Chi sa cosa sono gli scacchi via posta? Con l’avvento della corrispondenza, nacque questo insolito modo di giocare con gente che non si conosceva, o che con la stessa passione abitava a molti km di distanza. Da li di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia: è arrivato il gioco degli scacchi via mail, via forum, fino all’immediatezza oggi di poter trovare qualcuno online con cui giocare. Gli scacchi via posta possono essere considerati universalmente il “nonno” di tutte le attività ludiche per corrispondenza. Bene, dopo che vi siete beccati il pippone storico posso passare alla mia recensione. Parliamo oggi di uno dei nipoti degli scacchi per corrispondenza, il GdR online. Negli anni 2000 il GdR online play-by-chat era in gran voga (come gli scacchi per corrispondenza), tanto da poter contare sulla rete innumerevoli siti che proponevano miriadi di giochi e sistemi: a memoria di alcuni che mi sono piaciuti particolarmente potrei nominare Menzoberranzan e Vampire Chronicles, il primo con sistema d20 (manco a dirlo) e il secondo con sistema d10. Cosa hanno in comune questi con gli scacchi per posta? Beh, sono estinti o quasi. Infatti, se all’epoca trovare un pbc decente non era difficile, negli ultimi tempi è divenuta impresa quasi impossibile. Buona parte di questi, ad oggi o sono inattivi, oppure hanno un livello di utenza molto basso, con Master assenti buona parte del tempo. Va da sé, logicamente, che un mondo di fantasia, seppur online e un minimo automatizzato, ha difficoltà a reggersi senza i suoi Deus-ex Machina. Questo non è mai stato un grosso problema per me… finché ho avuto la possibilità di giocare di ruolo dal vivo. Quando mi sono trovato nella condizione in cui la mia comitiva e io abbiamo dovuto spostarci (siamo un gruppo di amici molto affiatato, abbiamo giocato insieme dal primo giorno di scuola elementare e continueremo a giocare insieme… fino alla partita finale – insomma, siamo un party vero nella vita reale), ci siamo detti “Ma si… proviamo un play by chat, no?”. Sssse. Preciso. Giorni e giorni a vagare nella rete, a cercare cosa potesse fare davvero per noi. Iscrizioni su iscrizioni solo per trovarci soli tra noi a scrivere cazzate sulla chat, finendo a parlare del più o del meno. Finché nella nostra ricerca non ci imbattiamo in Legacy of Magic, che di tante cose fighe ne ha una ancora più figa… una versione Lite! Legacy of Magic può essere giocato anche da smartphone! Non potevo crederci. Mi sembrava una fregatura. Al che, da buon ladro del gruppo, ho detto ai miei compagni: “Ragazzi vado avanti io. Se ci sono trappole vi avviso.” Quindi il buon vecchio Jiral è salpato da Isola Illyon alla volta del continente di Aengard per scoprire cosa potesse riservargli di bello questo nuovo mondo. Lascerò quindi la parola a lui.
QUANDO PENNA E SPADA SI INCONTRANO
*Suoni di rigurgiti e di rutti* Scusate… solo un attimo. *Altri rigurgiti e altri rutti* Odio il mare. Se Mask avesse voluto che nuotassi mi avrebbe dato le pinne, dannazione. Comunque… piacere! Sono Jiral! Che è figo come Volo ma più simpatico! Beh sì… non viaggio tra i piani e odio le rotte via mare, ma sono un esploratore vero, giuro! Comunque vediamo un poco questa Aengard *Jiral srotola una lunga pergamena* ehm… allora: Aengard è un continente generato dal Canto dei costruttori, i primi spiriti, discendenti a loro volta da “La Madre”. *Breve pausa, Jiral sembra un attimo confuso* – se becco quel nano a mettere di nuovo le sue sporche mani nella borsa…– vabbe’, sì, insomma, le cose giravano alla stragrande finché uno non fa “Ehi! Quello è mio!” E BAM! Ci scappa il morto. Succede un casino stratosferico, tutti che si ammazzano, e i buoni che dicono? Fanno “Beh, dato che qui va tutto a ninfe… noi ce ne andiamo” E con un ultimo sacrificio di sangue, magia e figaggine (ma di quella buona) fanno ‘sta specie di Baobab gigante, ‘sto Irminsul che diventa il fulcro della magia del mondo. Sì, lo so che non sono buono a spiegare ‘ste robe qui storiche e magiche. Ma oh… che volete? A me mi piacciono i sordi. Le storie e i Baobab mica li vendi o li rubi. Comunque se andate anche voi ad Aengard la guida ve la regalano! E non solo, all’interno della guida troverete tutto, ma proprio tutto riguardante Aengard: Armi permesse, clima, razze, allineamenti, comportamenti da tenere tra pub e taverne, tutto scritto in modo perfetto e comprensibile. Ma passiamo adesso al mondo libero ed esplorato: quando sono arrivato qui e sono andato a mangiare alla locanda di Narvick (posto incantevole, ma mi hanno perquisito prima di entrare); mi hanno servito un ottimo piatto di stufato, e dopo aver ripulito per bene il piatto mi si è dipanata dinanzi la mappa del mondo: beh, logico, il mondo è piatto quindi ci sta che sia su un piatto. L’oste è stato talmente gentile da mettere le dita nel mio piatto e a mostrarmi dove sono le varie location. La mappa del mondo è veramente ben fatta, l’oste logorroico come pochi non ha mancato di descrivermi punto per punto dove mi trovavo e cosa avrei trovato intorno a me, pieno di antefatti e descrizioni, era proprio quello che mi ci voleva per conciliare il sonno dopo un lauto pasto. Annoiato e sbuffante come non mai gli ho detto “Ehi… ma cosa si può fare qui per non annoiarsi?” E mi ha indicato una bacheca. Gli ho dato un occhiata distratta… ehi! Sorpresona! Qui non ci si annoia mai! Infatti tutti gli avventurieri di passaggio sono abituati a firmare per cercarsi tra di loro, oltre ad esserci i vari annunci di Gilde, ricercati e di mercanti. Decido quindi di dirigermi al porto, dopo aver visto l’annuncio in cui dei mercanti cercavano personale per una scorta. Qualcuno direbbe un lavoro facile facile, se non fosse che gli scaricatori fanno cadere una gabbia, che andando in frantumi libera una cockatrice. Pessimo affare. Dato che la mia roba è rimasta in guardiola decido saggiamente di darmela a gambe. E da qui…beh. Sì, insomma. Sono ricercato. Fuggito con il malloppo, lavoro incompleto, 3 guardie pietrificate… sai com’è. It’s a thug life. E a completamento ci sarebbe la storia di Arborlon, dell’esilio e della cicatrice che… ah, non vi ho detto di Arborlon? Ehm… lasciamo stare. Vi annoierebbe sicuro la storia di una tassa sulle finestre, di un nano ubriaco e di una capra. Comunque, signori, questo è quanto insomma…*Urla infuriate in lontananza, Jiral guarda ad un orologio inesistente sul suo polso* oh, però… si è fatta una certa, eh! Che bello quando ci si diverte tutti insieme, eh? Beh, io vado. Ciaone!
OFF-GAME
Per quanto Jiral stia simpatico a tutti (eh… ma proprio tanto), ci sono cose di cui lui non può sapere o parlare. Poiché appunto si entrerebbe in quell’area denominata meta-game, quindi è giusto che sia io ad occuparmene. Il sito presenta un’usufruibilità praticamente ottima e immediata. Quello che avete visto sopra potrebbe essere un esempio di come il gioco si sviluppi. Il play by chat ha la caratteristica di essere a metà tra un libro e un GdR. Ed, in effetti, è proprio così: siamo noi a descrivere e a muovere il nostro personaggio, in un mondo che definire vivo è poco: ho visto Master in azione alle 3.00. Non dico alle 15.00. Ma proprio alle 3.00. Si ha sempre l’impressione di essere in un mondo vivo, con tantissime cose da fare, con personale disponibile e descrizioni vivide e ben scritte. Le giocate, almeno per quello che ho potuto vivere io, le ho trovate molto divertenti. Ottimamente realizzata la scheda del personaggio, facile da compilare e da padroneggiare. Unico difetto, ovviamente, è la lentezza dei tempi. È normale dover leggere pagine e pagine di giocate per capire cosa sta avvenendo, ma si può sempre contattare un Master per essere inseriti e avere un riepilogo. Nel complesso posso dire che ho trovato Legacy of Magic un ottimo play by chat. Ci vediamo dalle parti di Narvick (se qualcuno non ha riscosso già la taglia)!
-Andrea Fabiano-
Recensione: Legacy of Magic, play by chat
Isola Illyon
- Community viva;
- Master sempre disponibili;
- Sito chiaro, schede chiare...Tutto molto chiaro!
- Giocabile da cellulare!
- Tempi morti e lunghi inevitabili;