Amici di Isola Illyon, l’attesa è finalmente giunta al termine: il gioco da tavolo di “The Witcher” è stato finalmente pubblicato nella sua versione italiana, edita da Giochi Uniti! Gioia, gaudio e giubilo! Abbiamo avuto modo di mettere le mani su questo titolo e, dopo una serie di partite atte a studiarlo, possiamo finalmente darvi il nostro giudizio!
Iniziamo riassumendo le regole. Obiettivo degli utenti in questo gioco da tavolo competitivo è quello di ottenere il maggior numero di Punti Vittoria a fine partita, evento che si verificherà quando uno dei giocatori completerà un numero di missioni principali precedentemente pattuito. I Punti Vittoria potranno anche essere ottenuti sconfiggendo mostri, e risolvendo Carte Indagine o Buona Sorte. Ogni Carta Missione proporrà una quest principale, che potrà essere svolta solo dopo aver ottenuto i Gettoni Prova richiesti (a loro volta ottenibili dopo aver ottenuto il numero corretto di Gettoni Indizio dello stesso colore), la quale, una volta completata, porterà a scartare la Carta Missione, due quest secondarie, legate solitamente alla raccolta di risorse o allo spostarsi in un determinato luogo, ed una quest di supporto, che può essere completata solo da un altro giocatore, ma che permetterà ad entrambi di ottenere Punti Vittoria.
Gli utenti potranno interpretare un personaggio a scelta tra Geralt, Triss, Dandelion e Yarpen, che differiscono notevolmente per stile di gioco e meccaniche, ognuno con Carte Sviluppo, un’abilità speciale e un set unico di dadi. La specializzazione dei personaggi influenza, inoltre, il tipo di missioni che essi potranno svolgere ed il numero di Gettoni Indizio da spendere per ottenere un Gettone Prova: Geralt svolgerà missioni legate al combattimento e otterrà più facilmente Gettoni Prova rossi, Triss svolgerà missioni legate alla Magia ed otterrà più facilmente Gettoni Prova blu, Dandelion seguirà missioni legate alla diplomazia ed otterrà facilmente Gettoni Prova viola e Yarpen potrà scegliere tra missioni di combattimento o diplomazia, ma di contro non possiederà una tipologia di Gettone Prova più facile da ottenere.
Il gioco si svolge su di un tabellone raffigurante varie città dell’universo di The Witcher, collegate tra loro da percorsi e suddivise in regioni di diverso colore. Qui spiccano anche il segnapunti, lo spazio per le carte Buona Sorte e Fato Avverso, e il tracciato della guerra, che serve ad identificare quale minaccia porre, alla fine del turno, nella regione occupata dal giocatore attivo. A turno, gli utenti selezioneranno due azioni da eseguire, scegliendo tra: Muoversi di uno o due percorsi sulla mappa, ottenendo i Gettoni Indizio indicati sulla casella di arrivo ma risolvendo anche una carta Fato Avverso nel caso in cui si siano mossi di 2 (carta che, come dice il nome, non promette nulla di buono); Investigare, pescando una carta da uno dei tre mazzi Investigazione (Combattimento, Magia e Diplomazia) e risolvendone gli effetti, positivi o negativi che siano; Potenziarsi, azione che permetterà di guadagnare una Carta Abilità; Riposarsi, per rimuovere le ferite presenti sulla propria scheda o utilizzare l’azione speciale del proprio personaggio. Oltre alle due azioni, i giocatori potranno sempre eseguirne alcune gratuite, ovvero lo scambio di Gettoni Indizio per Gettoni Prova e il completare una missione.
Alla fine di ogni turno i giocatori dovranno quindi affrontare un impedimento tra quelli presenti nella pila della regione in cui si trovano. Questi possono essere di due tipi: gettoni Fato Avverso, che implicano la risoluzione di una carta Fato Avverso e poi vengono scartati, o mostri, divisi in tre livelli di difficoltà (Bronzo, Argento o Oro). Nel caso in cui gli utenti debbano affrontare delle creature, il combattimento verrà svolto utilizzando i dadi comuni e quelli specifici del personaggio, e per ottenere un successo occorrerà ottenere un numero di simboli rappresentati sul mostro pari o superiore al valore indicato. I giocatori potranno comunque utilizzare le Carte Abilità e Buona Sorte per modificare il risultato dei lanci o aggiungere simboli a quelli ottenuti. Sconfiggere il mostro potrà portare i giocatori a guadagnare oro, Punti Vittoria o indizi aggiuntivi, oltre a rimuovere il mostro dalla pila impedimenti, mentre fallire il combattimento potrà portare i poveri malcapitati a ricevere ferite che, poste sulla scheda eroe, impediranno di poter utilizzare una determinata azione durante il proprio turno.
The Witcher Adventure Game è un titolo che non introduce nulla di realmente innovativo, ma sfrutta un mix di meccaniche intuitive e convincenti. Il prodotto è gradevole e i personaggi ben bilanciati, anche se potrebbe non sembrare: abbiamo inizialmente avuto modo di ipotizzare che Geralt e Yarpen fossero troppo forti, l’uno per via dell’armatura che gli permette di subire due ferite aggiuntive e la possibilità di attivare due compagni a turno, l’altro per il numero di dadi personali (3) superiore agli altri giocatori (1); in realtà il loro kit è ben bilanciato, dato che Yarpen paga la sua resistenza con un elevato costo dei Gettoni Indizio, mentre Geralt si mostra quasi impotente nelle battaglie contro le creature legate alla magia, dato che inizialmente non possiede alcun dado che mostri un risultato positivo in tale senso, cosa scomoda per un personaggio totalmente basato sul combattimento.
Come avrete intuito leggendo, il gioco è, purtroppo, fortemente basato sulla fortuna, elemento che farà facilmente storcere il naso agli amanti di german e strategici; mano a mano che si prosegue nella partita i giocatori si imbatteranno sempre più spesso nei Gettoni Fato e nei mostri, e quindi in poco tempo ogni personaggio avrà accumulato un numero di malus elevato, cosa che può divertire (quando non si è la vittima), ma in alcuni casi anche frustrare, rendendo il giocatore incapace di agire per più turni consecutivi ed eliminandolo, di fatto, dalla corsa per il primo posto.
Altra nota di demerito è, a mio parere, la scarsa interattività tra i giocatori: i personaggi non possono attaccarsi o danneggiarsi a vicenda, se non cercando di far apparire carte Fato Avverso o mostri nelle regioni dove gli altri eroi devono recarsi per completare le loro missioni, o mediante l’ausilio di alcune carte Buona Sorte, che comunque verranno pescate abbastanza raramente. Nota di merito va, comunque, alle componentistiche e alle illustrazioni, molto gradevoli e ben fatte, anche se forse il tabellone poteva essere più piccolo (è abbastanza grosso, quindi preparate un tavolo adeguato!) Apprezzabilissima pure la grande fedeltà alla serie videoludica.
–Luca Mugnaini–
The Witcher Adventure Game: la recensione!
Luca Mugnaini
- Fedelissimo alla serie videoludica;
- Personaggi ben caratterizzati;
- Regole semplici da imparare e spiegare;
- Ottime componentistiche;
- Scarsa interazione tra i giocatori;
- Alla lunga può diventare ripetitivo ;
- Tabellone di gioco di dimensioni eccessive;