Ogni mondo fantasy che si rispetti è pieno di mostri, dungeon da esplorare e avventure da intraprendere. Con così tante opportunità, però, qual’è la via più facile per guadagnare immense ricchezze senza rischiare la pelle? Vendendo gioielli e monili, ovviamente! Ed è proprio ciò che si fa in Jewels, boardgame da 2 a 5 giocatori distribuito da CosplaYou, dove si interpretano dei mercanti itineranti, intenti a guadagnarsi da vivere comprando e rivendendo gemme, dopo averle raffinate e trasformate in gioielli pregiati. Ovviamente non possiamo acquistare qualsiasi tipologia di gemma ovunque, e non tutti gli acquirenti sono interessati a ogni nostro prodotto, quindi per trarre il massimo profitto dal nostro lavoro siamo costretti a viaggiare tra le varie città del regno, acquistando e vendendo merci in modo tale da divenire i mercanti più ricchi in assoluto.
Una partita a Jewels ha inizio con la preparazione del Regno: mescolati i mazzi delle Risorse, degli Incontri e degli Eventi, le città vengono riempite ognuna posizionando una carta Incontro nello spazio superiore, e una Risorsa nello spazio inferiore; ai giocatori vengono quindi date le risorse iniziali, costituite da 3 Risorse casuali e da un numero di monete proporzionale al loro turno di gioco (25 al primo, 26 al secondo e così via). I partecipanti devono quindi posizionare la propria pedina in una città a scelta e, a partire dal primo giocatore, iniziare a svolgere il loro turno di gioco. Qui ognuno può eseguire fino a tre azioni tra:
- Viaggiare tra le varie città, spendendo una moneta d’oro per ogni luogo attraversato dopo il primo.
- Acquistare la merce venduta nella città in cui ci si trova, spendendo un numero di monete d’oro pari al prezzo di acquisto (indicato nella carta in basso a sinistra), e quindi mettendo la carta nella propria mano.
- Forgiare gioielli o gemme. Questa operazione è il fulcro di Jewels, dato che permette di ottenere il massimo profitto dalle gemme acquistate; i giocatori possono forgiare i gioielli semplicemente giocando dalla propria mano le carte necessarie alla loro fabbricazione, posizionandole di fronte a sé. Vale la pena ricordare che per forgiare ogni gioiello è sempre necessaria almeno una carta Oro, e che i gioielli acquistano maggior valore se composti da serie di gemme dello stesso tipo.
- Interagire con l’Incontro presente nella città. Tra gli Incontri i giocatori possono trovare vari tipi di personaggi, da acquirenti interessati a gioielli o gemme specifiche, a mostri che si impossessano di tutte le risorse della città e che, una volta sconfitti al lancio del dado, premiano il valoroso con numerose risorse e monete, fino ai mercenari che, per una modica somma di denaro, permettono ai giocatori di utilizzare abilità particolari per intralciare i propri avversari, svuotando le città dalle Risorse e dagli Incontri o spostando i propri concorrenti.
- Attendere nuove Risorse e Incontri nella città in cui si trova, aggiungendo una carta Risorsa e Incontro alla stessa.
- Incassare una moneta d’oro, azione utile in situazioni di necessità di denaro.
Terminate le azioni a propria disposizione si passa al giocatore successivo, fino a che tutti non hanno completato il proprio turno, ritornando quindi al primo giocatore, il quale, tirato il dado, rimuove le eventuali carte Incontro e Risorsa dalla città indicata dal risultato, e riempie poi gli spazi di ogni altro luogo non occupati da carte Risorsa e Incontro. Nel caso in cui la città indicata dal dado non possieda alcuna carta Incontro e Risorsa, allora i giocatori devono pescare una carta Evento e ne devono risolvere gli effetti, positivi o negativi, fino al round seguente.
La partita continua in questo modo finché non è più possibile riempire le città con carte Incontro o Risorsa durante la fase appropriata. A questo punto i giocatori calcolano il loro oro, sommando alle loro monete il valore delle Risorse e dei gioielli forgiati, e il giocatore con il maggior numero di oro vince la partita.
Jewels è un gioco dalle meccaniche semplici e lineari, che premia i giocatori più intraprendenti e con maggior senso strategico: il limite di tre azioni per turno, infatti, garantisce maggiori probabilità di successo a chi riesce ad impiegarle al meglio, magari svolgendo azioni meno remunerative per infastidire maggiormente l’avversario, utilizzando gli Incontri per limitare le azioni del primo in classifica, o posizionandosi nella città in cui questo deve svolgere il proprio turno, obbligandolo così a spendere un maggior numero di monete per acquistare Risorse o effettuare un Incontro. Questo perché in Jewels se il giocatore attivo si trova in una città occupata da uno o più avversari e cerca di intraprendere un’azione, gli altri possono mettergli i bastoni tra le ruote aprendo un’asta al buio, che permette al maggior offerente di svolgere l’azione al posto del giocatore di turno, ottenendo il massimo profitto anche solamente intralciando i propri avversari.
Essendo il rinnovo delle Risorse e degli Incontri determinato dai rispettivi mazzi, ovviamente conta avere anche un po’ di fortuna: siamo quindi di fronte a un titolo che premia sia i giocatori fortunati che quelli più portati al perfezionismo. Certo, va considerato anche che la varietà non eccelsa dell’offerta di gioco può rendere Jewels ripetitivo alla lunga, quindi i giocatori che si stancano in fretta sono avvertiti.
Parlando di componentistiche, devo dire che sono di buona qualità: sono rimasto piacevolmente colpito dalla scelta della plancia di gioco in tessuto, resistente e illustrata in modo molto convincente, così come ho trovato molto belle anche le carte, con il loro particolare stile di disegno.
–Luca Mugnaini–
Jewels: la recensione del boardgame
Luca Mugnaini
- Strategia e fortuna ben bilanciate;
- Un interessante alternativa ai titoli fantasy picchia e vinci;
- Bei materiali e illustrazioni;
- Alla lunga ripetitivo;