Alla stregua dello studente che “è bravo, ma non si applica”, Spiders Studio si è rivelata negli ultimi tempi una casa produttrice in grado di dimostrare delle potenzialità in parte inespresse, con buone idee che si alternavano a elementi poco convincenti. Questa attitudine si è resa palese in Bound by Flame e, sebbene in maniera molto minore, in The Technomancer. La casa francese, tuttavia, stavolta sembra voler fare sul serio con GreedFall, il suo nuovo RPG, cambiando quasi totalmente rotta rispetto al passato e, più in generale, rispetto alla concorrenza.
Se c’è una cosa che immediatamente coglie di sorpresa, infatti, è che Spiders abbia deciso di muoversi controcorrente rispetto alla direzione fortemente action verso cui il mercato sta portando il genere dei giochi di ruolo. Un piccolo ritorno al passato, quindi, con scontri più ragionati e meno frenetici, il tutto dipinto in un’ambientazione che, a giudicare da quanto visto, risulta essere molto originale.
Ci troviamo in una realtà alternativa, inquadrabile cronologicamente in un diciassettesimo secolo immaginario. Niente oscurità medievali, quindi, e niente pianeti da esplorare: solo pirati, mercenari e bestie magiche che si muovono assieme in un connubio molto particolare. Il pianeta è, ovviamente, sull’orlo di una crisi in grado di portare l’umanità tutta a una situazione di rischio estinzione, a causa dell’orribile piaga mortale che si sta diffondendo a macchia d’olio e per la quale non sembra esistere una cura valida. Parte quindi la disperata corsa al vaccino miracoloso in giro per il mondo, finché non viene inquadrata una speranza in luogo in particolare, un’isola che sembra nascondere la medicina di cui il genere umano ha bisogno – e non solo quella. Vestiremo quindi i panni del pioniere in fuga dal suo continente in guerra, diretto verso la promessa di un futuro migliore garantito dalla cura all’epidemia, e motivato dalle voci che girano sulle ricchezze presenti nella misteriosa isola. Ovviamente non saremo i soli a essere allettati dalle meraviglie che questo luogo arcano nasconde, e altri esploratori non tarderanno di certo a far pesare la propria presenza e il proprio diritto a possederle prima di noi.
Un elemento che ha risvegliato il mio interesse è certamente la forte influenza che la componente sociale avrà sulle meccaniche di gioco. A quanto si può apprendere, gli scontri all’arma bianca non saranno la sola e unica soluzione a tutti i problemi, e anzi l’interazione tra fazioni e in generale la diplomazia saranno premiate quanto, se non più, dell’uso della ben più comune violenza.
La trama si dipanerà attraverso l’esplorazione, la quale ricoprirà un ruolo fondamentale e non sarà necessariamente legata al mero ritrovamento di oggetti o alla conquista di questo o quel potenziamento, venendo integrata nell’intero mondo di gioco.
Ad accompagnarci nell’avventura ci saranno cinque possibili personaggi, tra i quali sarà necessario sceglierne un massimo di due da portare a spasso durante le varie missioni. Sarà importante formare un team con elementi appartenenti alle diverse fazioni, così da avere le mani in pasta un po’ ovunque, in modo da potersi assicurare quest secondarie, opzioni di dialogo aggiuntive, ed extra altrimenti non ottenibili. Tutto ciò che farete durante il gioco avrà le sue conseguenze sui rapporti politici che si hanno con una fazione o l’altra e, come spesso accade, farsi amico un gruppo potrebbe portare ad inimicarsene un altro.
Il teaser mostrato da Spiders Studio, e che potete vedere qua sopra, non riesce a chiarire molto su cosa realmente dovremo attenderci dal titolo, e purtroppo non sono state rilasciate ulteriori informazioni per quanto riguarda il sistema di gioco. Ciò che è sicuro è che GreedFall utilizzerà lo stesso motore di gioco di The Technomancer, distanziandosi però da quello stile e puntando su una palette di colori molto vividi, accesi, che sembrano presi di peso da un quadro ad olio. Ma se effettivamente la resa finale sarà gradevole, questo non ci è ancora dato saperlo.
Non ci resta che attendere ulteriori dettagli, dunque: di tempo ce n’è, se consideriamo lo stato embrionale in cui versa il titolo, la cui uscita, prevista per PC e console, probabilmente non avverrà prima del 2018.
–Alessandro Fresta–
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