La nostalgia del passato e il gusto per il vintage finiscono per colpire tutti prima o poi, come una sentenza. Dura lex sed lex dicevano i latini. Capita anche ai migliori. Prendete Square Enix, ad esempio, che ha dovuto fondare una casa di sviluppo, la Tokyo RPG Factory, per tuffarsi nel passato e lanciarsi nello sviluppo di JRPG di stampo classico, ma realizzati con tecnologia moderna. Un’idea nata sia per ricercare un successo che da diversi anni a questa parte non è stato più lo stesso, sia per accontentare chi non ha altro da fare che lamentarsi per la situazione videoludica attuale. Ed è in questo contesto che è venuto alla luce (per ora solo in Giappone) I Am Setsuna, un nuovo Jrpg liberamente ispirato a Chrono Trigger.
Il titolo, che sbarcherà in Italia il 19 luglio su PS4 (solo in digitale) e PC (tramite Steam), sarà incentrato sulle vicende della giovane Setsuna, una ragazza con poteri magici e un destino già segnato. Ella è, infatti, la vittima designata del sacrificio necessario a placare i demoni che assediano l’isola nella quale si svolge l’intera vicenda. Il giocatore, che vestirà i panni di un mercenario di nome Kuon con l’incarico iniziale di uccidere proprio la ragazza, si ritroverà invece a doverla accompagnare in questo triste viaggio, grazie anche all’aiuto di altri personaggi che andranno a comporre il party.
Il leitmotiv dell’intera avventura, come prevedibile, sarà la malinconia esistenziale costante. E non potrebbe essere altrimenti, dal momento che affronteremo un viaggio di cui sapremo già quale sarà l’inevitabile conclusione, un’ineluttabilità del destino che si trasformerà ben presto in consapevolezza della fine, una sensazione a cui contribuisce in maniera decisa il paesaggio costantemente innevato, quasi immacolato.
Anche le musiche, magistralmente scritte da Tomoki Miyoshi, renderanno l’atmosfera più profonda e, per certi versi, cupa. Un’atmosfera che sicuramente si discosta molto da quelle fantastiche e avventurose di Chrono Trigger, nonostante i lineamenti dei personaggi siano chiaramente ispirati ai JRPG di venti anni fa.
Vi starete chiedendo come mai abbia tirato in ballo il capolavoro del ’95. Date un’occhiata al trailer del gioco che trovate qua sotto, concentrandovi principalmente sulle battaglie, e ne capirete il motivo: il combat system, vero punto di forza di I am Setsuna, si aggrappa in maniera decisa allo standard di Chrono Trigger, rispolverando l’Active Time Battle. Quando ci imbatteremo nei nemici (non ci saranno incontri casuali), sarà presente una barra che si riempirà progressivamente, indipendentemente dalle nostre azioni. Una volta piena, sarà possibile attaccare, utilizzare oggetti o sferrare delle combo. Rinunciando all’attacco, invece, andremo a riempire un’altra barra, l’indicatore Setsuna, che ci permetterà di potenziare gli attacchi base.
Si tratta, in poche parole, di uno stile di combattimento basato sul risk/reward, ovvero sullo scegliere se e quando rinunciare a un attacco per potenziarne altri. I colpi, inoltre, saranno in grado di spingere, spostare o allontanare i nemici (così come i propri personaggi), in modo da creare delle vere e proprie meccaniche di posizionamento che possano avvantaggiarci durante gli scontri. Un mix tra linearità e strategia, insomma, che l’azienda spera possa riuscire a soddisfare sia chi vuole prendere il gioco con una certa leggerezza, sia chi preferisce dedicare tutte le energie mentali in ogni singolo aspetto di un titolo.
In Giappone I am Setsuna ha riscosso parecchio successo, subendo qualche critica solamente per la personalizzazione limitata, soprattutto dei personaggi che crescono in maniera automatica, e per la durata della storyline. A noi, invece, non resta che aspettare luglio, per riassaporare un po’ di sano giappoerrepigì che ci faccia volare con la mente al glorioso passato.
– Andrea Camelin –