“La differenza tra me e Neil nel nostro approccio ai progetti cinematografici è che lui non crede si concretizzeranno fino a quando non è seduto in poltrona a mangiare popcorn, e io non credo si concretizzeranno.” Terry Pratchett
Nel 2015 è venuto a mancare Terry Pratchett, uno dei più effervescenti scrittori che il mondo fantasy abbia mai visto. Proprio durante il suo primo memoriale il grandioso autore Neil Gaiman ha inaspettatamente dichiarato di essere a lavoro su un adattamento televisivo in sei parti del libro noto in Italia come “Buona Apocalisse a tutti!“, romanzo scritto a quattro mani dai due novellisti e che ha sancito nel lontano 1990 la loro amicizia.
L’adattamento in pellicola di Good Omens (questo il titolo originale) è in ballo dai primi anni 2000, ma i produttori non volevano finanziare film apocalittici in concomitanza con il 9/11 e il progetto si è arenato a oltranza fino a sbiadire nel dimenticatoio. Solo recentemente il sardonico testo è stato sceneggiato in fretta e furia per la radio, in modo che l’ormai moribondo creatore potesse goderne prima che l’Alzheimer lo portasse via, ma da allora Gaiman si è sempre detto contrario a lavorare su un’ulteriore rivisitazione.
Cosa è cambiato? A quanto pare il satanasso di Terry aveva redatto una lettera post-mortem per il collega Neil, un documento che più che una missiva suona come una formalizzazione delle sue ultime volontà. Proprio in queste righe l’anziano baronetto avrebbe chiesto al suo amico di infrangere l’ostinato e rispettoso dogma del non approcciarsi all’impresa in assenza del co-autore, domandandogli di occuparsi personalmente del reinventare la loro opera. Neil Gaiman, avendo accettato l’incarico, è il terzo scrittore che si sta dedicando a un adattamento filmico di Pratchett; gli altri due sono Terry Rossio con Morty l’apprendista e Rhianna Pratchett con L’intrepida Tiffany e i Piccoli Uomini Liberi.
– Walter Ferri –