Cosa accadrebbe se, improvvisamente, il mondo come noi lo conosciamo entrasse in contatto con un universo fantasy? È questa l’idea sulla quale si basa Gate, manga seinen (cioè destinato ad un pubblico maturo) di Takumi Yanai e Daisuke Izuka, distribuito in Italia da Star Comics.
Il primo volume della serie si apre direttamente al centro dell’azione: nella Tokyo dei giorni nostri appare un misterioso portale, dal quale fuoriesce un esercito composto da creature e soldati in puro stile fantasy (viverne, cavalieri in armatura, orchi e troll). Ovviamente questi non hanno intenzioni molto amichevoli, tant’è che iniziano a trucidare i cittadini e a reclamare le terre del Giappone come loro possedimenti. La città piomba nel caos, ed è qui che conosciamo Youji Itami, un ragazzo con la passione per la storia giapponese, nonché otaku convinto, il quale collabora con le forze dell’ordine per salvare la situazione. Ovviamente l’esercito degli invasori viene velocemente eliminato, data l’arretratezza tecnologica delle forze, e ben presto tre divisioni dell’esercito giapponese, con l’appoggio degli Stati uniti e della Cina, vengono spedite nelle terre al di là del portale, per esplorare questo nuovo mondo.
Tra le truppe inviate al fronte c’è anche il nostro Youji, che viene presto messo a capo di una squadra di ricognizione in quanto esperto di fantasy: il ragazzo, infatti, potrebbe conoscere informazioni di vitale importanza per comunicare con gli autoctoni o identificare eventuali minacce.
Durante la ricognizione, il drappello di uomini capitanato dal nostro protagonista si imbatte in un Drago di Fuoco intento a distruggere una foresta e il vicino villaggio, dove i soldati trovano un’elfa sopravvissuta all’attacco. Con l’intento di salvarla, Youji guida il gruppo di uomini verso una cittadina non lontana, dove però la notizia della presenza di un Drago preoccupa gli abitanti al punto da spingerli a lasciare la loro casa. Il protagonista, però, non sentendosela di abbandonare le persone al loro destino, decide di scortare con la sua divisione la carovana, accompagnandole in un viaggio che porterà i nostri eroi a scontrarsi con il Drago di Fuoco e a incontrare altri personaggi del nuovo mondo: oltre all’elfa Tuka si uniranno al gruppo Leilei, apprendista maga, e Royroy Mercury, apostolo di uno degli dèi oscuri di quel mondo.
A mio avviso, quello che è il punto di forza di Gate può rappresentare per molti anche una debolezza: ciò che mi ha colpito e mi spingerà sicuramente a proseguire con la lettura di questa serie è il fatto che nel primo volume non accada sostanzialmente nulla di epico, ma vengano solamente gettate le basi per qualcosa che accadrà, spero, in futuro. È il non lasciare trasparire nulla a rendere Gate un titolo intrigante e con molto potenziale, poiché già dal primo volume si aprono numerosi scenari che il lettore dovrebbe tenere in considerazione, legati a vicende politiche tra i paesi del nostro mondo e dell’Area Speciale, mentre il filone principale non si sviluppa in maniera radicale, ma mostra perlopiù la formazione del gruppo di personaggi che ci farà compagnia per il resto della storia.
Ho apprezzato lo stile grafico del manga, così come quello narrativo, intramezzato qua e là da situazioni comiche che non stonano particolarmente con il tema (fin ora) leggero della narrazione. Unica cosa che proprio non mi è piaciuta sono i nomi degli abitanti della Zona Speciale, che ho trovato a dir poco ridicoli (come quelli della principessa Pina Co Lada, o dell’imperatore Molto Sol Augustus).
–Luca Mugnaini–
‘Gate’ Volume 1: la recensione
Luca Mugnaini
- L'idea di base è interessante e pare funzionare;
- Vengono gettate le fondamenta per quella che potrebbe rivelarsi una storia davvero godibile...
- ... che però nel primo volume si sviluppa piuttosto lentamente;
- Davvero non riesco a farmi piacere i nomi degli abitanti della Zona Speciale;