Avete più tazze da thè del Cappellaio Matto a furia di collezionare punti sulla vostra tessera del supermercato? La mountain bike l’avete già presa con le pentole in acciaio inox? Se il vostro scopo è inchiodare i più piccoli al tavolo con un gioco che potrebbe avere addirittura fini didattici, anche se sostanzialmente volete solo levarveli dalle balle, l’iniziativa “Scrittori di Classe 2” potrebbe essere quello che fa per voi. Di cosa si tratta nello specifico? È un concorso letterario di scrittura e lettura, rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado. La giuria (composta da otto autori di libri per ragazzi, fra cui Stefano Bordiglioni, Tim Bruno e Beatrice Masini), dopo aver fornito alcuni incipit di racconti, hanno assegnato il compito di portare a termine una storia ad oltre 13.000 classi di Istituti in tutta Italia. Otto di questi sono stati selezionati rispetto alle tematiche trattate, uno per ognuna di esse, e già dal 29 marzo scorso (e fino al prossimo 22 maggio) sono collezionabili attraverso la raccolta a punti promossa dalla catena di supermercati Conad. Ma non è finita qui.
RACCONTAMI UNA STORIA
Oltre ai volumi collezionabili, la novità di quest’anno è “Raccontami una Storia”, un gioco di Gabriele Mari, targato Pendragon Game Studio, basato sul metodo Storyline (una strategia pedagogica di “apprendimento attivo” molto praticata soprattutto nelle scuole dei paesi nordeuropei), disponibile in un’edizione speciale contenente carte appositamente realizzate in occasione dell’iniziativa, e presentato in anteprima rispetto alla distribuzione nei negozi. Si tratta di un gioco di carte molto immediato e adatto soprattutto a un pubblico giovane – lo stesso al quale è rivolto il concorso di scrittura sopracitato, per capirci. Le dinamiche sono simili a quelle di giochi come “Sì, Oscuro Signore!” o “C’era una volta”, anche se ulteriormente semplificate, il che lo rende accessibile davvero anche a chi non si è mai cimentato in questo tipo di prodotti.
Non fatevi comunque intimorire dalle illustrazioni fiabesche, perché queste non escludono l’utilizzo del gioco anche da parte di un pubblico più adulto. Come? Pensate, ad esempio, alla possibilità di sbizzarrirsi con varianti alcoliche e via dicendo. Il gioco è pensato per un numero di utenti che vadano da tre a sei (più una variante non competitiva per due giocatori), e lo scopo è quello di raccogliere più punti possibile (gettoni presenti all’interno della confezione) prima che la storia sia terminata. A turno, i giocatori interpretano il “Narratore”, il cui ruolo, attraverso il mazzo delle “Carte Narratore”, è quello di delineare i passaggi che collegano le fasi della storia. Gli altri partecipanti devono, a turno, inserire elementi e parti del racconto, con l’aiuto delle carte Personaggio, Azione, Caratteristica, Luogo e Oggetto, distribuite a inizio partita. Così non solo avremo un vincitore da osannare e uno sconfitto da deridere, ma anche una storiella nuova di zecca.
Un’iniziativa simpatica, soprattutto per avvicinare i più piccoli al mondo dei giochi da tavolo e in particolare della narrativa. Fra una morte e l’altra a Dark Souls, con questo gioco i più teneri potranno distendere un po’ i nervi!
– Antonio Sansone –