Bentornati amici illyoniani qui sulle candide spiagge della nostra isola. Oggi, 20 settembre, inizia ufficialmente il Prerelease de I Khan di Tarkir, evento che durerà fino a domani 21 settembre. Per celebrare l’uscita di questa nuova espansione, qualche giorno fa abbiamo iniziato la nostra personale disquisizione sui primi tre dei cinque clan che governano il piano. Stiamo parlando dei Mardu, degli Abzan e dei Sultai. Oggi concludiamo questa analisi con le ultime due fazioni rimaste, tuttavia badate bene: potranno anche essere le ultime, ma sono sicuramente tra le più carismatiche. Sto parlando degli astuti Jeskai e dei terribili Temur.
I Jeskai
Quattro sono i punti saldi della cultura Jeskai: disciplina, illuminazione, operosità e tradizionalismo. Ognuno di essi è fondamentale per il raggiungimento di quello che è l’unico, vero obiettivo per un Jeskai, cioè l’illuminazione. Tante sono le strade e tanti sono coloro che vogliono seguire la via della perfezione e del raggiungimento della verità assoluta. Per farlo, però, ci sono degli elementi comuni che non possono essere ignorati: l’intelligenza, l’astuzia e la saggezza. Sono tutti punti chiave della vita di un Jeskai, ed è proprio per questo motivo che il simbolo scelto per rappresentare il clan è l’Occhio del Drago, l’unico elemento del possente essere alato che può effettivamente vedere la realtà e raggiungere la conoscenza, grazie alla sua infinita intelligenza.
Struttura sociale e personaggi di spicco del clan
Elemento chiave della cultura Jeskai è il continuo tentativo di migliorare se stessi. In tal modo, si possono migliorare anche le condizioni di chi ci sta intorno, o almeno questo è quello che credono i membri di questo clan. Per raggiungere questo elevato grado di perfezione, il discepolo Jeskai deve giornalmente sottoporsi ad un allentamento fisico e mentale, atto a rafforzare il suo corpo e il suo spirito. Ciò è possibile grazie a duri allenamenti nella complessa disciplina delle arti marziali – con o senza armi – e con un altrettanto giornaliero allenamento mentale, che viene portato avanti con lunghe sedute di meditazione e con lo studio dei testi antichi. La struttura sociale del clan, per quanto rigida e fortemente legata alle tradizioni, è tra le più aperte e libere del piano. Pur facendo capo al Khan, eletto dai rappresentanti delle quattro Fortezze Antiche, ognuno dei principali gruppi dei Jeskai è libero per quanto riguarda le scelte della vita quotidiana e ognuno può gestire i propri discepoli e il proprio credo come più ritiene lecito, pur mantenendosi entro specifici limiti dettati dalle tradizioni del clan.
Gli unici momenti in cui effettivamente il khan mostra il suo reale potere sono nelle situazioni di guerra e in quelle che riguardano la sicurezza del suo popolo. Del resto il continuo perfezionamento di sé passa anche per una rigida attività fisica e nella conoscenza delle più svariate tecniche di arti marziali, in modo da essere sempre pronti al conflitto con il nemico. Qui si possono ravvisare già le prime differenze di pensiero tra i vari monasteri che caratterizzano questo clan. Infatti si possono distinguere almeno quattro tipologie principali di preparazione alla lotta, che possono a loro volta essere rappresentati dalle quattro tipologie principali di guerrieri che troviamo nell’esercito Jeskai:
- Esploraventi: Questo è un ruolo molto comune soprattutto tra gli elementi aviani del clan. Di solito questa razza vive isolata in vecchi monasteri, di cui il più famoso è sicuramente quello di Occhio Saggio. Lì è dove risiedono gli aviani, prescelti da Narset per esplorare le terre di Tarkir e tenere sotto controllo i nemici degli altri clan.
- Guerrieri Pirosangue: il Pirosangue è il più importante dei fuochi elementali. Consente, a chi ne ha piena consapevolezza e controllo, di perdere limiti umani come la compassione e la logica e di assumere uno stato di semi invulnerabilità alle armi e agli attacchi nemici. La strada che porta al pieno controllo di questa tecnica è lunga e difficile. Tra le varie scuole, la più conosciuta e temuta è quella di Dirgur, che insegna agli studenti come creare e manipolare il Pirosangue ed evocare elementali del fuoco. Tra i vari discepoli di questa disciplina stanno prendendo sempre più piede gli Efreet, misteriose creature provenienti da Qadat. Si sa poco delle loro origini e tradizioni, questo perché nella loro comunità vige una severa legge che impedisce loro sia di parlare delle loro tradizioni e della loro terra, sia di poter tornare a casa una volta che hanno deciso di abbandonarla. Gli Efreet pirosangue sono guerrieri e maghi eccezionali e spesso costituiscono l’avanguardia dell’esercito Jeskai.
- Gendarmi Erranti: Alcuni Jeskai, spinti dalla curiosità e dalla sete di conoscenza, scelgono di vivere come nomadi, in cerca di loro stessi e della verità assoluta. Questo, però, non gli impedisce di divenire degli abilissimi guerrieri, e alcuni svolgono addirittura il compito di Gendarmi Erranti, guardiani e dispensatori di giustizia nelle terre Jeskai, pronti a difendere i villaggi e chi ne ha bisogno dai pericoli e dalle incursioni dei nemici. Tra i vari erranti, sicuramente i più singolari sono gli Erranti Kaisham. Questi girovaghi non sono veri e propri guerrieri. In realtà si tratta di una particolare classe di maghi, specializzati nelle arti illusorie e nell’utilizzo della pirobruma. I Kaisham credono che, tramite degli scherzi, sia possibile spingere gli estranei a mettere in discussione le loro credenze, o godersi le assurdità della vita. Molti efreet Jeskai sono diventati membri di questa scuola. Intraprendono i loro viaggi solo con altri efreet e diventano prestigiatori. Gli efreet Jeskai hanno la reputazione di non essere in grado di porre un freno ai loro scherzi, tanto da essere spesso puniti con l’esilio da parte del khan Narset.
- Mistici dell’infinito: come abbiamo già avuto modo di ripetere, la meditazione svolge un ruolo estremamente importante nella vita dei Jeskai. In alcune comunità svolge un ruolo ancora più importante, essendo la base per l’apprendimento di potenti magie e incantesimi. Spesso questo genere di sessioni possono durare molto tempo, addirittura anni, e vengono svolte solo dai maghi e i mistici più esperti. Alla fine della sessione, però, la conoscenza magica di questi individui accresce enormemente, dando loro la possibilità di utilizzare incantesimi che nessun altro mago sul piano può neanche sperare di comprendere. Magie di occultamento, evocazione di elementali sempre più potenti, magie di pirovita, piromorte, pirosangue, pirobruma o piroanima. Queste sono le principali tipologie di magie dei Jeskai. Tra i più affascinanti esponenti di questa arte di evocazione troviamo i Guerrieri delle Perle. Si tratta di un piccolo gruppo di guerrieri erranti, di solito impegnati a risolvere le dispute tra i vari villaggi del regno. La loro caratteristiche peculiare è una particolare tecnica di lotta, molto raffinata ed elegante, che prevede oltre alle normali tecniche di combattimento, l’evocazione e il controllo di perle, usate per colpire il nemico e difendersi dai suoi colpi.
Khan di questo affascinante clan è Narset, donna guerriera dalle incredibili abilità mistiche. Grazie alla sua ferrea disciplina mentale Narset è capace di compiere gesta fisiche eccezionali. Il suo più grande dono, però, è la sua attenta e preziosa esperienza delle tradizioni e della cultura degli altri clan del piano, cosa che la differenzia dalla maggior parte degli altri esponenti del suo clan e che le fornisce un’esperienza utilissima nel gestire le situazioni interne ed esterne al suo regno, anche quelle più difficili e complesse. Alcuni dicono che Narset possieda un grande potenziale interiore, ma che per ora si dedichi con tutta se stessa esclusivamente alla guida del suo clan.
I Temur
Figli di una terra gelida e inospitale, i Temur sono tra i più violenti e barbari abitanti del piano. Il loro modo di vivere si ispira spudoratamente alla violenza con cui i draghi dominavano queste terre e al loro incessante istinto di sopravvivenza. Per questo hanno scelto come simbolo l’Artiglio del Drago, stemma del clan e monile che viene donato al Khan reggente dello stesso. Ma non bisogna sottovalutare la loro cultura. Pur essendo nomadi/barbari che sopravvivono tra le inospitali terre del Qal Sisma, sono anche coloro che conservano le tradizioni più pure e primordiali di questo piano. Per questo molti mistici e maghi di Tarkir ritengono che, tra tutti, siano quelli che rimangono ancora più vicini e sinceramente più sinergici agli antichi draghi che hanno dominato queste terre. Questo legame con gli antichi draghi viene ulteriormente rafforzato dalla cultura del clan, dove il passato e nello specifico il ruolo dei progenitori di una famiglia svolgono un ruolo basilare. Senza ciò che furono, non sarebbero ciò che sono ora. Questo “dogma” si evidenzia maggiormente nella distribuzione dei ruoli nel clan, in cui le diverse classi sociali sono fermamente rigide su loro stesse e non consentono alcun tipo di movimento o cambio del ruolo che un determinato elemento deve ricoprire all’interno dello stesso. In poche parole, ogni generazione è “costretta” a svolgere lo stesso compito che hanno svolto i loro progenitori. Le leggende del clan sono racconti di questi ruoli più che di eroi specifici. Altro importante ponte tra passato e presente è la magia. Nel clan Temur, la magia ha una fortissima componente sciamanica ed è estremamente legata alla natura e al suo potere. Coloro che praticano la magia vengono identificati con il termine di Sussurratori. I Sussurratori sono capaci di richiamare gli spiriti dei loro progenitori, tramite un antico e difficile rito denominato “Il disgelo”, che consente loro di risvegliare lo spirito di un progenitore, incastonarlo in un “gemello di ghiaccio” e di poterlo liberare in battaglia quando se ne ha necessità. Oltre a questo, i Sussurratori possono evocare elementali e manipolare il ghiaccio e la terra, oltre a poter utilizzare svariate tecniche di occultamento.
Struttura sociale e personalità di spicco del clan
Come gli Abzan, i Temur hanno un forte legame familiare. Del resto, sono due popolazioni che vivono in condizioni estreme, dove l’unità è la vera forza di un gruppo. A differenza degli Abzan, però, i Temur sono più nomadi e amano definirsi “Orsi Erranti“. Ogni gruppo famigliare vede gli altri come fratelli e li supporta nello stesso modo. Il primo padre o la prima madre del clan è considerato il progenitore di tutte le famiglie e il Khan gode della lealtà allo stesso livello dei genitori stessi. Come gli Abzan, anche i Temur hanno tra le loro fila alcuni Ainok, essere umanoidi dalle sembianze di segugi, che hanno acquistato grazie alle loro gesta la fiducia di famiglie del clan che li hanno adottati e che ora vigilano sulla loro incolumità. Pur essendo una popolazione principalmente nomade e pur essendo suddivisi in diverse tribù, i Temur hanno una precisa struttura sociale in cui è possibile identificare alcune ruoli di spicco:
- Artiglio del Drago: colui che guida il clan e che decide di tutte le questioni inerenti la guerra e i dissidi che possono nascere all’interno delle varie tribù del clan.
- Duplice Sussurro: seppur gli sciamani vivano un’esistenza eremitica, scelgono sempre un rappresentate che possa rappresentarli all’interno del clan. Questa persona deve viaggiare con il comandante e la sua famiglia invece di trascorrere la sua vita in solitaria meditazione. Fornisce informazioni militari raccolte attraverso divinazione magica e comunicazione con gli spiriti, avvertimenti su potenziali attacchi, previsioni sui migliori luoghi di caccia, saccheggio ed evocazione di truppe ancestrali in caso di estremo bisogno. Può anche invocare l’ampio sussurro, una sorta di comunicazione telepatica, per consultarsi con gli altri sciamani.
- Convocatrice di Caccia: la persona che, durante la grande caccia, riesce a procurare più cibo per il clan, può acquisire questo titolo. Chi riveste questo ruolo ha il compito di gestire le battute di caccia del clan e le incursioni contro gli altri clan nemici.
Attualmente l’Artiglio del Drago è Surrak, orgoglioso e impavido guerriero. Grazie alla sua ferocia e alla sua potenza, Surrak ha conquistato il titolo di Khan, che porta avanti con severo pragmatismo ed inflessibile severità. Nessuno può frapporsi fra lui e la sopravvivenza del suo popolo, ed è disposto a tutto pur di difenderlo. La storia di come Surrak abbia acquisito il titolo è davvero profonda e affascinante, e chi fosse interessato ad approfondirla può trovarla cliccando su questo link. Altri personaggi di grande spicco sono Nitula, l’attuale Convocatrice di Caccia e soprattutto Chiainul, il Duplice Sussurro. Egli fu Duplice Sussurro quando Surrak assunse il ruolo di Artiglio del Drago e vide “un’altra versione dell’ora”, nella quale i draghi erano dominatori sugli umani. L’anziano sciamano invocò recentemente un ampio sussurro che rivelò ciò che lui chiamò “punto debole negli ora multipli”. Grandi sconvolgimenti stanno per arrivare sul piano e nessuno sa cosa succederà di li a breve nel destino dei clan. Forse solo i due Planeswalker arrivati sul piano hanno la risposta. Sto parlando ovviamente di Sarkhan Vol e Sorin Markov, entrambi giunti con obiettivi estremamente diversi ma accomunati da un unico desiderio: Trovare Ugin.
Con questo si conclude la nostra disamina sulla cultura delle varie tribù presenti su Tarkir. Vi invito nuovamente, nel caso foste interessati, a leggere la prima parte del nostro focus, dove abbiamo trattato nello specifico dei Mardu, degi Abzan e dei Sultai e che potrete trovare cliccando su questo link. Vi ricordo inoltre che, oggi e domani, avrà inizio il Prerelease de I Khan di Tarkir, quindi scegliete il vostro clan e preparatevi alla battaglia. Un saluto e al prossimo articolo.
A presto!