Se avete letto anche solo un paio di miei articoli, ci sono buone probabilità che abbiate visto un mazzo chiamato Proactive o un metodo di gioco con lo stesso nome. Molte persone usano etichette come control o aggro per descrivere questo concetto senza mai nemmeno avvicinarsi alla verità, ma essere Proactive non è semplice come un mazzo aggro. Essere giocatori di Proactive non significa essere aggressivi come in un mazzo aggro e indica più un gioco in grado di fare delle mosse o azioni indipendenti da ciò che il tuo avversario sta facendo. Mazzi aggressivi tendono a utilizzare questo approccio, ma un grimorio di controllo può essere certamente Proactive nelle giuste condizioni.
Nell’odierno Standard, tutto è possibile. Vediamo vincere i tornei ogni singola settimana da mazzi completamente diversi l’uno dall’altro, e se si guarda alla Top 8 vedrete una diversità incredibile. Date un’occhiata al TCGplayer Open 5K della scorsa settimana: la Top 8 aveva sette archetipi diversi al suo interno, e ce ne starebbero altri tre o quattro se si estende l’analisi alla Top 16. Lo Standard è sano in questo momento, forse più di quanto io abbia mai visto prima. Tuttavia, con tutta questa diversità, c’è bisogno di un cambiamento di mentalità per i costruttori di mazzi, o anche solo qualcuno che cerchi di scegliere un mazzo per il prossimo torneo. Uno dei miei metodi preferiti per la costruzione di un deck è essenzialmente obsoleto nel contesto attuale. Questo metodo è quello di cercare buchi negli specifici mazzi, debolezze che si possono sfruttare. Quindi si effettua un’analisi del formato e si vede quante di quelle debolezze sono presenti sui vari mazzi, o vicino l’un l’altro, e poi si cerca di sfruttare questa debolezza contro piattaforme multiple. Poiché ci sono così tanti mazzi forti in questo momento, trovare le debolezze comuni in una grande percentuale di loro è quasi impossibile. Quindi, piuttosto che cercare di trovare risposte ai problemi comuni nel formato, possiamo invece cercare di creare un nuovo problema.
Tutto questo arriva con alcuni grandi “se” che dobbiamo prima verificare. Un mazzo creato solo per essere diverso è una bella cosa da fare, ma non è il modo migliore per avere un grimorio competitivo. Finché si è onesti su ciò che si vuole veramente dalla propria creazione, è possibile scegliere di utilizzare questo approccio o qualunque altro si adatti alle proprie esigenze. Oggi l’obiettivo è molto indirizzato nel dare un’occhiata a strategie Proactive e a come possano essere utilizzate al meglio per vincere nell’ambiente Standard attuale.
CAPIRE IL PROACTIVE
Si presume spesso che una strategia Proactive debba essere una strategia aggressiva e non vi è una correlazione in tal senso, ma essere Proactive non rende necessariamente aggressivo. Il modo più semplice per capire la proattività non è disponibile fermandosi all’analisi degli archetipi, ma bisogna fermarsi ad un semplice livello carta contro carta. Counterspell è la definizione di una carta reattiva. Letteralmente non può essere giocata a meno che l’avversario non metta in campo qualcosa prima. In un esempio estremo, se è stato costruito il proprio mazzo con 20 terre e 40 Counterspell, e poi si provasse a chiamarlo un deck Proactive, sarebbe assurdo. Il mazzo potrà reagire a molte cose, ma non creerà nessun disturbo o problema che debba essere risolto. Sul lato opposto dello spettro, immaginate un mazzo di 20 terre e poi 40 copie di Lava Spike. Tutto il mazzo può far pagare solo un mana rosso per tre danni agli avversari più e più volte. Non ci sono istantanei o modi per questo mazzo di fare qualsiasi altra cosa, ma solo proporre una minaccia più e più volte nella speranza che sia sufficiente per uccidere i nemici il prima possibile.
Naturalmente, questi mazzi sarebbero piuttosto terribili da giocare essendo troppo estremi. Detto questo, è importante notare come ci sia uno spettro qui. Aggiungere solo pochi Counterspell al mazzo con Lava Spike dà rapidamente qualche elemento di reazione. Mentre ancora non voglio chiamare il mazzo reattivo con otto Counterspell all’interno, sarebbe comunque un mazzo aperto a giocare, cosa che il grimorio puramente Proactive non aveva. I Counterspell da soli non fanno un mazzo Proactive, però.
Se dovessimo guardare gli archetipi, i mazzi combo e i mazzi aggro tendono ad essere più Proactive. Quando questi mazzi reagiscono ad alcune giocate con una rimozione o anche con un Counterspell, il mazzo nel suo complesso sta eseguendo una strategia proattiva. Il Controllo è pensato per essere reattivo a causa del suo uso di Countespell, rimozioni, e la presenza di win condition lente. Tenendo conto di questa verità, esistono certamente mazzi Controllo più Proactive come Tapout Blue dall’era di Kamigawa o anche Esper Dragon oggi. Questo mazzo riuscirà certamente a reagire alle magie, con Clear a Path per Ojutai, che è piuttosto il Proattivo verso le minacce. Quattro turni portano alla vittoria.
Bene ragazzi, abbiamo introdotto il discorso del Proactive Gaming. Ora non resta che scoprire dove Conley vuole arrivare a parare e quale può essere una possibile strategia utile per spuntarla in uno Standard così variegato. Come al solito, per chi volesse leggere l’articolo originale vi rimando alla pagina tramite questo link e vi invito a non perdervi la seconda parte del nostro articolo, sempre qui sulle candide spiagge dell’isola.
Tradotto da -Vincenzo Mirra-