Ogni paese ha le proprie tradizioni natalizie: in Italia, oltre a Babbo Natale, abbiamo Una poltrona per due, pellicola immancabile per scandire la nottata della Vigilia, mentre nel Regno Unito c’è Hogfather (che potrebbe essere tradotto come “Babbo Maiale”), ventesimo libro scritto da Terry Prachett e diventato successivamente uno sceneggiato in due parti della BBC, ambientato nel Mondo Disco.
Per chi ispiegabilmente non sapesse cosa sia il Mondo Disco, si tratta di “un mondo a forma di disco (appunto), sorretto da quattro elefanti che poggiano sul dorso si una tartaruga gigante di nome A’Tuin, che vaga nello spazio”. In questo universo si svolgono tutte, o quasi, le storie di Pratchett.
Ma torniamo a Hogfather: di cosa parla effettivamente questo libro, mai stato tradotto in italiano? Hogfather è una versione alternativa del classico Babbo Natale, che porta salsicce ai bambini buoni e sacchi d’ossa a quelli cattivi, spostandosi su una slitta trainata da maiali. Il romanzo ha come tematiche principali le credenze popolari, e parla della necessità di avere qualcosa in cui credere e delle disuguaglianze sociali, ma soprattutto parla di rinascita.
La storia comincia quando i Revisori, entità che non sopportano certe ricorrenze e credenze a loro connesse, decidono di far uccidere l’entità chiamata Hogfather. Questo porta a una serie di sconvolgimenti nel mondo tali che l’entità Morte decide di scendere in campo in prima persona e, impersonandosi Babbo Maiale, inizia a consegnare, con l’aiuto di Albert, quello che i bambini, sia ricchi che poveri, hanno sempre desiderato, non curandosi delle disparità sociali e redarguendo coloro che cercano in tutti i modi di mantenere lo stato quo della popolazione anche attraverso i regali.
Cosa accade, in un mondo come quello di Terry Prachett, quando una credenza popolare cessa di esistere? Il caos. Un mondo senza qualcosa in cui credere è un mondo grigio e piatto, e questo porta a cercare di riempire quel vuoto con qualcosa per di più vivibile e sopportabile. Nel momento in cui Hogfather cessa di esistere, nel Mondo Disco iniziano a nascere ogni sorta di entità, fino a quel momento inesistenti, per colmare quel vuoto. Ad esempio nell’Università Invisibile, dove i maghi del mondo studiano, iniziano a venire fuori ogni sorta di esseri assurdi, dal Folletto Mangia-Calzini, all’Oddìo dei Postumi fino ad arrivare allo Gnomo Tagliacapelli.
In questo libro l’autore britannico cerca di stigmatizzare un mondo privo della passione delle credenze popolari, sottolineando come queste siano necessarie per la vita stessa. La figura di Hogfather, oltre a portare i regali, rappresenta anche il ciclo della vita, della morte e della rinascita: lo scopo ultimo effettivo dei Revisori è quello di portare alla morte del mondo stesso poiché, con la dipartita di Babbo Maiale, il Sole stesso non sarebbe più sorto sul Mondo Disco. Anche in questa parte troviamo un parallelismo con la figura di Ra e Mitra, entrambe divinità legate al Sol Invictus, e la morte del maiale, con la sua conseguente rinascita, porta al concludersi del ciclo della vita, per poi ricominciare nel nuovo giorno e nel nuovo anno, facendoci aprire gli occhi sulle credenze dei popoli antichi, che vedevano come la fine di tutto la scomparsa del Sole al termine di una giornata.
Insomma, ancora una volta Pratchett ci impartisce una grande lezione, e questo periodo di feste può essere davvero un’ottima occasione per recuperare questa importante opera, nonostante sia possibile farlo solo in lingua originale. Ma ditemi un po’: voi l’avete ricevuta la visita di Babbo Maiale due notti fa?
–Riccardo Gallori–
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