“A volte il mondo può sembrare un luogo sinistro ed ostile, ma credeteci quando vi diciamo che ci sono molte più cose buone che cattive, e che quello che sembra essere una serie di sfortunati eventi potrebbe essere solo il primo passo di un lungo viaggio” Lemony Snicket
Questo lungo viaggio, però, si dovuto interrompere, almeno per quel che riguarda la versione cinematografica di “Una serie di sfortunati eventi”, e ora, dopo una decina di anni, qualcuno ha deciso di far tornare sullo schermo i fratelli Baudelaire, Violet, Klaus e Sunny. Questa volta, però, sarà lo schermo del vostro computer: Netflix ha infatti acquistato i diritti della serie di libri di Lemony Snicket per farne una… beh, una serie. Daniel Handler, vera identità dell’autore, ha commentato l’avvenimento dichiarando di non poterci credere: “Netflix sta rischiando di mettere a repentaglio la propria reputazione e il proprio successo associandosi con dei libri così sconcertanti e sconvolgenti“, ha detto divertito. Scherzi a parte, la più professionale Cindy Holland, vice presidente dei contenuti originali dell’azienda americana, ha dichiarato “Nella ricerca di materiale fantastico capace di appassionare sia i genitori sia i figli, la prima fermata per molte generazioni di lettori è proprio ‘Una serie di sfortunati eventi’ di Lemony Snicket. Un mondo unico, cupamente divertente e condivisibile che non vediamo l’ora di portare alla vita“. Così ora i tredici libri di Snicket, dopo essere stati tradotti in quarantatré lingue e aver venduto più di sessantacinque milioni di copie, diverranno uno show televisivo.
I fan dei libri best sellers sono stati ben felici di questa notizia dopo che, per colpa degli scarsi incassi, al cinema non si è mai andati avanti con la storia dei fratelli Baudelaire. Il film del 2004 del regista statunitense Brad Silberling non riuscì a guadagnare abbastanza, malgrado i commenti positivi di molti e la qualità sufficientemente alta da fargli portare a casa un oscar, per il miglior trucco, e venire nominato per altri tre nel 2005. La pellicola vedeva i tre orfani, Violet, Klaus e Sunny, alle prese con il Conte Olaf, loro tutore legale dopo la morte dei genitori, e ripercorreva la storia dei primi tre libri. I fatti venivano raccontati dalla voce di Lemony Snicket, autore dei romanzi e conoscente dei coniugi Baudelaire, ma non c’è bisogno che scriva qui a che punto siamo arrivati con il film, visto che Netflix ricomincerà dall’inizio, ridando nuova vita all’universo creato da Handler, senza tenere conto di ciò che è uscito anni prima.
Scelta logica da parte del colosso dello streaming: in questo modo sarà possibile, per chiunque, godersi la serie senza dover andare a cercare il film, sopratutto se si considera che sarà una serie dedicata ad un pubblico giovane e alcuni spettatori magari non erano neanche nati ai tempi dell’uscita di “Lemony Snicket – Una serie di sfortunati eventi”. Questo fa sentire vecchi…
Ma ad essere invecchiati, o meglio, cresciuti, sono anche i giovani attori che un tempo avevano interpretato gli orfani Baudelaire. Emily Browning, che è stata Violet Baudelaire, ora ha ventisette anni; Liam Aiken, che era Klaus, venticinque; le due gemelline che avevano fatto la parte di Sunny Baudelaire, Kara e Shelby Hoffman, sono una coppia di dodicenni. Pare ovvio, quindi, che non potranno reinterpretare i tre protagonisti, dove la più grande, Violet, ha solo quattordici anni all’inizio dei libri.
Va bene, è vero, spesso nel mondo del cinema abbiamo assistito ad attori adulti che interpretavano la parte di ragazzini e adolescenti, ma già molti fan si sono espressi su questo punto: avere degli attori di un’età simile a quella dei personaggi che andranno ad interpretare sarebbe bello, sopratutto perché già nel film si è potuto vedere come degli attori giovani e non troppo conosciuti siano stati all’altezza del compito senza problemi. Purtroppo per ora non sappiamo ancora chi comparirà nella parte di nessun personaggio, in realtà: non solo l’identità di chi interpreterà i fratelli protagonisti rimane un mistero, ma anche quella del loro antagonista, il Conte Olaf. Nel film era Jim Carrey e c’è chi è dell’idea che nessuno potrà mai interpretare meglio quella parte, ma il mondo è pieno di attori di talento e, presumibilmente, con cachet più bassi di quello di Ace Ventura. Quindi non è molto probabile che torni lui, anche se, in realtà, Netflix al momento non sembra avere problemi di liquidità – anche vero è che avere nomi meno altisonanti e pagati significherebbe poter investire più fondi per altri aspetti della serie. In più, se si deve ricominciare tutto, tanto vale andare alla ricerca di qualcuno che non abbia fatto parte del cast del film.
Nel mondo gli appassionati della serie si sono già scatenati andando alla ricerca di nomi nuovi: sono stati proposti Niel Patrick Harris o Adrien Brody per il cattivo, mentre qualcuno ha nominato Isabelle Fuhrman per la parte di Violet, o Lily Collins, anche se con quest’ultima ci si allontanerebbe fin troppo dalla vera età della maggiore dei Baudelaire. C’è chi ha pensato che Asa Butterfield potrebbe essere un ottimo Klaus Baudelaire, ma è difficile, molto difficile, che il nuovo Spiderman entri a far parte della serie. Sulla rete potrete trovare molti altri nomi, molte altre idee, ma nulla di ufficiale. E continuando il discorso, sui forum online sono comparsi i nomi di alcuni registi che sarebbe bello poter vedere all’opera con questa nuova serie: c’è chi ci vorrebbe Zack Snyder, mentre altri pensano che Tim Burton sia l’opzione migliore, ma, di nuovo, sono solo fantasticherie di fan. Non si sa chi saranno gli attori, chi si occuperà della regia o della sceneggiatura e il tutto, e probabilmente rimarrà un mistero ancora per un po’.
“Una serie di sfortunati eventi – la serie” dovrebbe, se tutto andrà bene, essere lanciata nell’autunno del 2016, perciò state certi che vi terremo aggiornati non appena ci saranno le prime ufficializzazioni. L’importante, per ora, è sapere che si farà, che esiste e che potremo seguire, di nuovo, le disavventure degli orfani Baudelaire, senza dimenticare che nei libri Lemony Snicket ha scritto “Happy endings are rare in real life”.
– Caterina Gastaldi –