, “rovinando” l’epilogo ai fedeli lettori.
George è arrivato ora ad annullare uscite e interviste che aveva in agenda per potersi dedicare completamente al suo lavoro: giunge pertanto inaspettato il recente annuncio di Captain Cosmos, ennesimo telefilm che l’uomo scriverà per la HBO. Non ha tempo per terminare le cose che ha già in ballo, come gli è venuto in mente di distrarsi anche in ulteriori progetti? A voler ben vedere, in effetti, non sembrerebbe una scelta volontaria, quanto un obbligo imposto dall’alto in relazione a un contratto biennale vergato nel 2013; in quell’occasione lo scrittore aveva promesso alla produzione la disponibilità a mettere in gioco il suo talento per la creazione di nuovi prodotti per la tv: è pertanto solo naturale che, in prossimità della scadenza del contratto, chi di dovere cerchi di spremere il nome dell’autore che, al momento, è sinonimo automatico di popolarità.
Gli anni ’80 sono un periodo di vergogna per molti e Ai confini della realtà non fa eccezione.
Martin, ormai impelagato nella faccenda, ha deciso di tornare alle sue origini fantascientifiche. Prima dell’esplosione della sua fama con la saga fantasy ambientata nei Sette Regni, in effetti, la sua bibliografia è quasi esclusivamente occupata da una miriade di racconti brevi sci-fi e una sostanziosa collaborazione con la sua ex fidanzata (Lisa Tuttle) atta al dare vita al planetary romance “Windheaven”. Più verosimilmente, il pubblico italiano avrà avuto modo di incrociare i suoi vecchi lavori in sporadiche puntate del rilancio anni ’80 de “Ai confini della realtà”. Proprio ripescando in questa fase della sua vita, Martin decide di risolvere il suo attuale problema di sovraccarico lavorativo; l’episodio pilota sarà infatti siglato da Michael Cassutt, noto sceneggiatore svezzato proprio da quella specifica antologia di racconti, e il suo coinvolgimento si potrebbe rivelare ben più profondo e significativo, se si prende in considerazione che Martin ha dichiarato di non voler considerare la nuova serie come impegno prioritario.
Captain Cosmos sarà ambientato nel 1949 e racconterà le vicende di un giovane scrittore di fantascienza che, con l’avvento dell’era televisiva, è deciso ad imbarcarsi in un ambizioso progetto a cui nessuno sembra dare fiducia. La pianificazione del tutto è ancora a uno stadio acerbo, e poche sono le informazioni rilasciate: al momento non si ha informazione alcuna su numero di puntate, casting, durata degli episodi o il focus della produzione. Interessante notare come già in passato Martin abbia cercato di sfondare con una serie televisiva a sfondo sci-fi; ben prima di Game of Thrones e sorvolando le già menzionate comparsate su “Ai confini della realtà”, lo scrittore aveva steso diverse bozze per un lavoro che si sarebbe chiamato “Doorways“, telefilm nel quale un gruppo di personaggi si sarebbe trovato a viaggiare tra le dimensioni parallele, affrontando settimanalmente mondi paradossali e alieni.
Ci sono diverse teorie sul come sia nata l’idea per Captain Cosmos.
Se questa trama non vi giunge nuova è perché, nello stesso periodo, veniva trasmesso un serial a puntate chiamato “I viaggiatori”, nel quale un gruppo di personaggi si trovava a viaggiare tra le dimensioni parallele, affrontando settimanalmente mondi paradossali e alieni. Se invece l’intreccio vi giunge nuovo, c’è comunque poco da sorprendersi. “I viaggiatori”, seppur resistendo per diverse stagioni, non ha mai ottenuto il successo che si auspicavano gli autori, sfociando nella dimenticanza comune e rallegrando il sornione Martin che, per sua stessa ammissione, probabilmente non avrebbe avuto più fortuna dei colleghi che si erano lanciati nell’impresa.
Tra le altre cose, George è noto per la sua passionalità nello scrivere. Un giorno è convinto di aver scritto un capolavoro, il giorno dopo viene investito dallo spirito critico e percepisce di aver creato centinaia di pagine mediocri, per non menzionare il fatto che è capitato più volte che nel corso della stesura dei suoi romanzi si trovasse a cambiare idea o fosse colto da epifanie che lo hanno portato a inserire colpi di scena. È dura, quindi, fare un pronostico sul cosa ci troveremo davanti con Captain Cosmos: la soluzione più comoda sarebbe sicuramente quella di appoggiarsi a cortometraggi collegati da un intreccio di base, ma sarebbe interessante assistere a un telefilm sulla falsariga di” American Horror Story”, serie caratterizzata da una notevole attenzione ai personaggi e colorita da elementi fantastici e scenografici.
In attesa di nuove, vi ricordiamo che il 12 aprile è iniziata la trasmissione delle puntate inedite di Game of Thrones sul canale HBO (in onda da ieri sera anche su Sky Atlantic in versione sottotitolata, e in arrivo doppiate in italiano a partire dal 20 aprile). Per gli avidi lettori, invece, siamo lieti di avvisare che Martin abbia messo a disposizione sul suo sito un estratto di The Winds of Winter, sesto libro de Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
-Walter Ferri-
