Al Lucca Comics & Games di quest’anno abbiamo avuto modo di incontrare Virginia de Winter, autrice della saga Black Friars, romanzi fantasy di matrice storico-barocca dai forti richiami all’immaginario classico, capaci di suggestionare un pubblico sempre crescente di lettori.
Dopo i quattro volumi che compongono la saga (L’ordine della Spada, l’Ordine della Chiave, L’Ordine della Penna, L’ordine della croce) e dopo Il Cammeo di Ossidiana, Virginia ha fatto tappa alla fiera toscana per presentare il suo nuovo e atteso lavoro edito da Mondadori, intitolato La Spia del Mare.
Si tratta di un romanzo ambientato nella Venezia settecentesca del Carnevale e delle Maschere, un thriller storico dalla forte connotazione fantastica, sempre intrisa di mistero che fonde questi due elementi in un realismo magico, dove l’alchimia affianca la realtà dei tempi e ne diviene una sola cosa. Un romanzo che per lo studio storico e la ricercatezza dei dettagli, in un certo senso sfrutta quella magia intrisa nella reale Venezia della sua epoca d’oro, rendendola cornice di una spy story dal profumo crudo e coinvolgente, carica di sentimenti e colpi di scena.
Dopo aver assistito all’incontro “Le Regine dello Storytelling”, dove Virginia e altre autrici si sono confrontate con i fan, abbiamo avuto occasione di scambiare due chiacchiere con lei riguardo all’atmosfera che caratterizza questo suo nuovo lavoro e all’elemento fantastico, celato dietro una maschera. Ecco la videointervista:
–Antonio Sansone–