Illyoners appassionati di boardgames, parliamo oggi di una delle realtà più importanti nel mondo del gioco intelligente in Italia, e cioè di Giochi Uniti. Come avete avuto modo di leggere in questa news, il 18 e 19 giugno si terrà la due giorni “GiochiAMO Uniti 2016”, organizzata da questa azienda in collaborazione con Lucca Comics & Games. Per raccontarci meglio di questo evento e di come funziona il lavoro di un grande editore, ai nostri microfoni di bambù è giunto Luigi Ricciardi, amministratore unico di Giochi Uniti.
Salve Luigi! Lei è l’amministratore di Giochi Uniti. Quali sono le mansioni relative al suo ruolo? Di cosa si occupa all’interno dell’azienda?
Salve a voi, Isolani! Giochi Uniti, pur essendo il primo editore e distributore Italiano è comunque una PMI. Come Amministratore intervengo in tutte le attività sia per strategia che per indirizzo e controllo. A me riportano tutte le funzioni aziendali.
Da fonti verificate dalle nostre spie ninja, ci risulta che lei sia un grande giocatore da tavolo e di ruolo, quali sono i titoli storici che ha preferito nel tempo?
Sì, sono un giocatore “accanito”, e come giocatore sono sempre stato molto flessibile.
La mia preferenza va a titoli storici, in primis i Napoleonici, con sistema “Marchal” oggi editi da Clash of Arms, ma non disdegno titoli classici come “World in flame“, o anche più leggeri, come “Blu Max”, di cui non a caso Giochi Uniti/Stratelibri ha poi realizzato una edizione internazionale. Ma sono anche un grande giocatore di “Junta“. Non mi sono mancate puntate nel tridimensionale, dove ero giocatore del primo “Warhammer Fantasy“. Per quanto riguarda il gioco di ruolo, sono stato giocatore di “AD&D”, dalla 1.0 alla 3.5.
Com’è lavorare all’interno di un’azienda di giochi da tavolo e di ruolo, per un appassionato di questo settore? Aveva ragione Confucio quando diceva: “Scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua” oppure non è sempre cosi?
Sì, Confucio ha proprio ragione!!
Come Dottore Commercialista ho avuto modo negli anni di crescere e sviluppare la mia professionalità a 360° prima di essere chiamato a una sfida impegnativa e interessante come dirigere la crescita e lo sviluppo di una società come Giochi Uniti.
Sicuramente operare in un ambiente già conosciuto, da appassionato, ha reso anche un lavoro estremamente impegnativo molto stimolante. Diciamo che lavorare in un settore che piace sicuramente rende meno gravosi alcuni aspetti, ma d’altro canto lavorare per passione è pericoloso, perché si rischia di non tenere i piedi ben piantati per terra.
Fra pochissimi giorni si terrà l’evento “GiochiAMO Uniti 2016” che vedrà la collaborazione di Giochi Uniti e Lucca Comics & Games per una due giorni dedicata al boardgaming e al GdR. Quale sarà lo spirito di questo evento? Sarà l’inizio di una serie di iniziative organizzate da Giochi Uniti?
Ogni evento è un’opportunità di conoscere sempre più giocatori e avvicinare nuove leve al “mondo magico” dei giochi da tavolo. Giochi Uniti coltiva ormai da anni il gioco organizzato per le varie linee di prodotto. Quest’anno abbiamo pensato di riunire in una grande manifestazione sia il gioco organizzato sia gli appassionati dando la possibilità di provare alcune delle novità e nel contempo alle nuove leve di conoscere Giochi Uniti e scoprire una realtà che promuove titoli sia per famiglie che per appassionati.
Dal suo punto di vista, fenomeni di autoproduzione che stanno avendo un discreto successo tramite le varie piattaforme di crowdfunding possono rappresentare una nuova frontiera per il mercato dei boardgame? I prodotti che avanzano sono di qualità o si rischia che grazie a grafiche e miniature carine si producano giochi con meccaniche e funzioni di rigiocabilità scadenti?
Credo che sia un fenomeno sicuramente positivo per questo mercato in particolare e per il prodotto più specializzato. Il pubblico, d’altro canto, è maturato, e oltre alla qualità dei materiali comincia ad esservi una certa attenzione per le meccaniche.
Come si è evoluto il mercato italiano dei giochi in questi ultimi anni e in che direzione sta andando secondo lei? Eventi come il Lucca Comics & Games, l’apertura di ludoteche e negozi in maniera capillare, le varie associazioni ludiche stanno favorendo un’evoluzione?
Sicuramente eventi come il Lucca Comics & Games imprimono forti spinte alla crescita del settore che è in forte evoluzione. La cultura del gioco sicuramente si sta sviluppando in Italia grazie a una serie di valide iniziative proposte da associazioni, club e volontari, oltre che da operatori del settore. In questo ambito l’evento “GiochiAMO Uniti 2016” è l’occasione non solo per riunire gli appassionati, ma anche per introdurre ai più un mondo sano e divertente e un modo per stare insieme che magari non conoscono.
Ringrazio Luigi Ricciardi per questa intervista e ricordo a tutti voi, game designer in erba e creatori di prototipi coi cartoni delle pizze, di non mollare: c’è un mercato e un mondo dove i vostri sogni potranno un giorno davvero realizzarsi, dipende solo da voi!
– Luca Scelza –