Chi avrà letto i libri saprà che di Shannara, in The Shannara Chronicles, c’è ben poco. La serie per ora è stata un’altalena, con i primi due episodi gradevoli, il terzo e il quarto accettabili ma non brillanti, e il quinto e il sesto una discesa verso i Nove Inferi di Baator. Il settimo, che ho guardato con scetticismo pari a quello di un ateo davanti a dei testimoni di Geova, ha però riacceso in me una sorta di curiosità: c’è stata una spinta, ecco, una sorta di “colpo di reni”, che ha reso la serie di nuovo stabile. Vediamo cos’è successo.
DISCLAIMER: la recensione, per offrire una lettura completa e di qualità, conterrà inevitabilmente piccoli spoiler riguardanti trama e personaggi. Chiunque non abbia visto ancora l’episodio e non voglia rovinarsi la sua esperienza, è pregato di non proseguire, se non a suo rischio e pericolo.
UN’OCCASIONE SPRECATA…OPPURE NO?
L’episodio si apre con il risveglio di Wil su un ruscello basso. Dopo essersi ripreso dall’attacco del Mietitore, che per ora sembra essere morto per davvero, si mette subito alla ricerca delle sue fidate compagne. Incontra però Perk, un elfo senza un orecchio, che lo mette in guardia sui cacciatori presenti in zona, umani che vendono agli gnomi proprio le orecchie degli elfi. La scena passa poi ad Amberle, rinvenuta nello stesso ruscello, che subito incontra Eretria e, poco dopo, viene braccata dai cacciatori di elfi. Le due riescono a fuggire, solo per finire all’interno di una scuola seppellita.
I due principi, nel frattempo, partono verso l’Henge del Dagda Mor e, com’era prevedibile, finiscono dritti in una trappola. Arion viene ucciso dalla stessa arma che aveva utilizzato per far fuori il druido, mentre Ander viene salvato in extremis da un Allanon rinforzato, potente della magia del suo maestro Bremen. Wil, intanto, riesce a carpire informazioni da un cacciatore di elfi solitario e si mette alla ricerca di Amberle ed Eretria, seguito dal nuovo “alleato” Perk e dalla sua amica, Genewe, un Roc. I cacciatori di elfi nel frattempo trovano le due e, dopo un combattimento, Zora, la cacciatrice più forte, ha la meglio, catturando le protagoniste. Wil interviene ma, nonostante le buone previsioni, Zora ferisce Eretria, costringendo i due rimasti a fuggire senza la Nomade. Ad Arbolorn Ander, unico principe rimasto, decide di fidarsi di Allanon e riesce, finalmente, a disfarsi del Camaleonte, diventando a tutti gli effetti il nuovo Re Elfico.
Questa settima puntata traduce su schermo piuttosto fedelmente gli stessi momenti che, in questo punto, si possono leggere anche nel libro, quindi Ander Re degli Elfi, Wil e Amberle in viaggio verso la Malaterra, ed Eretria fuori dalla scena. Riesce anche ad inserire, a sorpresa di tutti, Perk il Cavaliere Alato, individuo importante nello Shannara cartaceo e, spero, altrettanto anche in questa trasposizione. La parte dei cacciatori di elfi viene giusto accennata da Crispin ad inizio libro, ed è interessante vedere questo approfondimento. Austin Butler si rialza da quell’ammasso di teen scene che l’aveva fatto sprofondare, non riuscendo, però, a scrollarsi di dosso quell’aria da ingenuo e belloccio che, almeno a questo punto, dovrebbe aver perso. Ivana Baquero e Poppy Drayton, sorprendentemente, lavorano molto bene assieme, regalando alla serie un po’ di sano e onesto “Girl Power”. Aaron Jakubenko e Daniel MacPeterson cominciano in prima e terminano in quarta abbondante.
L’episodio, comunque, si mantiene piuttosto stabile. La prima parte, nella quale Wil incontra Perk, è priva di scene degne di particolare nota, mentre la fuga di Amberle ed Eretria dai cacciatori di elfi è abbastanza coinvolgente, sebbene manchi un po’ di entusiasmo e di cardiopalma. La caduta nell’edificio scolastico è interessante da molti punti di vista: in primis abbiamo una situazione nella quale entrambe le protagoniste rivelano una profondità di carattere che fin ora aveva faticato ad emergere, e in secundis assistiamo ad una prova recitativa delle due attrici davvero convincente (soprattutto durante il combattimento), con una scena molto pulp. L’arrivo di Zora non riesce però ad alzare ulteriormente il livello e, in definitiva, Wil giunge come principe azzurro a salvare la situazione, rendendo le nostre protagoniste più simili a due amebe incapaci di badare a se stesse, più che a donne che sanno il fatto proprio. Peccato.
Saltando la goffa parte del viaggio dei principi, il momento che davvero mi ha lasciato perplesso è stato la morte di Arion. La figura del secondogenito, difatti, era stata approfondita nei precedenti episodi e, paradossalmente, si era dimostrato essere un personaggio alquanto interessante. In ogni caso la sua dipartita era piuttosto prevedibile, si sentiva nell’aria, era palese. Personalmente, poi, ho poco gradito la parte di Allanon e Bremen, soprattutto perché il secondo, più che un druido, sembra un vecchio alcolizzato con un tatuaggio sulla fronte, di quelli che si fanno in preda ai fumi dell’alcol e dei quali non si ricorda nulla la mattina successiva; è un personaggio privo di quel carisma che, nei libri, viene dato al Maestro dei Druidi (nonché padre adottivo di Allanon). Certo, grazie ai suoi poteri il personaggio di Manu Bennett riesce a salvare Ander dal Dagda Mor (effettuando, diciamocelo, il teletrasporto più efficace della storia), ma manca quel senso di “wow, è davvero figo!” che riuscì a darci, invece, Allanon nel secondo episodio (quando spedì all’altro mondo la Furia in uno slow motion da paura, per intenderci..).
Lasciandovi col promo del prossimo episodio, chiedo un vostro parere: che ne pensate? La serie ha ancora speranze di ripresa?
– Yari Montorsi –
Shannara Chronicles 1×07: recensione
Yari Montorsi
- Abbastanza interessante tutta la parte riguardante i cacciatori di elfi;
- Ben realizzato il personaggio di Zora, la cacciatrice di Elfi nonché ex amante di Eretria;
- Convincente la prova recitativa di Ivana Baquero e Poppy Drayton...
- ...peccato che Wil, un istante dopo, le faccia sembrare inutili al cazzo;
- Bremen poteva essere interpretato da qualcuno con più carisma e decisamente più in forma;
- Il sapore di occasione mancata con i Principi Elfici è palese;