Oggi, amici, torniamo nel mondo dei GdR, nello specifico con un piccolo tutorial col quale vi fornirò qualche idea semplice ma efficace per approcciarsi correttamente alla scrittura di una campagna/avventura coi fiocchi. Vi elencherò quelli che a mio avviso sono i punti fondamentali da tenere a mente, fornendovi qualche dritta personale: ovviamente non si tratta di leggi universali, ma possono essere un buon punto di partenza per cercare una strada tutta vostra in questa attività a volte tutt’altro che semplice. Iniziamo subito.
GESTIONE DEL TEMPO
Quando si sceglie di progettare qualcosa, si sceglie anche il livello di impegno temporale e intellettuale che si vuole dedicare al progetto. Nel caso vogliate fare le cose in maniera precisa, dovrete obbligatoriamente impegnarvi di più rispetto, ad esempio, al lavoro che richiederebbe un sandbox. Il tempo è il vostro più grande alleato e al contempo il vostro più grande nemico, e l’impegno che avrete infuso nella realizzazione del vostro lavoro si rifletterà completamente nello scorrere della campagna.
Ma il tempo sarà fondamentale non solo nel mondo reale, ma anche nel gioco stesso: per rendere realistica un’avventura, dovrete far sì che i giocatori siano sempre consapevoli che gli eventi e le varie missioni non staranno certo ad attendere i loro comodi: dopotutto non stiamo parlando di Skyrim!
SCELTA DEL SISTEMA DI GIOCO E FATTORI UMANI
Per quanto possa sembrare banale, la prima cosa che dovrete concordare con i vostri amici sarà il sistema di gioco che userete. Da quello inventato da “vostro cuggino” a quello già ormai rodato, dovrete prendere una decisione e in base a questa stabilire i fattori umani. I vostri giocatori sono stressati nella vita reale e hanno bisogno di qualcosa di leggero da affrontare? Dovrete scrivere qualcosa che rispecchi le loro esigenze, ricordando comunque le cose possono sempre cambiare in corso d’opera. Dovrete inoltre capire quando sarà il momento di allentare la tensione e quando aumentarla, e questo rispecchia parte di quanto spiegato nel paragrafo precedente.
SCRITTURA DELLA STORIA IN BASE AL FINALE
Quando inizierete a scrivere la storia, dopo aver fatto tutte le scelte del caso, dovrete stabilire come vorreste che l’avventura si concluda e, da quel punto, costruire a ritroso le missioni, gli eventi, e gli incontri che la comporranno, utilizzando una sorta di diagramma di flusso “invertito” in cui dovrete poi creare ogni possibile via che conduca a quella situazione finale. Spesso questo approccio genererà un’enorme numero di possibili eventi, ma ricordate sempre che i giocatori quasi sicuramente troveranno una nuova strada, quindi state sempre pronti a improvvisare.
GESTIONE DELLE INFORMAZIONI PER I GIOCATORI
Quando scriverete una storia, i giocatori saranno sicuramente all’oscuro di tutto e, come insegna il buon Varys, “le informazioni sono il potere”. Come Master avrete accesso a una certa quantità di informazioni che dovrete gestire durante le vostre sessioni, e quelle non dovranno mai mancare ai giocatori, poiché è proprio sulle informazioni e sugli indizi che si fonda gran parte del divertimento in un GdR. Certo, anche menare le mani ha il suo innegabile fascino, ma volete mettere la gioia di riuscire a districare una bella trama da voi tessuta? Dunque, più informazioni potranno raccogliere i giocatori, meglio sarà. E ricordate che non è obbligatorio che tutte le notizie e i fatti corrispondano alla verità…
METTERE I GIOCATORI AL CENTRO DELL’ATTENZIONE
Anche questa può sembrare una cosa scontata, ma ricordate che i veri eroi della vostra campagna sono i giocatori. Che siano dei perfidi bucanieri o degli impavidi paladini, dovrete cercare di renderli davvero protagonisti delle vicende narrate. In base ai vari personaggio, alle loro abilità, e ai loro talenti, dovrete modellare alcune situazioni esattamente sui giocatori. Una delle nemesi potrebbe essere un nemico del passato di uno dei personaggi pronto a metter loro i bastoni tra le ruote, oppure un aiuto insperato potrebbe arrivare da una vecchia compagna: anche qui le possibilità sono molteplici.
RENDERE UNICI I PNG
Date un nome ad ogni vostro PNG, donategli una personalità, infondete in loro qualcosa di unico che permetta ai giocatori di ricordarlo per sempre: se avete modo, donategli una famiglia e un passato, un modo di pensare, così come delle idee che potranno essere condivise o meno da chi siede intorno al tavolo da gioco. Insomma, fate di tutto per non rendere piatta la loro interpretazione. Similmente, create degli avversari che siano delle vere e proprie spine nel fianco, con forze e debolezze, che se scoperte (informazioni!) potranno essere sfruttate dagli eroi.
CERCARE SENTIERI INESPLORATI
Questo è forse il punto più difficile: dovreste cercare di creare un qualcosa che risulti unico agli occhi dei giocatori. Che si utilizzi la solita ambientazione fantasy va bene, ma inserite qualcosa di esotico. Magari in un passato remoto il mondo era ricco di tecnologia, e i giocatori potrebbero trovarne dei resti, oppure il nemico principale, il negromante, in realtà potrebbe essere un mago allontanato da un re malvagio che si vuole dimostrare magnanimo al popolo incaricando il gruppo di ucciderlo. Non utilizzate sempre le stesse parole e gli stessi “modelli” di PNG: impegnatevi per tirare fuori qualcosa di nuovo!
Ricordate che la campagna può essere riempita di tutte le esperienze di un Master, da quelle giunte da una canzone a quelle lette in un libro. Sbizzarritevi e vedrete che andrà tutto bene, ma non perdete mai di vista l’inizio e la fine.
–Riccardo Gallori–
Fonti che hanno contribuito alla realizzazione di questo articolo:
https://roleplayingtips.com/rptn/
http://theangrygm.com/category/how-to-gm/how-to-write-adventures/
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