Bentornati amici Illyoners in questo nuovo Insight su Magic the Gathering. Un prodotto bellissimo, che però soffre di una nemmeno tanto ignorabile pecca per chi vuole giocarlo professionalmente: non è assolutamente economico. Non è certo una novità, almeno per i veterani. La fascia di prezzo che riguarda la creazione di un mazzo qualsiasi, spaziando dallo Standard ai formati Vintage, può variare tra le centinaia e le migliaia di euro, a seconda, appunto, di dove ci si focalizza. Non parliamo affatto di bruscolini, e questo può in qualche modo far desistere alcuni giocatori dall’incamminarsi verso il mondo professionale. Ma è tutto così caro? Come al solito, soprattutto in un mondo così ampio e creativo come quello di Magic, sono stati gli utenti stessi a riuscire a mettere una pezza e trovare un modo per giocare al risparmio, seppur in maniera competitiva: sto parlando del formato Pauper, che vi presenterò in questo mio breve approfondimento.
COS’E’ IL PAUPER?
Il Pauper è un formato del Constructed caratterizzato dalla presenza, obbligatoria, di carte all’interno dei mazzi che non superino come rarità il livello comune. Avete capito proprio bene: niente più costosissimi e uber-sgravi Tarmogoyf, ma banalissime creature e istantanei facilmente reperibili in qualsiasi collezione. Ovviamente da questa semplice e basilare regola, derivano due importanti conseguenze:
- Il costo del mazzo si abbatte enormemente. Parliamo di un prezzo che si aggira intorno ai 15-30 euro. Quindi anche il mazzo più competitivo è davvero alla portata di tutti, consentendo un più facile “ingresso” nel formato.
- Essendo queste carte comuni, la reperibilità delle stesse è altissima: è quasi impossibile che un buon collezionista di Magic non possieda almeno una copia delle carte necessarie a portare avanti questa tipologia di mazzi, facilitando e velocizzando la fase di deckbuilding e di testing allo stesso momento.
Tornando alla questione regole, l’unica presente in questo formato che differisca da quelle classiche del gioco è quella prima citata: si usano solo comuni. Per il resto, tutto nella norma. Tra l’altro, questa formula non solo può essere facilmente adattata per le normali partite 1vs1, ma può essere ampliata anche in altri formati particolari come il Two Headed Giant o il Commander, in cui le regole sono già più stringenti e precise, ma che non omettono assolutamente la possibilità di poter usare questo formato “povero”.
METAGAME
Il metagame del Pauper è molto vario, ed esistono diverse tipologie di mazzi, ma anche in questo caso non mancano dei Tier che sembrano dominare e surclassare tutti gli altri tipi di grimori. Sto parlando, ad esempio dell’Infect o dello Storm, che hanno dominato il meta del Pauper fino al ban delle carte chiave di questi due deck (quasi obbligatorio per come si era messa la situazione). Ora c’è un buco che si sta cercando lentamente di colmare.
Allora cosa ne dite? Vi siete già convertiti all’economicità di questa frizzante modalità o siete ancora in dubbio? Fatecelo sapere nei nostri commenti e scriveteci, nel caso, quale deck utilizzate per le vostre sfide.
-Vincenzo Mirra-