In Giappone ne succedono di tutti i colori, specialmente per noi affamati di storie fantastiche.
Ad esempio succede che nel 2015 un gruppo di ex membri dello Studio Ghibli (che non credo abbia bisogno di presentazioni), capeggiati dal producer Yoshiaki Nishimura, decide di fondare uno studio in proprio, una sorta di erede spirituale dell’azienda rimasta recentemente orfana di Hayao Miyazaki (che poi non si capisce più se si ritiri oppure no…), chiamato Studio Ponoc, parola croata traducibile con “il momento in cui un giorno finisce e un altro inizia”, che ben si confà alle volontà di questo impavido gruppo di persone. Dopo un periodo iniziale in cui il team lavora su una campagna pubblicitaria per la West Japan Railway Company, finalmente è pronto a debuttare nelle sale giapponesi con un film d’animazione.
Succede anche che per il loro primo lungometraggio si affidino alla regia di Hiromasa Yonebayashi, socio fondatore dello Studio Ponoc insieme a Nishimura, che per dirne un paio è stato il regista di Arrietty e Quando c’era Marnie – insomma, uno che ha dato un’impronta fondamentale, insieme ai co-fondatori Miyazaki e Isao Takahata, al riconoscibilissimo stile visivo dei film dello Studio Ghibli. La strada, dunque, è ben chiara: tentare in maniera intelligente e non scontata a portare di nuovo in vita il cuore più puro dei film animati a cui Miyazaki ci ha abituati, senza copiare sterilmente un risultato, ma attuando procedimenti molto simili nella realizzazione.
Succede allora che come base per questo lungometraggio venga scelto un romanzo per ragazzi di una scrittrice inglese, The little broomstick (La piccola scopa) di Mary Steward, riadattato con il titolo Mary and the Witch’s Flower (Mary e il fiore della strega), immerso in un’atmosfera che visivamente ricorda molto La città incantata e Kiki consegne a domicilio. Anche la storia si aggancia bene con le tematiche Ghibli, visto che la protagonista è una ragazzina di 10 anni che sta trascorrendo delle noiose vacanze presso la casa di campagna della zia, ma che dopo aver trovato un gattino, uno strano fiore azzurro e una scopa sulla quale si accorge di essere in grado di volare, rimane coinvolta in un’avventura magica e che la porta a lottare durante la notte contro una terribile strega.
Insomma, guardando il trailer giapponese recentemente distribuito pare proprio che il film prometta davvero bene, anche se bisognerà portare ancora molta pazienza prima di poterlo vedere, visto che uscirà nelle sale giapponesi l’8 luglio, mentre ancora nulla si sa per quanto riguarda un suo passaggio nel nostro Paese.
Che ve ne pare?
–Simone Formicola–
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