L’universo videoludico è in continua espansione: un po’ come il nostro universo, solo che la religione non si mette in mezzo. In questo scenario abbiamo parecchie galassie in crescita, se così vogliamo chiamarle (studenti di astrofisica non lapidatemi, vi prego): la galassia Sony, azzurrina, la Galassia Microsoft, Rossa Gialla Blu e Verde, e la Galassia Steam-Valve, grigia ed in aumento ogni estate. Al centro di quest’ultima galassia c’è una divinità, tale Santo Gabe, eterno ed immortale. Ogni tanto questa divinità lancia sui pianeti vicini un qualche frutto sacro: i saldi Steam, DotA2, versioni per PC di giochi in esclusiva, eccetera. Sembra che la nostra divinità abbia deciso di lanciare un altro prodotto, di cui è bene fare chiarezza, ovvero la Steam Machine. Se anche tu ti stai chiedendo cos’è, allora continua a leggere per ricevere l’illuminazione!
È UNA CONSOLE! NO, È UN PC! NO, È SUPERGABE!
Incredibilmente, nonostante il design ricalchi quello delle console di ultima generazione, la Steam Machine (anche chiamata Macchina a Vapore di Gabe v 1.0) è un PC. Un PC da gaming fatto apposta per videogiocare, con sistema operativo SteamOS creato da Valve. Generalmente queste Steam Machine sono ottimizzate per il gaming, anche se, personalmente, sono abbastanza indeciso su cosa ritenere ottimizzato per il gaming e cosa no. La Steam Machine è in grado di eseguire una grande varietà di giochi (sia quelli di Linux ma anche Mac e Windows), di riprodurre musica e fare streaming. Essa ha anche buona parte delle opzioni di caratterizzazione di tutti gli altri sistemi Linux, e il videogiocatore può inserire tali opzioni effettuando delle semplici modifiche. Insomma, un PC come tanti altri. Perché comprarla, quindi? Perché acquistare una Steam Machine quando ci si potrebbe lanciare direttamente su una console o su un normalissimo PC? Ebbene, le motivazioni faccio fatica a trovarle pure io, ma sappiate che le Steam Machine montano sempre degli hardware con delle prestazioni minime già definite. Non sono tutte uguali, per intenderci, proprio perché prodotte da tante aziende diverse: ognuna, quindi, può decidere che caratteristiche avrà la macchina, potendo quindi coprire varie fasce di prezzo e di prestazioni. Le basi sono, però, queste:
- CPU: Intel Core i7-4770, i5-4570, e i3
- Scheda Video: Nvidia Geforce GTX Titan, GTX 780, GTX 760, e GTX 660 con 3 GB GDDR5
- RAM: 16 GB DDR3-1600
- HARD DRIVE: 1 TB/8 GB SSD cache ibrido
- Alimentatore: 450 W
- Misure: 30.5 cm × 31.5 cm × 7.4 cm
Esistono, ora come ora, ben 14 aziende che producono Steam Machine, anche se probabilmente presto ne verranno prodotte anche altre senza la necessità di autorizzazione da parte di Valve. Ripetiamo quindi la domanda di prima: se ho già un PC da gaming, perché dovrei comprare anche una Steam Machine? La risposta è: non dovreste. Questo prodotto nasce per unire la portabilità e la semplicità delle console ad una maggiore capacità di personalizzazione. È ottima, ad esempio, per giocare in live, magari a casa di amici, senza dover smontare il PC fisso da 3000 euro che avete a casa. Per il resto, ha le stesse funzioni di un computer da gaming, ma è meno personalizzabile a livello di pezzi e specifiche, quindi in confronto il PC si rivela ancora ottimale.
Ora parliamo di prezzi, che è quello che più ci interessa. Va da sé che il costo lievita in base alla qualità dei componenti che sono inseriti al suo interno: con le specifiche minime richieste, il costo è identico più o meno a quello di una Xbox One o di una PlayStation 4. Se desiderate, invece, giocare a gran parte dei titoli presenti in catalogo potendo godere dei 60 fps, andando quindi a scegliere i componenti più costosi, si può arrivare a spendere anche 6000 dollari.
Alla nostra “forse” costosa Steam Machine potremo andare ad aggiungere il già adulato Steam Controller, il pad creato da Valve in maniera da essere in grado di sostituire la tastiera in molti giochi. Tale periferica funzionerà anche sui PC classici e, con i suoi sedici tasti muniti di tecnologia aptica, riuscirà ad accontentare anche le mani più sensibili (dunque il controller ci restituirà sensazioni tattili, come ad esempio la vibrazione, in base alle varie situazioni). Vi erano dei dubbi riguardo i Trackpad, e vi fu un momento nel quale Valve ipotizzò di inserire una Trackball nel controller, fortunatamente mai divenuta realtà.
Ultimo, ma non ultimo, c’è lo Steam Link, nient’altro che un ricevitore wireless in grado di riprodurre i videogames su televisori differenti (slegando quindi il gioco dal monitor), per giocare in salotto nonostante il PC sia in camera, ad esempio. Seppure gli sviluppatori garantiscano l’assenza di latenza e una fluidità pari alla connessione originale, la stabilità del collegamento è ancora tutta da dimostrare – a volte faccio fatica a collegarmi al mio router posizionato a mezzo metro da me, figuriamoci giocare a The Witcher 3 separato da diverse pareti…
Tirando le conclusioni: Steam Machine non sembra un prodotto indispensabile, né tutt’ora vedo un motivo davvero valido per acquistarla. Più interessante dal punto di vista del gameplay è il controller, nonché le teoriche possibilità offerte dallo Steam Link. Rimane sacra la regola dei videogamer, ovvero PC>All: riuscirà l’arrivo sul mercato della Steam Machine a surclassare completamente le console, aprendo ad una nuova era di gaming? Ora come ora, nessuno può dirlo: aspettiamo quindi il 10 novembre 2015, data di lancio delle macchine, per vedere come saranno accolte – i segnali sono comunque positivi, considerando che le prime prime scorte pare siano già state tutte prenotate.
E voi, cosa ne pensate? Comprerete la Steam Machine? Siete d’accordo sulla politica adottata da Valve (ovvero molti produttori-molti prodotti diversi)? Fatecelo sapere qua sotto!
– Yari Montorsi –