Avere delle passioni che non riguardino argomenti nel campo delle materie umanistiche e scientifiche, ma che esplorino anche altri mondi, spesso messi da parte, è difficile soprattutto nel nostro Paese, dove la creatività e l’immaginazione vengono catalogate come qualcosa di poco conto. Alzi la mano chi non si è mai sentito dire “Ah, ma tu suoni? E cosa studi all’Università?”, oppure “Ah, ma disegni? Sì, ma non vai all’Università?”: proprio chi si diletta nell’arte del disegno saprà confermarmi quanto questo sia un mondo difficile, e sappia come chi ha determinate passioni debba stringere i denti, raccogliere tutte le sue capacità e il suo talento, e diventare imprenditore di se stesso. In un mondo dove la laurea ormai non si nega quasi a nessuno e dove le arti creative sono ancora viste come puro hobby – “perché se fai l’architetto è ok, ma se fai il fumettista no“ –, non si ha il giusto spazio per uscire fuori dalla massa e farsi conoscere.
Fortunatamente, però, siamo nel 2015 e, nonostante le numerose critiche ad Internet e al mondo del web, considerato come diseducativo e definito come “la morte dei rapporti sociali”, proprio questo rappresenta lo strumento giusto per chi ha bisogno di uscire fuori dal gregge. È praticamente una certezza il fatto che la maggior parte di noi passi gran parte del proprio tempo su Facebook, divenuta ormai una vera e propria dipendenza. Ore intere passate sulla bacheca del social network blu in ogni momento della giornata, complice soprattutto la tendenza a collegarsi da smarthphone, che ormai permette di potervi accedere in qualunque momento, quando si è fuori, quando si è a casa, quando si è a letto o addirittura quando si è a cena fuori con il proprio partner… Ebbene, allora perché non sfruttare questo social network monitorato praticamente 24 ore al giorno per presentarsi al pubblico e farsi conoscere? È forse proprio questa la strada più diretta e semplice per mostrare alle persone le proprie creazioni, creando una pagina personale che diverrà una vera e propria bacheca dei nostri lavori, dove all’interno creeremo album con tutti i nostri disegni. Attraverso le pagine sarà possibile monitorare il numero di “Mi piace” per capire quante persone seguiranno i nostri lavori e da lì, magari se siamo fortunati e se davvero i nostri disegni piaceranno, potremo cominciare a lavorare su commissione, guadagnando quel po’ che serve per stimolarci ancora di più e continuare a migliorare.
Ma l’arte è fatta per essere messa in mostra, e quale modo migliore se non quello di usufruire di un altro ponte verso la società, un trampolino di lancio in vasta scala, quale DeviantArt? Ormai al suo quindicesimo anno di vita, dA (così è conosciuto abbreviandolo) racchiude le principali forme d’arte, prosa, poesia, disegno e fotografia, toccando anche campi come l’artigianato, animazione e giochi flash. Ogni disegnatore, ad esempio, pubblica la sua tavola creando una Submission, che rimarrà una semplice bozza fino a quando il deviant (l’utente iscritto su deviantArt) non l’avrà dichiarata completata; una volta effettuata la registrazione sul sito ed essere diventato deviant, il gioco è fatto: una bacheca mondiale dove cercare tramite parole chiave qualsiasi cosa noi desideriamo trovare e dove noi stessi possiamo giovarne pubblicando lavori e aspettando che gli altri deviant li apprezzino, aggiungendo tra i preferiti le nostre opere e commentandole. Su dA è possibile ammirare davvero tanti lavori, soprattutto in grafica digitale, realizzati sia da artisti in erba (che lo usano, appunto, come bacheca per lanciarsi nel mondo del disegno), ma anche da professionisti che ne approfittano per pubblicare qualcuna delle loro tavole apertamente (basti solo pensare a Simone Bianchi, noto disegnatore italiano, e al brasiliano Mike Deodato).
DeviantArt non è comunque l’unico nel suo genere. Altri siti molto simili sono Artician e Myfolio, entrambi con più o meno la stessa funzione, per non parlare di alcune piattaforme che vanno molto in questo periodo, e che permettono di far conoscere la propria arte anche con un piccolo introito; nulla a che vedere, ovvio, con un vero e proprio stipendio, ma costituiscono la possibilità di avere un primo riconoscimento anche monetario per i nostri sforzi. Siti come Tee Tee e Redbubble permettono di abbinare i propri disegni e i propri lavori a magliette che vengono vendute e per le quali si riceve una quota per ogni ordine effettuato.
Abbiamo il talento, abbiamo la voglia di farci conoscere e se vogliamo possiamo trovare degli escamotage per concretizzare la nostra arte, dai più comuni come Facebook, appunto, sino ad arrivare a quelli che sono i siti più specifici come DeviantArt e i suoi simili. Certo, è ovvio che come detto bisogna anche essere imprenditori di se stessi e una volta scelto, ad esempio, un percorso di scuola superiore con un indirizzo artistico, pensare magari anche ad un futuro cercando qualche scuola inerente ai fumetti e al disegno che possa fornirci le giuste basi e, perché no, i giusti contatti (se siamo fortunati) per poi spiccare il volo come professionisti, sempre però supportati da muri virtuali, che oggi come oggi sono tenuti in grande considerazione anche dai grandi artisti del disegno!
– Alessia Bellettini –