Il 2017 sta riservando al popolo degli appassionati della Terra di Mezzo e degli scritti di J.R.R. Tolkien alcune ricorrenze particolarmente significative, tra le quali si stagliano il 125° anniversario della nascita del Professore (avvenuta a Bloemfontein, in Sudafrica, nel 1892) e l’80° anniversario della pubblicazione de Lo Hobbit, datata 21 settembre 1937. In questa prospettiva il Salone Internazionale del Libro di Torino appena concluso, su personale impulso del direttore artistico della manifestazione Nicola Lagioia, ha giustamente dedicato un omaggio a Tolkien (e a un altro maestro della narrativa fantastica, Stephen King), articolato in vari eventi durante le giornate della kermesse. Un ulteriore segnale del fatto che la letteratura fantastica sia ormai talmente egemone da non poter essere definita nient’altro che letteratura tout court – e basta. Andiamo a vedere quali sono stati.
L’ALTRA METÀ DELLA TERRA DI MEZZO
Al di là di alcune iniziative di contorno, quale il percorso tematico lungo gli stand dei padiglioni di Lingotto Fiere dedicato al Professore di Oxford, l’omaggio si è sicuramente imperniato attorno a due momenti particolarmente significativi. Il primo si è svolto domenica 20 maggio alle 18.30 all’interno della Fiera: la lectio magistralis di Wu Ming 4 dal titolo “Aspettando Beren e Lúthien – Donne, dame ed eroine nel mondo di J.R.R.Tolkien”, in occasione della pubblicazione del romanzo Beren e Lúthien. Il presidente dell’Associazione Italiana Studi Tolkieniani Roberto Arduini e la conduttrice radiofonica Loredana Lipperini hanno introdotto l’autore del fondamentale Difendere la Terra di Mezzo su un tema dibattuto, controverso e molto spesso frainteso come la presenza delle figure femminili (e il femminile in generale) nella letteratura tolkieniana. Il concetto di base sostenuto da Wu Ming 4 è che il numero delle figure femminili nei romanzi di Tolkien (indubbiamente esiguo) sia inversamente proporzionale alla loro importanza e al loro peso specifico, e che esse (con la significativa eccezione di Shelob) siano sempre positive. Non è poi assolutamente da sottovalutare il significato che il Professore conferisce al lato femminile nei personaggi maschili, che si rivela quasi sempre salvifico per tutti loro: la tendenza alla quiete domestica di Bilbo, la predisposizione al sacrificio di sé di Frodo e Sam, la capacità di prendersi cura del prossimo (“Le mani del Re sono mani di guaritore”) di Aragorn, la compassione di Gandalf, l’amor cortese di Gimli verso Galadriel, la saggezza e l’introspettività (che non minano il valor militare) di Faramir rispetto al machismo di Boromir, sono tutte caratteristiche che costituiscono il baluardo interiore che questi personaggi oppongono all’avanzare dell’Ombra. La mancanza di questo lato denota invece la malvagità, la corruzione e lo smisurato orgoglio senza possibilità di salvezza dei Cattivi con la C maiuscola, da Melkor a Saruman passando per Sauron.
Interessante poi la disamina sui singoli personaggi femminili che fa Wu Ming 4: a partire da Dama Galadriel che ha, per simmetria, molti aspetti maschili ma riesce a superare la prova definitiva e rifiutare la tentazione dell’Anello “rimanendo Galadriel”, cioè una figura prettamente positiva, passando per Éowyn, metafora fantasy dell’emancipazione femminile, che si riappropria del suo destino rivendicando la libertà di ogni sua scelta, fino ad Arwen Undomiél che compie la scelta estrema per amore, abbracciando un destino peggiore della morte: sopravvivere alle persone che ha amato e che l’hanno amata, fino alla fine delle Ere del Mondo.
LA MUSICA DEGLI AINUR
Il secondo momento dedicato a Tolkien si è invece tenuto subito dopo nell’ambito del Salone Off, la serie di eventi collegati al Salone del Libro ma che si svolgevano al di fuori degli spazi del Lingotto Fiere e degli orari ufficiali dell’evento. Alle 20.00 dello stesso giorno, all’interno del Borgo Medievale del Valentino sulle rive del Po, è andata in scena una festa in costume ad ambientazione tolkieniana animata dai cosplayer dell’Associazione Quarta Era, in tandem con il concerto del maestro Arturo Stalteri. Accompagnato dalla flautista Federica Torbidoni, Stalteri ha eseguito al pianoforte musiche di sua composizione ispirate ai più celebri passi della letteratura tolkieniana, mentre all’interno delle sale del borgo è stato possibile apprezzare la mostra delle illustrazioni originali alla base del progetto del calendario tolkieniano Lords for The Ring coordinato dall’AIST, presentato ufficialmente a Lucca Comics 2016 e di cui abbiamo già parlato qui.
Insomma, si è trattato di un programma dedicato a Tolkien decisamente interessante, con l’auspicio che sia sempre più rappresentato anche al di fuori degli eventi di settore.
–Luca Tersigni–
[amazon_link asins=’8845292789,8845274640,8845281965′ template=’ProductCarousel’ store=’isolilly-21′ marketplace=’IT’ link_id=’b8bd656f-46be-11e7-ad7e-f9c81441a1f4′]