Dalla nascita di D&D, molti sono stati i tentativi di trasporre in formato video il GdR di Wizards, e diciamo che i risultati sono stati… spesso discutibili. Qualcuno però ci è riuscito, come nel caso della webserie JourneyQuest.
Se qualcuno lo ricorda ancora, ai tempi remoti di eMule e MySpace girava in rete un cortometraggio, The Gamers, che narrava le vicende di un gruppo di giocatori, spostandosi continuamente tra la realtà – la stanza del college dove i cinque giocavano – e la fantasia – il mondo fantasy dove svolgevano le loro avventure più o meno eroiche. Si trattava di un tentativo di “commedia nerd” capace di regalare tanta immedesimazione e risate esplosive. Era un prodotto semplice e senza fronzoli, ma aveva di speciale il fatto che fosse realizzato da giocatori e per giocatori.
Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti, e quei ragazzi dilettanti sono cresciuti e hanno realizzato, sotto le etichette Zombie Orpheus e Dead Gentlemen Production, dei sequel e tanti altri progetti (sia cortometraggi che miniserie), tra cui appunto JourneyQuest.
Come il nome volutamente ovvio descrive, questa webserie parla di un gruppo di avventurieri con una missione: recuperare la leggendaria Sword of Fighting, l’unica arma in grado di sconfiggere i re malvagi. Fin qui sembrerebbe la campagna di gioco di un Master dodicenne alla sua prima esperienza: ma questo party è composto da personaggi iperbolici, come Glorion, un guerriero che ha preso troppe botte in testa, o Perf, un mago il cui incantesimo più potente è “evocare latte”. Insomma, abbiamo a che fare con un gruppo che non può non regalare gag comiche e colpi di scena.
La serie si è posta un obiettivo piuttosto ambizioso: non si tratta, infatti, di una commedia che sfrutta l’ambiguità dei regolamenti ruolistici per creare una serie ininterrotta di battute e riferimenti in grado di essere apprezzati solo da chi gioca di ruolo (come accadeva in The Gamers). No: JourneyQuest fa un passo avanti e si catapulta del tutto nel mondo fantasy, tralasciando i momenti “reali”. Ovviamente l’esperto di GdR che dovesse assistere alla sua visione coglierebbe immediatamente i riferimenti e le citazioni ruolistiche, ma il prodotto resta perfettamente godibile anche per chi non ha mai lanciato un dado in vita sua. Il maggiore merito di JourneyQuest resta comunque quello di cercare di accompagnare il lato comico con una trama interessante, che intrecci le avventure sanguinarie e sentimentali dei protagonisti con la politica e il complotto.
La prima stagione (disponibile su YouTube anche con i sottotitoli in Italiano) si apre subito esplosiva, senza preamboli. Si tratta di sette episodi brevissimi, in media di sette minuti, che riescono però a offrire allo spettatore una presentazione del mondo, un certo sviluppo della trama, e un po’ di sana commedia. Abbiate pazienza: all’inizio sarà un po’ difficile capire cosa stia accadendo, ma con il proseguire della storia tutto diventerà più chiaro.
La prima serie è riuscita a conquistare tantissimi fan, tanto che la campagna di crowdfunding per la realizzazione della seconda è stata completata in brevissimo tempo.
Negli episodi successivi si comincia a fare sul serio. Le puntate, finalmente un po’ più lunghe, sono in grado di far sganasciare dalle risate con l’imbarazzante stupidità di Glorion, ma anche di emozionare con momenti più seri, spiegando inoltre i misteri lasciati in sospeso durante la prima stagione.
Ovviamente le avventure di questo strambo gruppo non sono affatto finite: nel febbraio del 2016 una nuova campagna Kickstarter si è conclusa con successo, avviando ufficialmente la produzione della terza stagione, al momento visualizzabile solo per chi ha finanziato il progetto e per chi ne acquista la versione on demand (o home video) qui. Sarà ovviamente rilasciata in futuro anche su YouTube, ma se siete fan del lavoro di questo talentuoso gruppo di appassionati di GdR, vi invitiamo ad acquistarla per supportarli – sempre che non l’abbiate già fatto!
–Daniele Gabrielli–
[amazon_link asins=’B00ISD29BE,B00KLIS8LE,B014KH8AP0′ template=’ProductCarousel’ store=’isolilly-21′ marketplace=’IT’ link_id=’4ed2a820-c70d-11e7-9433-e10dd1d553b2′]