Jason Bulmahn, game designer padre di Pathfinder, è tornato in campo con un nuovo progetto, Edge of Eventide, una campagna basata sulle regole del GdR di Paizo, fruibile da parte di 5-7 giocatori, di cui un Master. La particolarità è che queste avventure vanno affrontate utilizzando dei personaggi già pre-costruiti, ognuno con un background dettagliato necessario allo svolgimento della quest. In più, la campagna deve essere finanziata attraverso Patreon, una piattaforma simile a Kickstarter ma che prevede lo sviluppo del gioco “in tempo reale”, arricchito da diverse aggiunte solo man mano che si raggiungono determinati step di finanziamento.
La storia di Edge of Eventide comincia quando un gruppo di avventurieri conosciuto come The Company of the Glade prova a sconfiggere un antico male, purtroppo fallendo. L’unica cosa che il gruppo riesce a fare è ritardarne la venuta, al costo della vita di uno dei membri dello stesso. Diciassette anni dopo, quell’oscurità sta tornando, e i sei avventurieri rimasti devono concludere ciò che avevano iniziato.
I giocatori devono interpretare dunque questi personaggi, riunitisi dopo tutto quel tempo: ogni decisione, ogni parola, può portarli più vicini alla vittoria, ma anche riaprire ferite vecchie di decenni e mai sanate, come quella tra Valtirus, mago umano che si sente responsabile per il fallimento del passato, e Renmar, ranger umano fratello del personaggio morto diciassette anni prima, che dopo quegli eventi sente di non potersi più fidare dei maghi. Basterà la presenza di Leylinia, elfa sacerdotessa di Aubenglade e moglie di Renmar, a non lasciare che queste discordie riaffiorino e affossino il morale della Compagnia? Oppure i dubbi sulla sua fede, che da anni la attanagliano, le faranno prendere un’altra strada? E poi c’è Karwyn, una nana guerriera e mercenaria che fugge da tutto, compreso il suo passato, Faulkir, un halfling bardo famoso per i suoi racconti, ma che tiene la sua storia nascosta agli altri, e infine Caeth, una ladra umana che ha passato la vita a evitare di affezionarsi a chiunque, abbandonando persino sua madre.
Ovviamente i personaggi sono customizzabili, in modo che ogni giocatore possa lasciare la sua impronta nella storia e non si trovi costretto a interpretare qualcuno solo per necessità. Edge of Eventine, inoltre, è strutturata in modo da poter essere ambientata in un qualsiasi mondo di Pathfinder, prevedendo anche l’utilizzo di vari materiali come mappe di regioni e città, incluse nella campagna. Il Master ha anche piena libertà di scelta delle tematiche da trattare, potendo eliminare ad esempio quelle più “mature” (come l’alcolismo, la depressione o l’infedeltà), così da rendere il gioco adatto anche a gruppi di utenti più giovani (si consiglia comunque di non giocare con persone al di sotto dei 13 anni).
Il piano di Bulmahn è di dar vita a una storia che assicuri tra le 60 e le 80 ore di gioco, con una campagna divisa in tre archi narrativi, ognuno a sua volta formato da tre avventure. Ognuna di queste ultime è ulteriormente divisibile in due parti, e tra un arco e l’altro è prevista una pausa per approfondire i personaggi o per eventi speciali. Ogni nuova avventura dovrebbe essere distribuita a distanza di 4/6 settimane dalla precedente, e i sostenitori del progetto, indipendentemente da quanto donano, possono contribuire con i loro feedback: la pagina per farlo è questa.
Nel momento in cui scrivo questo articolo, la campagna ha superato la prima milestone, ovvero quella che assicura almeno la pubblicazione delle avventure, seppure giusto con gli artwork basilari. Gli step successivi prevedono l’ingaggio di illustratori ed editor professionisti, un lavoro più approfondito sul background dei personaggi, l’aggiunta di brani musicali da utilizzare durante le sessioni di gioco e dei podcast dove Bulmahn parlerà del processo di sviluppo dell’opera.
–Caterina Gastaldi–