Amici, torniamo a parlare di Roll20 (lo avevamo già fatto in questo articolo di presentazione qui), la piattaforma che consente di utilizzare online i principali giochi di ruolo presenti in commercio. Come già accaduto lo scorso novembre, Orr Group, l’azienda proprietaria, ha pubblicato i dati relativi al traffico sul sito registrato stavolta durante gli ultimi tre mesi del 2016 (che potete visionare cliccando qui), nei quali vengono messi in evidenza i sistemi più utilizzati e i GdR con maggiore attività presenti sul portale.
Partiamo dalle conferme. Dungeons & Dragons 5.0 domina incontrastato la classifica anche per questo trimestre (e qualcosa mi dice che sarà così per un lunghissimo periodo di tempo), con più di 26590 sessioni di gioco effettuate, incrementando il precedente risultato con circa 2000 sessioni in più, e vantando una percentuale del 46% rispetto a tutte le partite giocate. A seguire la situazione è rimasta pressoché invariata almeno fino alla nona posizione, dove Shadowrun chiude il blocco della Top 10 con 963 partite giocate e una percentuale sul totale dell’1,68%. Da segnalare che in tutte le prime 9 posizioni si è registrato un incremento delle partite giocate, tranne per D&D 4.0, che ha avuto una lieve flessione passando da 1419 partite giocate a 1294, con una percentuale che si riduce dal 2,56% al 2,26%.
Superato il blocco degli intoccabili iniziano le prime variazioni. Entra nella Top 10, seppur all’ultimo posto, Call of Cthulhu, con 819 partite giocate e una percentuale dell’1,43%, che scalza così AD&D. Il resto della classifica non ha subito grossi scombussolamenti, e si può dividere in due grandi gruppi: il primo che va dalla 11° posizione fino alla 15°, con i GdR che hanno una percentuale che supera l’1% (AD&D, Dungeon World, Savage Worlds, Gurps e Fate), e un secondo con tutti gli altri prodotti con percentuali al di sotto dell’1%, ma che vedono comunque alcuni importanti brand come Pokémon, Dragon Age RPG, Cyberpunk 2020 e Hero Games.
Da questi ultimi dati si evince come il ruolo di D&D nell’immaginario collettivo del pubblico non abbia mai smesso di essere dominante: anche su questa piattaforma conferma la forza del brand, di una meccanica che ha fatto scuola, e che nonostante i tanti prodotti sul mercato non riesce ancora a trovare un rivale degno di poter anche solo scalfire la sua popolarità. Altro dato da mettere in evidenza è l’”abitudinarietà” dei giocatori di ruolo, che tendono sì a provare il nuovo sistema, ma tornando poi, in un modo o nell’altro, verso quelli più noti. Non si lascia la strada vecchia per la nuova, dunque, ma cosa starà accadendo in questi primi mesi del 2017? Lo scopriremo a fine marzo!
–Vincenzo Mirra–
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