Ci siamo, prima o poi doveva succedere: a poco meno di un anno dalla partenza, “Tales from the Borderlands” è giunto al suo epilogo. E credetemi se vi dico che forse mai come in questo caso c’è da rimanerci veramente male. Non per la qualità del quinto episodio, “The Vault of the Traveler”, niente affatto. Ma perché con esso si conclude quella che probabilmente è la migliore produzione Telltale mai realizzata fin ora. Sì, anche migliore della Season 1 di The Walking Dead.
ASPE’, TALES FROM COSA?
Spero non siate arrivati a questa ultima recensione di “Tales from the Borderlands” senza ancora sapere di cosa stia parlando, ma nel dubbio non vi privo di una una piccola introduzione generale sulla saga da cui il titolo è ispirato.
“Borderlands” ha debuttato nel 2009 su Xbox 360, PlayStation 3 e PC grazie all’ottimo lavoro del team Gearbox: si tratta di un ibrido tra un gioco di ruolo e uno sparatutto in prima persona dove l’utente veste i panni di un esploratore sul pianeta post-apocalittico di Pandora, col compito di svelare i misteri legati alla presenza di un luogo sconosciuto chiamato “La Cripta”. A seguito di questo, sono stati pubblicati un sequel diretto, “Borderlands 2″, e un episodio di collegamento tra i due, “Borderlands: The Pre-Sequel”. Ne è previsto anche un terzo, per le console di attuale generazione, ma ci sarà da aspettare ancora un bel po’, anche considerando che a nessuna delle più recenti fiere dedicate ai videogiochi sono stati rilasciati dettagli o filmati.
Per quanto riguarda “Tales from the Borderlands”, nel gioco non si interpreta il suddetto esploratore, bensì Rhys, Vaughn, Fiona e Sasha. I primi due sono dipendenti Hyperion che stanno cercando, successivamente alla morte di Jack Il Bello, di assumere ruoli di maggiore importanza all’interno dell’azienda; le altre due, invece, sono delle sorelle che si guadagnano da vivere truffando. I primi quattro episodi, Zer0 Sum, Atlas Mugged, Catch a Ride ed Escape Plan Bravo sono stati pubblicati rispettivamente il 25 novembre 2014, il 17 marzo 2015, il 23 giugno 2015 e il 18 agosto 2015.
COSA C’È NELLA CRIPTA?
Bella domanda… e credo che il vero tesoro che troverete alla fine di questo quinto episodio non sarà qualcosa di materiale. Ma andiamo con ordine. Escape Plan Bravo ci aveva lasciati nei panni di Rhys con una bella gatta da pelare che rispondeva al nome di Jack Il Bello, tra l’altro rapito, insieme a Fiona, da un misterioso individuo che sembra proprio aver dato inizio a tutto questo casino.
Finalmente Telltale dà al giocatore delle belle soddisfazioni: The Vault of the Traveler non solo mette di fronte a tutta una serie di importanti scelte che si ripercuotono sullo scorrere degli eventi in maniera incisiva ma, giunti a questo punto, tutte le decisioni che l’utente ha preso nei quattro capitoli precedenti danno l’impressione di plasmare realmente la storia. Anche per le scene più action sembra che la software house californiana si sia tenuta il meglio per il finale, dove ci si imbatte anche in un’inedita sezione che farà sicuramente felici gli appassionati dei giochi arcade (non mi fate dire altro, o rischio davvero di farvi degli spoiler). Non mancano ovviamente i soliti Quick Time Event ma – e ormai è davvero chiaro – è la parte narrativa a farla da padrone e a conquistare completamente l’interesse del giocatore. Telltale continua a dare veramente il meglio di sé quando lascia che a parlare siano i suoi personaggi: ci si ritrova a passare con una naturalezza incredibile da momenti drammatici e di forte impatto emotivo, a scene umoristiche, merito anche del contribuito agli script di Anthony Burch, che ha collaborato alla stesura della sceneggiatura degli ultimi tre episodi (e prima ancora a quella di “Borderlands 2”). Sempre in base alle scelte effettuate, poi, si può finire con l’incontrare personaggi ben noti ai fan dei due giochi originali, e qualche utente più attento potrebbe anche individuare uno o due situazioni che non escludo vedremo meglio approfondite in “Borderlands 3”.
Nel corso dell’oretta e mezza circa (o poco più) necessaria a completare il capitolo, il ritmo della narrazione non cala mai: effettivamente se anche i precedenti episodi l’avessero mantenuto così, probabilmente ci saremmo trovati di fronte ad un vero e proprio capolavoro, nonostante non fatichi a dirvi che, a conclusione della storia, “Tales from the Borderlands” rappresenti senza dubbio la miglior prova al livello di sceneggiatura e dialoghi della software house di Dan Connors. Durante i titoli di coda vi ritroverete a riflettere su come il team abbia sapientemente trattato temi un po’ abusati come l’amicizia, la vita, l’amore, e le implicazioni che possono derivare dal possedere il potere. Potreste addirittura avere voglia di rigiocare tutti gli episodi da capo per scoprire in quanti e quali altri modi si sarebbe potuta evolvere la storia – quello che, in tutta onestà, dovrebbe essere proprio lo scopo di questo genere di avventure grafiche.
Che altro vi posso dire? Il sentore che ci potesse essere un gran finale nell’aria c’era tutto, e personalmente sono rimasto pienamente soddisfatto dal gioco: non mi resta che sperare che Telltale pensi seriamente di realizzare una season 2 di “Tales from the Borderlands”, o che comunque si concentri maggiormente su produzioni tra “il serio e il faceto”, come questa – è chiaro che è qui che riesce a dare il meglio di sé.
The Vault of the Traveler è disponibile dal 20 ottobre su PC, Mac, PlayStation 3 e PlayStation 4, da ieri 21 ottobre su Xbox 360 e Xbox One e da oggi su dispositivi Android e iOS. Correte a scaricareh!
– Mario Ferrentino –
Tales from the Borderlands Ep. 5 “The Vault of the Traveler” – Recensione
Mario Ferrentino
- Narrazione e dialoghi sempre ad altissimi livelli;
- Ritmo di gioco pressoché perfetto;
- Tutte le decisioni prese nei precedenti episodi finalmente hanno riscontro nel finale;
- Se il ritmo fosse stato questo anche nei vecchi capitoli, la saga sarebbe stata indimenticabile;
- Come sempre, il tutto è solo in inglese;