Avete sempre desiderato creare un vostro deck personalizzato? Sicuramente avrete cercato in giro per il web programmi e siti che permettessero di farlo, e quest’oggi vogliamo parlarvi proprio di un software del genere.
Strange Eons 3 è un programma scaricabile gratuitamente che vi permette di creare delle carte partendo da zero, adattandole quindi al vostro gioco, oppure sfruttando delle basi pre-generate. Non solo, c’è la possibilità di creare anche totem, cioè segnalini utilizzabili nei vostri giochi di ruolo o da tavolo, e altre piccole utilità.
L’applicazione, scaricabile da questo sito, è molto leggera e si installa in pochi minuti. L’interfaccia principale è abbastanza intuitiva: sulla sinistra c’è un menù con i comandi principali, mentre sulla destra c’è la schermata in cui visualizzare la vostra carta, simulando la struttura dei principali programmi di grafica.
Per cominciare basta settare le dimensioni esatte del formato, quindi iniziare ad aggiungere elementi come ad esempio la cornice, le immagini e il testo. A un primo utilizzo il programma non sembra permettere un’eccessiva elasticità: i tool da usare, infatti, non sono moltissimi, e ciò può frenare l’entusiasmo del disegnatore occasionale, che si ritrova con pochi strumenti a sua disposizione. Vi consiglio quindi di dare un’occhiata alla Wiki presente sul sito per poterne sfruttare tutte le possibilità, e magari farvi anche un giro sul forum, dove ci sono diverse discussioni inerenti varie creazioni.
I programmatori esperti che conoscono gli script si ritroveranno comunque con uno strumento davvero potente. A tutti gli altri consiglio di iniziare scaricando i pacchetti di deck già strutturati: se ne trovano diversi online, raggiungibili dallo stesso sito dei produttori di Strange Eons, tutti modificabili e adattabili alle vostre esigenze. In questo modo potrete divertirvi a modificarli e, perché no, da lì imparare a creare i vostri.
Se, una volta provato, il programma dovesse soddisfarvi, vi invito a effettuare una piccola donazione agli sviluppatori, in modo da supportarli per future implementazioni e migliorie tecniche.
–Andrea Carbone–